Il progetto
I viaggiatori amanti di Londra ricorderanno sicuramente Victoria per la grande stazione metropolitana, con treni in arrivo e partenza per gli aeroporti, mentre i turisti in cerca della movida notturna, la assoceranno immediatamente a Pacha, la discoteca ibizenca approdata anni addietro nella capitale britannica che ha da poco chiuso i battenti. Ma l'elegante quartiere a pochi passi dalla cattedrale di Westminster, circondato da antichi teatri e parchi curati, ben presto varrà una visita anche per la sua offerta gastronomica. Si prepara a inaugurare, nello spazio che prima ospitava proprio il nightclub Pacha, una nuova food hall, parte del grande progetto messo a punto dall'investitore Andy Lewis Pratt. Si chiama Market Halls e, come si intuisce dal nome, si tratta di una serie di mercati gastronomici (tre, per la precisione) pensati per rispondere alle esigenze sempre più alte della clientela londinese. “Vogliamo creare dei centri di ristorazione permanenti in grado di soddisfare il pubblico delle varie comunità”, ha spiegato Pratt, che per questa iniziativa ha scelto di recuperare spazi abbandonati “riportandoli alla vita e rendendoli utili per i cittadini”. Ristoranti, bar, chioschi: ogni spazio avrà la sua identità, pensata su misura per il quartiere.
Il mercato di Victoria
A inaugurare il progetto, la food hall di Fulham, nell'ex stazione di Fulham Broadway, un mercato che propone birre, distillati e bevande inglesi, oltre a un banco gastronomia, un reparto caffetteria e un'area ristoro.Seconda tappa, Victoria, aspettando il prossimo punto a Oxford Circus. Proprio di fronte alla trafficata stazione, nascerà a fine settembre un'area ancor più grande, distribuita su tre livelli con 400 coperti e un'offerta ampia e variegata. Undici cucine diverse, tre bar e una caffetteria, per un polo gastronomico d'eccezione aperto da mattino a sera, il luogo ideale per sostare a ogni ora. Con tanto di terrazza panoramica, prevista per il prossimo anno. A coadiuvare le food hall, Simon Anderson, chef ideatore del celebre regno del barbecue Pitt Cue, con la supervisione di Pratt.
L'offerta
La formula è semplice: aspetto da mercato di street food, ma offerta da vero ristorante, con posate in acciaio, bicchieri di vetro e pietanze prelibate cucinate espresse, da consumare ai tanti tavoli sociali a disposizione. Terzo obiettivo, previsto per il prossimo inverno, Oxford Circus, con quello che promette di essere il più grande dei mercati del progetto, con venticinque ristoranti, quattro bar, stand di prodotti tipici, spazio eventi e una cucina per i laboratori. “Il punto di forza di questi mercati sarà la possibilità di offrire qualcosa per tutti. Parola d'ordine: qualità”. Così, sotto lo stesso tetto, si potranno assaggiare pizza, curry, hamburger vegani, panini, dolci, torte rustiche, “tutte le specialità che si trovano sparse per la città. Solo, in un'unica area”. Per puntare ancora una volta i riflettori sull'inarrestabile fermento gastronomico londinese, e la capacità imprenditoriale dei cittadini di creare spazi comuni all'insegna della condivisione, restituendo dignità ai locali ormai dismessi, e dando così linfa nuova all'intero quartiere.
a cura di Michela Becchi