Si chiude con la dichiarazione di fallimento da parte del tribunale di Verona la parabola della Paluani, l'industria dolciara di Dossobuono famosa per il pandoro e gli altri lievitati delle feste. Non un fulmine a ciel sereno: le difficoltà economiche dell'azienda di proprietà della famiglia Campedelli (la stessa del calcio Chievo) erano ben note e lo scorso anno, dopo vari tentativi di salvataggio, c'è stata una determinante battuta d'arresto, con la cessione delle attività, dello stabilimento e del marchio alla Sperlari, del gruppo dolciario tedesco Katjes International, per 7,6 milioni di euro.
Paluani 1921 e Paluani Spa: ecco chi dichiara fallimento
Ne sono nate due diverse società: la Paluani 1921 (di proprietà tedesca) che continua l'attività produttiva, cercando di recuperare e riassorbire gli stagionali e la società originale, con tanto di riapertura dello spaccio aziendale di Dossobuono, e la Paluani Spa che aveva conservato beni immobiliari, alcuni dei quali alienati nel corso di questo anno. È questa che oggi dichiara fallimento. Niente concordato preventivo, dunque, per la mancanza delle garanzie necessarie per coprire gli impegni, ritardando ulteriormente i tempi e danneggiando ancora di più i creditori: ad aprile 2022,: erano quasi 82 milioni di euro richiesti, a fronte dei quali la Paluani Spa rendeva disponibili 815.660 euro, secondo i libri portati in Tribunale con la domanda di omologa del concordato. Convocati i creditori dai curatori fallimentali per l’esame dello stato passivo, il prossimo 23 ottobre.