Dal 1857 Leone vuole dire soprattutto caramelle in migliaia di varietà. C'è davvero l'imbarazzo della scelta: "digestive" ripiene di succhi di frutta o creme, goccioline, fondant, gelatine di frutta, gommose, pastiglie (anche allo spritz), liquirizia... Ora le Pastiglie Leone diventano dei gelati.
Pastiglie Leone
Pastiglie Leone è una della aziende dolciarie più antiche d'Europa: qui avevamo raccontato la bella storia di Luigi Leone che negli anni immediatamente precedenti l'Unità d'Italia aprì una confetteria ad Alba e di Giselda Balla Monero, la "Leonessa", che nel 1934 rilevò l'attività delle Pastiglie Leone inaugurando una visione moderna. È idea sua quella di investire nella pubblicità e nel packaging: le scatolette metalliche richiudibili sono diventate col tempo oggetti da collezione. Fino al 2018 a gestire l'azienda piemontese sono stati gli eredi di Giselda, che da lei hanno ereditato anche uno spiccato fiuto per le tendenze (spesso anticipandole). Come quella di trasformare in gelato prodotti che per loro natura non lo sono. Da 6 anni la proprietà è stata acquisita dalla famiglia Barilla.
Quattro gusti di gelato
I quattro gusti di gelato lanciati dall'azienda piemontese sono frutto della collaborazione con Cascina Biraga, altra storica realtà nella campagna del Basso Lodigiano. Angelo e Stefano Fiorentini, un tempo agricoltori e allevatori, oggi trasformano il latte raccolto da aziende del territorio attente al benessere animale. Di qui nascono yogurt, freschi latticini (ricotta, primosale, crescenza), formaggi stagionati, dessert, sorbetti e gelati. Ora anche quello alla violetta, ispirato al gusto più iconico di Leone, ma pure stracciatella con il Cioccolato Grezzo Leone che è ingrediente base del gusto cioccolato. Non poteva poi mancare il sorbetto allo Spritz, a distanza di dieci anni dal lancio delle omonime caramelle, in un crossover di tendenze. Tre i formati disponibili: la monoporzione da 90 g a 2,49 €, la confezione bi-pack da 180 g a 3,99 € e la pinta da 320 g a 5,49 €. Da 27 a 17 euro circa al chilo, in linea con il prezzo dei gelati artigianali.