I ristoranti di Chinatown. Da Milano a New York
In Italia l’abbiamo visto soprattutto a Milano, dove la comunità cinese è tra le più organizzate e numerose del Paese. I locali di via Paolo Sarpi, cuore pulsante delle Chinatown meneghina, sono stati i primi a chiudere anticipando il lockdown, ma durante l’estate, con le condizioni giuste per ripartire in sicurezza, street food e ristorantini affacciati su strada hanno offerto ai milanesi uno dei contesti più suggestivi e piacevoli per tornare a uscire, allestendo dehors semplici, ma confortevoli, e moltiplicando l’offerta di pietanze golose da passeggio. Anche nella più celebre Chinatown newyorkese, grazie al programma DineOut che ha ridisegnato nuovi spazi all’aperto per i ristoranti della città (che al momento continuano a essere aperti esclusivamente per il servizio outdoor), i locali che affollano le strade del celebre distretto di Manhattan sono tornati lentamente a popolarsi.
Love Chinatown. Mangiare all’aperto a Londra
Ma è la comunità cinese di Londra, nel quartiere altrettanto noto di Soho, a ripartire con le idee più chiare per tornare a far girare le numerose attività di ristorazione cinese e asiatica che rappresentano uno dei volti più vivaci della scena gastronomica londinese. Di turisti stranieri ancora se ne vedono pochi, ma l’invito è rivolto ai londinesi, complice il prolungamento, fino alla fine di settembre, delle licenze per usufruire di spazi all’aperto più ampi per allestire il proprio dehors. Ecco perché, a Londra, per tutto il mese, i ristoratori di Chinatown sosterranno l’iniziativa Love Chinatown con un’offerta gastronomica studiata per essere consumata in strada. Simbolo del progetto sono le iconiche scatolette take away diventate in tutto il mondo emblema del cibo a domicilio, proprio a partire da quello cinese. Le take-put box ideate e griffate per l’occasione, però, contengono i piatti speciali che ogni ristorante aderente all’iniziativa ha scelto di presentare al pubblico, per rappresentare la propria idea di cucina. Un paio di opzioni ciascuno, scelte tra i classici della casa e nuove creazioni, che ogni cucina prepara sul momento, confeziona nella scatola take away e consegna ai clienti, che potranno consumare il cibo nel colorato “giardino” cinese allestito in Newport Place, decorato con lanterne, carpe koi e fiori di loto in carta dall’artista Samantha Quinn.
Partecipano alla rassegna alcuni dei migliori ristoranti di Chinatown e la varietà dell’offerta – dalla cucina tradizionale cantonese allo street food vietnamita, ai dumpling – permette di sperimentare una cena originale, che ognuno compone da sé selezionando le pietanze che più lo incuriosiscono. “Ci piacerebbe che tornaste a innamorarvi ancora di questo quartiere così vivace e unico nel suo genere”, è il messaggio condiviso dai ristoratori di Chinatown. Il costo di una scatola varia dalle 8 alle 10 sterline, mentre a 5 sono venduti i dessert, anch’essi originali interpretazioni dei classici dell’Estremo Oriente, come i simpatici waffle (taiyaki) a forma di carpa koi serviti caldi in bustina da passeggio.