Dopo le patatine a fiammifero e la sangria in lattina, la squadra del Nana Piccolo Bistrò di Senigallia lancia le Patatas Nana di Morgan, ovvero le patatine che rivoluzioneranno il mercato delle chips in busta aromatizzate. Anche se le loro sarebbe meglio chiamarle “condite”.
La mente delle Patatas Nana - le patatine in busta premiate pure da Gambero Rosso - è lo chef Michele Gilebbi, proprietario del Nana Piccolo Bistrò e del Nana Alimentari di Senigallia (se siete in città, andateci!), che in un paese dell’Andalusia, vicino a Granada, ha rilevato una vecchia friggitoria per poi creare, con il socio Francesco Mazzaferri, una piccola azienda per produrre chips di patate fritte artigianali di alta qualità. Era il 2016 e probabilmente mai si sarebbero aspettati un tale successo: oggi le loro patatine le trovate in tutta Italia, in più di 3800 punti vendita. Un successo che però non ne ha intaccato la qualità, né modificato la ricetta. “Sono patate della varietà Agria, attualmente provenienti da Spagna e Francia, che non hanno ricevuto alcun trattamento chimico post raccolta”, racconta Michele, “Queste poi le friggiamo in olio di girasole a temperatura controllata di 155°C, per non trasformare l'amido in tossina, e infine le saliamo con sale fino marino di Cadice”. Semplici, minimal (come per altro l'elegante confezione), perfette se servite con una spruzzata di lime e un pizzico di pepe.
Le Patatas Nana di Morgan
Ora l'asse Senigallia-Andalusia si è allungato fino al Veneto per lanciare delle nuove patatine in collaborazione con la Giardiniera di Morgan - pure lei premiata da Gambero Rosso - fatta con verdure, da aziende agricole del territorio che coltivano in modo etico e sostenibile, lavorate a mano. Nelle Patatas Nana di Morgan queste verdure vengono disidratate al 99% da Morgan Pasquale tramite un processo di essiccazione naturale, poi polverizzate e unite alle chips con l’aggiunta di pochissimo sale marino. Cinque i gusti finora creati: aglio nero, rapa rossa, limone in salamoia, cappero e peperone. Tutte, come sempre, senza chimica e senza conservanti, tant'è che si consiglia un consumo entro i 5 mesi dalla produzione. Sono forse queste le patatine definitive? “A dire il vero vorremmo fare delle patatine al tartufo bianco disidratato, dunque senza usare prodotti chimici. Per ora rimane un sogno (la busta dovrebbe costare moltissimo!) ma abbiamo sempre perseguito i nostri sogni”. Rimaniamo in attesa.