L'orto bioattivo di Firenze. Market e spazio condiviso
Il progetto si lega all'Università di Pisa, ma si concretizza a Firenze, dove da qualche mese è nato in sordina il più grande orto bioattivo d'Italia. Che per giunta si trova a pochi passi dal celebre piazzale Michelangelo, punto d'osservazione sulla città preso d'assalto da turisti italiani e stranieri. Lo spazio è ospitato all'interno dello Chalet Fontana, il ristorante dell'azienda agricola Lo Stento, che ha sposato il cosiddetto metodo NOA Food per mettere a coltura circa un ettaro di terreno che presto sarà vero e proprio mercato agricolo urbano. Ma andiamo con ordine. Il metodo di coltivazione che prende il nome dall'acronimo di Nutriente, Organico e Autentico è stato perfezionato nell'ambito di ricerche universitarie sull'orto sinergico, che hanno preso in esame specialmente la composizione del terreno, così da ricreare un ecosistema secondo natura che simuli quanto avviene da milioni di anni nei boschi. Con l'aggiunta di sabbie vulcaniche e foglie compostate, per esempio. In questo modo la terra diventa più fertile e permette di piantare più fitto del normale. E non solo: subito dopo la raccolta si provvede immediatamente a coltivare altri ortaggi, così da non lasciare scoperta la terra e soprattutto in modo da poter sfruttare la sinergia tra specie diverse. I prodotti, cosiddetti bioattivi, saranno utilizzati dalla cucina dello Chalet, ma soprattutto redistribuiti attraverso una pratica che sta cominciando a diffondersi in tutta Italia. Una parte del terreno, infatti, è stata adibita a community garden, per creare un orto condiviso che sarà possibile prendere in affitto annualmente per piccoli appezzamenti, tra i 30 e i 50 mq. E chi vorrà potrà frequentare un corso Noa Food per apprendere le tecnica della coltura bioattiva, improntato principalmente alla sostenibilità e alla replicabilità del metodo in spazi ridotti. I più pigri, invece, potranno scegliere sul campo i prodotti coltivati dall'azienda, che provvederà a raccoglierli sul momento e venderli (solo su prenotazione). Ma cosa si coltiva allo Chalet Fontana? Cicoria e pomodori, zucchine e insalata, cetrioli ed erbe aromatiche. Moltissime le varietà messe a coltura.
L'apecar di Passalorto a Lecce
Intanto anche a Lecce scommettono su una nuova diffusa consapevolezza della filiera corta. Così nasce l'idea di Passalorto – Affidati al contadino, l'app disponibile per smartphone che riunisce le aziende agricole del territorio salentino e permette di ordinare online scegliendo tra i prodotti disponibili nelle diverse stagioni. Poi, la spesa virtuale arriverà a casa attraverso apecar, consegnata in giorni prestabiliti ma secondo orari personalizzati, concordati con il cliente. L'idea è quella di mantenere inalterata la freschezza dei prodotti, tutti provenienti da coltivazioni bio, organiche, sinergiche, dagli ortaggi allo yogurt, ai latticini, e tutti con carta d'identità dell'agricoltore. Disponibili anche box misti in diversi formati e prodotti confezionati: miele, conserve salate e confetture.
www.chalet-fontana.it/noafood/