«Per me fare olio è un atto di puro egoismo: mi compiaccio del bello che questo prodotto ha in sé quando è ben fatto. Più faccio oli belli, più mi compiaccio, più desidero farne di più belli; è una sfida che si rinnova di giorno in giorno e di anno in anno. Si tratta di un egoismo sano, di cui mi nutro alimentandolo di condivisione e bellezza dell’olio». Quella di Nicolangelo Marsicani è una di quelle realtà che, oltre a sviluppare oli eccellenti per il proprio brand, contribuiscono a far crescere e valorizzare produzioni più piccole, facendo emergere il potenziale di interi territori. Un progetto portato avanti con costanza e determinazione che quest'anno è stato premiato, per la terza volta, con il riconoscimento di Frantoio dell'anno durante la presentazione della guida Oli d'Italia 2024 del Gambero Rosso a Verona in occasione del Vinitaly - Sol Agrifood.
Una rete di produttori e un frantoio come riferimento
Un esperto frantoiano quindi, ma anche una persona capace di fare rete tra gli olivicoltori a lui vicini e produttori di altre regioni limitrofe. Il suo frantoio, nel cuore del Cilento è un viavai di esperti, assaggiatori, agricoltori in erba, tecnici e appassionati. «Per poter fare tanti oli ho bisogno di molte olive e da qui nasce il rapporto con altri produttori che ambiscono essi stessi ad ottenere la bellezza negli oli prodotti a partire dalle proprie olive. Persone di grande spessore culturale e umano, provenienti da più parti di Italia, che mi permettono di ampliare le mie conoscenze, di sperimentare, di fare ricerca ed esperienza su più cultivar», ci ha confessato.
In questo contesto di ricerca, sperimentazione e confronto si inserisce il rapporto e la collaborazione con alcuni esperti di fiducia, o come li definisce lui "frantoiani randagi": «Con me ci sono anche professionisti come Michele Siniscalchi Montereale, Sabrina Pupillo e Marco Rizzo, ottimi assaggiatori e provetti tecnici di frantoio che, frequentando un ginnasio tanto reale quanto virtuale quale è il frantoio e gli assaggi condivisi, sono riusciti a superare nell’interpretazione delle olive e della loro lavorazione chi ha più anni di esperienza».
La storia del frantoio Marsicani
Nel 1928 il frantoio oleario della famiglia Marsicani viene registrato alla Camera di Commercio di Salerno. Una passione di famiglia, quella per la trasformazione dei prodotti agroalimentari, inizialmente incentrata sulla molitura di grano, cereali e olive, oggi tutta focalizzata sull'oro verde. Un'evoluzione naturale per l'azienda, negli anni passata in mano a Nicolangelo Marsicani, attuale proprietario, che nel 2007 decide di modernizzare l'attività e puntare sempre di più all'alta qualità del prodotto. E di farlo attraverso uno studio costante portato avanti insieme all'associazione Oleum che ancora oggi punta a valorizzare la cultura dell'extravergine di qualità con corsi di formazione e degustazioni.
L'Alter Ego, un extravergine da Tre Foglie
Nella sessione di assaggi che ha riguardato la Campania l'olio del frantoio Marsicani che ha ottenuto il punteggio più alto è stato l'Alter Ego, un monovarietale di Itrana che ci ha sorpresi per la sua intensità ed eleganza. Una trama aromatica dove spiccano nuance che rimandano alla foglia di pomodoro e alle erbe aromatiche che ben si intrecciano con l'amaro della rucola e con tratti balsamici che ricordano le conifere. Un olio esplosivo e di grande persistenza che trova il suo abbinamento ideale con piatti a base di pomodoro, insalate di ceci e sulla pizza Margherita.