Il Ristorante di Marzapane all'Opera
Chi l'estate scorsa ha avuto l'opportunità di sedersi alla Crostaceria del Teatro dell'Opera, al riparo dal caos dell'Esquilino sotto il porticato dell'edificio progettato da Domenico Costanzi, sa quanto preziosa e strategica possa essere l'area di piazza Beniamino Gigli, colpevolmente abbandonata a se stessa negli ultimi anni. In questa luce, il progetto di ristorazione affidato al team di Marzapane, che da oltre un anno ha preso in gestione il Caffè dell'Opera all'interno del teatro (seguendone le attività anche nella stagione estiva, alle Terme di Caracalla), e ora è in procinto di alzare la posta in gioco, si prospetta decisamente interessante. Da martedì 16 maggio, e con molto ritardo sui piani per qualche lungaggine burocratica di troppo, Mario Sansone e Angelo Parello concretizzeranno l'apertura del Ristorante di Marzapane all'Opera: uno spazio all'aperto, proprio nel piazzale antistante il teatro, che segue il rodaggio della formula pret-a-manger del Caffè, ma avrà vita propria ben oltre il cartellone degli spettacoli. Il menu, firmato da Alba Esteve Ruiz, interpreterà la tradizione italiana con il twist della giovane chef spagnola, proponendosi di raggiungere un pubblico trasversale con un'offerta fresca e immediata – e tanti piatti di mare - che cambierà spesso, per una rilassata cena estiva all'aperto nel centro di Roma.
La cena sotto le stelle in piazza Gigli
Dalla prima carta, per esempio, l'Insalata di lingua, curcuma, capperi e senape, le Mezze maniche all'amatriciana, il Filetto di rombo con finocchi, arance e olive, ma pure qualche retaggio della tradizione iberica, come il Pan tomate con jamon de bellota. Una cucina solida, dunque, lontano dalle sofisticazioni gourmet, e a prezzi accessibili. Con materie prime di qualità (Pasta Mancini, Barlotti, i vini di Trimani, tra i nomi coinvolti) e una linea di dessert estivi studiata per l'occasione. Così, mentre il Caffè dell'Opera continuerà a servire anche la colazione, operativo dalle 8.30 della mattina con i prodotti da forno di Roscioli e i gelati di Stecco Lecco, e poi per la pausa pranzo e merenda, dalle 19 alle 23 entrerà in servizio il ristorante sotto le stelle, con apertura dal martedì alla domenica. Ma non sono poche le novità che si profilano in vista dell'estate romana.
Ceviche, Acquolina
Centro città. La Sicilia di Graziano, il trasloco di Acquolina
Fresca di inaugurazione, annunciata da tempo, l'Osteria Siciliana di Nino Graziano ha aperto i battenti in via del Leoncino, con piccolo dehors su via dell'Arancio. Posizione centralissima, a breve distanza dalla scalinata di Trinità dei Monti, dunque, per lo chef palermitano che ha fatto fortuna a Mosca proprio con la tradizione della sua terra. E a Roma, Graziano ripropone la formula affiancato in sala da sua moglie Sabine Bour: in cucina con lui – al rientro sul suolo nazionale – il sous chef Manuele Croce; dal menu Caponata di verdure e Polpette di sarde con pinoli e menta, Macco di fave con ricotta e Tonno abbuttunato, panelle e Minestra d'aragosta con spaghetti pizziati. Un'altra tavola siciliana che merita attenzione in città dopo l'arrivo di Tischi Toschi nel 2016, ma punta sin dal menu, in buona parte improntato al fine dining, a conquistare pure la clientela internazionale che gravita in centro città. Tutti i giorni, a pranzo e cena.
Se parliamo di cucina d'autore, la buona nuova che ha già messo in allerta i gourmet capitolini è il trasloco eccellente di Acquolina all'interno del The First Luxury Art Hotel (quello che fino a non molto tempo fa ospitava All'Oro, oggi rinato non molto distante, in forma indipendente, boutique hotel con tavola fine dining). A oggi, e dopo un lungo percorso che ha visto passare nella cucina di via Serra zona Fleming pure Giulio Terrinoni, Acquolina è l'unico ristorante stellato di pesce in città. Ma l'insegna di mare della famiglia Troiani – che ne condivide la proprietà con lo chef Alessandro Narducci e il restaurant manager Andrea La Caita – ha pagato a lungo lo scotto di una posizione fin troppo defilata per il ruolo di prestigio che ricopre sulla piazza romana. Ecco perché il passaggio in piazza del Popolo dopo 12 anni di attività è davvero una bella notizia. Dal 10 maggio, il team del ristorante è al lavoro sulla terrazza al sesto piano dell'hotel con il format Acquaroof, finger food e tacos in variante mare, terra e vegetariana. Ma tra qualche settimana sarà proprio Acquolina a traslocare al piano terra di via del Vantaggio 14 (ne riparleremo).
La Santeria di Mare al Pigneto
Intanto ci spostiamo al Pigneto, dove nei prossimi mesi prenderà forma il nuovo progetto firmato La Santeria. Gioia Di Paolo, già molto amata in città per la proposta ricercata e informale al contempo del suo delizioso bistrot anni Venti in via del Pigneto, ha rilevato lo spazio attiguo con giardino segreto – ex Yakiniku – per trasformarlo in una Santeria di Mare molto particolare: “Cercavamo da tempo l'occasione giusta, il nuovo spazio ci permette di disporre di una cucina, anche se la formula resterà quella del bistrot, carta agile, dinamica, divertente, a tema marino”. L'apertura è prevista per l'inizio dell'estate, ma le idee, tante, sono già ben chiare: Oyster bar con bancone in marmo e sgabelli all'ingresso, dove prenderà vita la Pizzicheria di pesce, con le ostriche di Corrado Tenace, salumi di mare homemade, crudi, scarpette e pagnottelle di mare. Per l'aperitivo con bollicine e vini naturali, principalmente Riesling e rifermentati in bottiglia. Dal menu fisso, analogamente alla Santeria (che resterà un'esperienza separata), anche polpette di pesce, tomino caldo con trota salmonata, parmigiana di mare. Mentre la carta del bistrot – 40 coperti in sala più una trentina nel giardino sul retro – giocherà con il tema esotico, “intenso come curiosità di scoprire il mondo, dall'Oriente alla Lapponia, con gli occhi di chi a cavallo tra XIX e XX secolo esplorava per la prima volta mondi nuovi”. Il tema, non a caso, caratterizzerà anche il design e gli arredi del locale. Dal menu, concentrato sulle cotture, tra vapore, fermentazioni, marinature e affumicature, gli Spaghetti alle vongole con latte di mandorla, il Pesce al vapore con cipollotto, zenzero e soia, il Ceviche allo zenzero con maionese al pepe vanigliato, il Polpo e la sua maionese in tre cotture. Ma anche cartocci di fritto, tanto pesce povero, le spezie dell'Emporio delle spezie a corroborare il tema. E “l'intruso della Santeria, dal Pata Negra alla porchetta”, che farà capolino tra le proposte. Dolci su misura, come lo Gnocco di ricotta con ganache al cioccolato e caramello salato, e cocktail all'italiana, con una selezione di vermouth e gin.
Il Bistrot del Maritozzo Rosso all'Eur
Ancora periferia romana, di tutt'altro respiro, per il Maritozzo Rosso Bistrot che inaugura in viale Europa, all'Eur, quartiere residenziale e ricco di uffici del quadrante Sud. Il format, battezzato un paio d'anni fa in occasione di This is Food e recentemente protagonista da Eataly con un corner dedicato, approda all'interno della libreria Mondadori, “in attesa di trovare un locale tutto nostro, stiamo cercando in zona piazza Fiume”, racconta Edoardo Fraioli. In realtà anche l'esperienza in libreria, dove il bistrot è già operativo da qualche giorno in soft opening, nasconde basi solide: un anno di contratto rinnovabile per stupire con una pausa pranzo alternativa e una proposta aperitivo golosa. Si apre dalle 9 alle 20, ma un giorno a settimana fino alle 23 il bistrot resterà aperto per eventi culturali. La mattina e durante il giorno crostate, torte, maritozzi dolci (come il Maritamisù bagnato al caffè con crema di tiramisù), e le miscele di caffè di Misceliamo, anche per caffè filtro. A pranzo, per 30 coperti, la carta dei maritozzi salati – tra gli altri, il signature con coscia d’anatra in cbt e datterini confit alla maggiorana, spinaci a crudo e maionese all’arancia home made, senza tuorli, il Cacio e Pepe con pere, guanciale croccante, ricotta di pecora e pecorino, Stracciatella e alici, quello con Mousse di mortadella, totani, olive taggiasche e pistacchi, il Picchiapò - il pumpernickel (toast di segale farciti con originalità, salmone a bassa temperatura, zenzero e mela verde, uovo a 68° con cialda di parmigiano e verdure, formaggio di fossa e verdure), le InsalaTozze e qualche piatto caldo, dal Baccalà con insalata di carciofi allo Stinco di maialino alla birra, con cotture sottovuoto e a bassa temperatura. Per l'aperitivo selezione di formaggi e minimaritozzi (tre per 10 euro), birra artigianale e vini abruzzesi alla mescita, bollicine e una breve carta dei cocktail.
Fusion e trend gastronomici
Proseguiamo con la quota che intercetta i trend gastronomici in arrivo da fuori città, molti ormai ampiamente rappresentati nella Capitale. Per la serie ramen bar, Akira, che la moda del ramen giapponese l'ha portata per primo al quartiere Ostiense, sta per raddoppiare a piazza Bologna. Mentre a piazzale Flaminio è appena approdato Finger's, ennesima variazione sul tema della cucina nippo brasiliana, in arrivo da Milano, dove Roberto Okabe ha battezzato il format nel 2004 (oggi le sedi meneghine sono due, più un locale a Porto Cervo e uno nella località sciistica di Megeve). In via Francesco Carrara sono 85 i coperti, tra sala e cocktail bar; si apre solo a cena, con il menu consolidato in anni d'esperienza, per la serie cucina creativa giapponese: pizza di riso croccante con caviale e maionese piccante, gyoza con pollo e salsa ponzu, sashimi, aragosta con verdure al wok, yuzu e chips di patate viola, sushi. Dell'esordio del primo Avocado Bar in Italia, zona Monti, abbiamo già parlato.
Le nuove gelaterie
E chiudiamo con le nuove gelaterie che provano a conquistare un posto al sole in un panorama già molto affollato (con tanti nomi meritevoli). All'inizio di via Tiburtina, da qualche giorno, c'è il Gelato San Lorenzo, laboratorio che scommette sulla naturalità del prodotto e riduce la quantità di zuccheri usata in lavorazione. Disponibili anche gusti vegan e gluten free. In piazza Cola di Rienzo, zona Prati, da qualche mese c'è G Like, che della spettacolarità fa il suo punto di forza: sedici mantecatori a vista e una lastra raffreddante per coinvolgere il pubblico nella realizzazione del gelato, anche in versione salata. Con l'idea di replicare il format in Italia e all'estero. In via Tuscolana 853, zona Don Bosco, invece, ha appena aperto Biolée: accento su prodotti bio e preparazioni per celiaci e vegani. Il format, all'esordio romano, non è nuovo, e conta già 11 punti vendita nel Lazio. Prossimo obiettivo: Madrid.
Il Ristorante di Marzapane all'Opera | Roma | Teatro dell'Opera, piazza Beniamino Gigli, 7 | da martedì 16 maggio | tel. 06 48160504 | www.marzapaneroma.com
Osteria Siciliana | Roma | via del Leoncino, 28 | tel. 06 68805283 | www.osteriasiciliana.it
Acquolina e Acquaroof al The First Luxury Art Hotel | Roma | via del Vantaggio, 14 | tel. 06 45617070 | www.thefirsthotel.com
La Santeria di Mare | Roma | via del Pigneto, 209 | dalla fine di giugno | www.facebook.com/LaSanteriaPizzicheriaBistrot/
Il Maritozzo Rosso Bistrot | Roma | Libreria Mondadori, viale Europa, 90 | www.ilmaritozzorosso.it
Ramen Bar Akira | Roma | piazza Bologna | prossima apertura
Finger's | Roma | via Francesco Carrara, 15 | tel. 06 3234453 | www.fingersrestaurants.com
Avocado Bar | Roma | via della Madonna dei Monti | dalla fine di giugno | www.avocadorestaurantbar.com
Gelato San Lorenzo | Roma | via Tiburtina, 6 | tel. 06 4469440 | www.gelatosanlorenzo.com
G Like | Roma | piazza Cola di Rienzo | tel. 06 96035196 | www.glikegelato.com
Biolée | Roma | vi Tuscolana, 853 | tel. 06 7612653 | www.biolee.it
a cura di Livia Montagnoli