"Niente orecchiette in strada, se non a scopo dimostrativo". Arriva la norma per regolamentare le pastaie di Bari Vecchia

10 Dic 2024, 18:25 | a cura di
Il comune ha diffuso le linee guida per regolamentare l'attività delle donne producono pasta fresca per la vendita in strada

Niente pasta fresca lavorata in strada se non a scopo dimostrativo: le pastaie di Bari Vecchia potranno produrre le orecchiette solo in casa. È quanto prevedono, in sintesi, le linee guida promosse dal Comune in collaborazione con la Asl e le associazioni di categoria per regolamentare l'attività delle pastaie di Bari vecchia. Le novità - secondo quanto riporta Ansa - sono state presentate oggi dopo la mappatura di chi in casa fa pasta fresca per la vendita diretta e le proteste delle scorse settimane, dopo che le pastaie erano state accusate di vendere ai turisti orecchiette industriali e non artigianali.

Le pastaie quindi saranno classificate come operatori del settore alimentare e dovranno rispettare le norme in vigore. Dal punto di vista amministrativo, sono imprese domestiche con la Scia, la segnalazione certificata di inizio attività, da presentare al Comune. Quindi non potranno preparare la pasta fresca in strada «se non a scopo dimostrativo».

Autocontrollo semplificato

«Le pastaie di Bari vecchia rappresentano una straordinaria risorsa della nostra comunità e come amministrazione comunale, faremo tutto il possibile per continuare a valorizzare le tipicità enogastronomiche del nostro territorio e salvaguardare le nostre tradizioni culturali e culinarie garantendo, allo stesso tempo, la tutela degli aspetti igienico-sanitari», ha detto l'assessore allo Sviluppo locale del Comune di Bari, Pietro Petruzzelli, che ha partecipato all'incontro con le pastaie. Nelle linee guida è stato inserito non solo un sistema di autocontrollo semplificato, con indicazioni specifiche per la pasta fresca ma anche la specifica sulle condizioni d'igiene dei locali e delle attrezzature utilizzate che "dovranno essere sempre garantite», è stato spiegato. Gli operatori del settore alimentare dovranno conservare i documenti fiscali relativi all'acquisto della materia prima e quelli che riguardano clienti, tipologia, lotto di appartenenza ed eventualmente quantitativo di prodotto fornito. Prevista anche la formazione obbligatoria. «In questo modo, sosterremo la crescita economica della nostra città e contribuiremo anche alla tutela della sua identità- continua Petruzzelli- Il percorso che ha preso il via oggi richiede una grande determinazione da parte di tutte e tutti, e, alla luce dell'incontro di questa mattina, posso dire che questa determinazione c'è tutta».

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