«Voglio essere ricordato per aver regalato almeno un'ora di divertimento a tutti, grandi e piccoli». È l'auspicio, ampiamente realizzato, di Bruno Ferrin, arzillo signore trevigiano di 87 anni che ha costruito a mano un parco giochi speciale in un pioppeto vicino a Treviso, con annessa osteria di cucina veneta. Un luogo speciale protagonista della trasmissione Caro Marziano, condotta da Pif, in onda il 5 febbraio.
L'Osteria ai Pioppi
«Ho fatto per vent'anni il rappresentante di lieviti per il pane - si legge nel sito - dovendo seguire i ritmi dei fornai la sveglia era prestissimo e nel pomeriggio avevo molto tempo libero. Così proposi a mia moglie Marina (quasi 63 anni di matrimonio!, ndr) di aprire una “frasca”, lei acconsentì e mi misi alla ricerca del posto adatto». Bruno già lo sapeva quale fosse il luogo giusto, un pioppeto sulla collina tra Nervesa e Santa Croce, in provincia di Treviso, «questo pioppeto mi ha subito conquistato, poi all'epoca pagavo 100mila lire di affitto all’anno». Bruno vi costruisce una baracca in lamiera e il 15 giugno 1969 inaugura l'Osteria ai Pioppi: «Chiamarla osteria era tanto, con una licenza di quarta categoria, avevo appeso una manciata di chili di salsicce a un albero, pronte per essere grigliate, c'era un po' di soppressa, qualche damigiana di vino rosso e bianco e quattro tavole in mezzo al pioppeto. Ricordo ancora i primi due clienti, dopo ne arrivarono altri e in tre ore avevamo finito tutto».
Cosa si mangia all'Osteria ai Pioppi
Da allora la baracca in lamiera ha lasciato il posto a un edificio più performante con decine di tavoli sociali in legno, ma la proposta gastronomica non è cambiata poi tanto: nel menu ancora carne alla brace e soppressa, ai quali si sono aggiunti baccalà alla vicentina, lumache con polenta, hamburger, qualche contorno e dolci, niente primi piatti. Non è neppure cambiato lo spirito “spartano” degli inizi, ci si deve munire di bigliettino per ordinare alla cassa, compilare il menu e aspettare il proprio turno pazientemente. In perfetto stile sagra anche i prezzi. Ma la vera storia in questa storia è la genesi del parco giochi.
Il parco giochi che funziona senza elettricità
«Dato che il lavoro andava bene ho comprato il primo pezzo di terreno dove ho deciso di costruire un'altalena per intrattenere i piccoli clienti. Una volta piantati i pali avrei dovuto agganciare le corde, così ho chiesto a un fabbro di saldarmi i ganci, lui non aveva tempo e mi ha dato libero accesso alla sua macchina saldatrice. Lì ho scoperto di saper fare». Dopo l'altalena sono arrivati lo scivolo - «venivano da lontano per vederlo, da quanto era grande» - i “giri della morte”, le montagne russe, per un totale di una quarantina di giostre, la maggior parte costruite con materiali riciclati e ferro, tutte funzionanti senza elettricità.
«Le costruisco in testa e poi le metto in atto», racconta Bruno, oggi affiancato dal nipote Francesco Celante che qui ha passato praticamente tutti i weekend della sua esistenza. Insieme lavorano sodo alla costruzione di nuove idee, approfittando dei mesi di chiusura stagionale. Attualmente il parco è ancora chiuso, la stagione 2024 inizierà il 24 marzo, ma questa sera Pif nel suo programma "Caro Marziano" (in onda su Rai3 alle ore 20.20) parla del sogno realizzato di Bruno Ferrin e della sua Osteria Ai Pioppi a Nervesa della Battaglia.