I marchesi Mazzei sono proprietari del Castello dal 1435. 600 anni di storia non hanno scalfito la bellezza di questi luoghi che, anzi, sono stati valorizzati al meglio dalla famiglia, tanto che la splendida struttura conserva il suo aspetto di tranquillo borgo di campagna. Oggi la proprietà copre una superficie di 650 ettari, di cui 22 dedicati all'oliveto di 3.700 alberi delle principali varietà autoctone toscane. Una realtà che da decenni eccelle nella produzione di vino (quest'anno Tre Bicchieri con il Siepi 2020), ma che non è da meno nella produzione di olio extravergine di qualità. Proprio per questo ha ottenuto il premio speciale "Olio & Vino" sulla guida Oli d'Italia 2024.
La valorizzazione del territorio come mission aziendale
«Siamo molto orgogliosi del premio speciale Olio & Vino ricevuto da Gambero Rosso poiché a Fonterutoli gli olivi sono sempre esistiti e l'olivicoltura fa parte della nostra storia», ci confessano Filippo e Francesco Mazzei. «Diciamo che l'olio è un compagno di viaggio da diversi secoli, a cui ci dedichiamo con grande amore. La coltivazione dell’olivo qui da noi è eroica poiché abbiamo un terreno povero e roccioso, riusciamo quindi a produrre pochissime quantità caratterizzate da un elevata qualità. L’auspicio è che - un po’ come è successo per il vino - il consumatore compia quel passaggio culturale che consenta di dare all’olio di qualità il suo giusto valore: una bottiglia d’olio buono ha un costo più elevato poiché dietro vi è un lavoro particolare e minuzioso, esattamente come succede con la viticoltura. Solo così l’olio potrebbe diventare anche parte del reddito produttivo dell'azienda cosa che ora non è possibile ma siamo fiduciosi per il futuro e continueremo a produrlo comunque con passione», aggiungono i titolari.
Come è l'olio di Castello di Fonterutoli
Il Fonterutoli Dop Chianti Classico è un blend a prevalenza di Frantoio, completato da Leccino, Pendolino e Moraiolo. Al naso si presenta con un fruttato di media intensità caratterizzato da una trama aromatica che rimanda a carciofo, erba tagliata, mandorla, cipresso e note balsamiche. Al palato è di grande persistenza ed equilibrio e lascia emergere le note di pepe e le sensazioni amaricanti della rucola. Un olio che per Filippo e Francesco Mazzei «rappresenta la quintessenza del "terroir" di Fonterutoli».