Di chi è la colpa sarà il giudice a stabilirlo. Per ora la storia è questa. Mentre mangiava un hamburger in uno dei ristoranti firmati da Gordon Ramsay, il the London, in piena Manhattan, si taglia profondamente la lingua con una scheggia di ceramica che era finita, chissà come, nel macinato del panino. Lo sventurato cliente avvisa immediatamente il personale di servizio dell'accaduto ma di tutta risposta, racconta il suo avvocato, i camerieri gli strappano letteralmente di mano il panino incriminato, distruggendo ogni prova. Ma c'è di peggio. La presunta vittima avrebbe anche perso il senso del gusto a seguito dell'intervento chirurgico che gli ha suturato la ferita. La storia, ovviamente se confermata, sarebbe già grave così com'è. Eppure c'è un altro dettaglio a rincarare la dose. Il protagonista della vicenda è Markus Barthel, uno chef tedesco che adesso, senza gusto, non può più lavorare. Insomma, peggio non poteva andare.Anche se Ramsay non è personalmente responsabile dell'accaduto, la sua immagine ha ricevuto un ulteriore duro colpo. La causa che Barthel ha intentato è contro il ristorante in quanto non solo all'epoca dei fatti Ramsay non fosse in cucina e comunque neanche ci sarebbe dovuto essere dato il suo ruolo di consulente e non di chef del ristorante, ma perché il the London ha una storia particolare. Il locale non è più di proprietà di Ramsay dal 2009, ma il nome del noto chef televisivo fu concesso in licenza per il mantenimento delle due stelle Michelin. Poi nell'autunno del 2013 un'altra anomalia vide il the London al centro delle cronache per la perdita, in un colpo solo, di entrambe le stelle. Fatto senza precedenti nella storia della guida Michelin.
Ora non resta che aspettare l'esito della vicenda per sapere se questa strana storia andrà ad aggiungersi alle tante altre che hanno caratterizzato lo chef di Hell's Kitchen, o magari alla lista, stilata dalla rivista Grub Street, con le più spregevoli cose che Ramsay ha detto e fatto.