In Olanda le conoscono bene, si chiamano space cake e sono delle piccole torte, tipo muffin, che hanno un ingrediente particolare: la marijuana. Sono vendute in tutti i coffeeshop, i negozi preposti alla vendita e al consumo di droghe leggere, che hanno la licenza di somministrare prodotti alimentari. Ora hanno fatto la loro comparsa anche in alcuni stati dei severissimi USA. Vengono proposte sotto forma di brownies e sono di due tipi. Il primo tipo contiene THC, ovvero il Tetra Idro Cannabinolo che costituisce il principio attivo responsabile dello 'sballo'. Il secondo, invece, è semplicemente aromatizzato e non ha alcun effetto di tipo psicotropo.
Il Colorado è uno di questi stati e ha legalizzato uso e coltivazione di marijuana dal 1 gennaio 2014. Da allora si è registrato un vero e proprio boom, ma non, come si potrebbe pensare, di fumatori. Inaspettatamente l'impennata si è registrata nell'apertura di esercizi commerciali che vendono questi dolcetti. Panetterie e forni sono letteralmente sommersi dalle richieste. Gli affari vanno a gonfie vele e si sta assistendo ad una vera e propria competizione a chi offra il miglior dolce a base di marijuana. C'è addirittura chi la coltiva nel retrobottega per offrire prodotti a km 0 e dalla filiera garantita.
E naturalmente sono aumentate anche le campagne di informazione per tutelare i consumatori. Se la vendita di dolci con THC è più controllata, quella di brownies semplicemente “all’aroma di…” è più libera, ma è proprio qui che si registrano gli episodi più curiosi. Uno su tutti riguarda il furbo di turno che ne aveva comprati in grande quantità. Sorpreso al confine con un altro stato in cui la vendita di questi prodotti non è consentita, se li è visti sequestrare dagli agenti, i quali hanno anche dovuto ammonirlo sul fatto che, benché i dolci che aveva acquistato non avessero effetti psichedelici, ne avevano invece di violentemente lassativi…