Capitolo aperture romane in versione estiva. Agosto in città coincide con tante (troppe?) chiusure stagionali, anche nei luoghi nevralgici della città, comunque presi d’assalto dai turisti che boccheggiano per le strade della Capitale. Ma nell’ottica di un ristoratore i venti giorni di chiusura estiva possono tornare utili per rinnovare, rilanciare, avviare progetti coltivati durante l’anno, e ripresentarsi a settembre in veste nuova. Perché su una scena gastronomica come quella romana, sempre più satura, chi si ferma è perduto.
Avevamo già parlato del restyling di Metamorfosi (ai Parioli), che consentirà a Roy Caceres di accogliere i commensali in uno spazio rimodernato in chiave Salefino, e dell’ampliamento di Epiro (quartiere Appio Latino) per concedere nuovo respiro a una sala fin troppo ridotta, che spesso costringeva i ragazzi a rifiutare prenotazioni e clienti.
Meglio Fresco e Michelino Fish. Il successo delle pescherie con cucina
Ma puntano a rilanciare la propria immagine, approfittando del successo di pubblico e critica degli ultimi mesi, anche due realtà piuttosto simili per un verso (sono entrambe pescherie con cucina) anche se legate a due differenti realtà territoriali (e sociali), in una città in cui le distanze contano. Meglio Fresco è una pescheria moderna su via di Boccea, fresca del riconoscimento per le botteghe del gusto assegnato dalla guida di Roma 2016 del Gambero Rosso. Gestita con passione dai fratelli Scarci l’attività è sempre più impegnata sul versante della somministrazione, con la possibilità di portare a casa un gustoso take away (sempre a base di pesce freschissimo) o consumare in loco, a pranzo e cena (su prenotazione) con vista sul banco. Fornitore d’eccellenza di molti importanti ristoranti romani e recentemente protagonista di una tappa del tour di Giulio Terrinoni in vista dell’apertura del ristorante Per Me, a settembre il negozio si ingrandisce, per rispondere alla richiesta crescente di prenotazioni.
Intanto a ovest della Capitale, in direzione litorale di Ostia, si segnalano movimenti nell’impero di punti vendita (quattro ad oggi) di Michelino Fish, specializzato nella vendita di prodotti ittici in arrivo dal mare laziale, con servizio a portar via di preparazioni pronte e cucina espressa – con proposte semplici da accompagnare a un calice di vino, ideali per l’ora dell’aperitivo – ma solo nella sede di via dell’Infernetto. E questo sarà vero ancora per qualche giorno; poi, dalla fine di agosto, l’isola pedonale intorno a piazza Anco Marzio (proprio nel cuore della cittadina ostiense) vedrà l’apertura di un nuovo punto vendita con cucina, aperto a pranzo e cena (anche la domenica), orientato alla preparazione di piatti più ambiziosi, giocati soprattutto sulle cotture, dal pil pil al sottovuoto a bassa temperatura.
Flavio al Velavevodetto a Maccarese?
Nuova apertura in vista anche per un locale storico di Testaccio, bandiera della cucina romanesca: Flavio al Velavevodetto sarebbe in procinto di aprire a Maccarese, rinnovando i locali del ristorante San Giorgio di via Fiumicino. Cautela da parte della proprietà, che non conferma né smentisce, ma ammette qualcosa di concreto nell’aria.
Etnico e di qualità. La brace coreana di Galbi
Due piacevoli novità, invece, le segnaliamo agli amanti della cucina etnica, che in città è sempre in cerca di nuovi attori per alzare il livello. Aprirà in 1 settembre in zona piazza Fiume (via Cremera 25, a pochi passi da Marzapane) il ristorante coreano Galbi, specializzato in cotture alla brace. Un locale moderno, arredato all’occidentale che nasconde una peculiarità che lo rende unico nel panorama capitolino ed è frutto del progetto di Stefano Chung, già proprietario dell’insegna tradizionale di via dei Mille, Gainn. Per chi intendesse di cucina coreana il nome del locale è già piuttosto esplicito: galbiè il nome che indica un piatto simbolo della cucina coreana, una costata di manzo marinata nella salsa di soia e poi cotta alla brace. E proprio questo promette ai romani l’unico indirizzo coreano specializzato in carne in città: in tavola arriveranno principalmente pietanze cotte sul carbone, dal manzo al pollo, al maiale (ma anche frutti di mare e verdure), con la possibilità di utilizzare i piccoli bracieri portati in tavola per grigliare da sé il cibo e poi intingerlo nelle salse di accompagnamento. In carta anche insalate tipiche e noodle. Si comincia con il servizio serale; a pranzo (solo dalla fine di settembre) l’offerta andrà incontro all’esigenza dei tanti uffici della zona. Per la cena anche un tavola sociale da quindici posti (in totale i coperti sono 55) e carta dei cocktail (all’occidentale) per l’aperitivo.
Etnico e di qualità. Il maestro Kiko a San Lorenzo
Mentre da San Lorenzo arriva il tentativo di rilanciare la cucina giapponese con una nuova proposta di livello, almeno a giudicare dal sushiman al lavoro dietro al kaiten, Atsufumi Kikuchi, già Hamasei e Kenko. Kiko, così si chiama il locale, ha già aperto in piazzale del Verano 90 e accoglie gli ospiti (circa 40 i coperti) in un ambiente essenziale giocato sul bianco e nero; aperto a pranzo con formule convenienti, la sera propone due menu degustazione (da 42 e 46 euro) e una carta molto nutrita di specialità tipiche nipponiche.
Meglio Fresco | Roma | via di Boccea, 350a| tel. 06 6635411 | chiuso domenica e lunedì | www.megliofresco.it
Michelino Fish |Roma | viale di Castel Porziano, 420 | tel. 06 96042315 | dalla fine di agosto nei pressi di Piazzale Anco Marzio, Ostia (RM), aperto dal martedì alla domenica, a pranzo e cena | www.michelinofish.it
Flavio al Velavevodetto | Roma | via di Monte Testaccio, 97 | tel. 06 5744194 | www.flavioalvelavevodetto.it
Galbi | Roma | via Cremera, 25 | dal 1 settembre | aperto solo a cena (anche a pranzo dalla fine di settembre)
Kiko | Roma | piazzale del Verano, 90-91 | tel. 06 94849822 | www.kikosushibar.it