Cosa succede di nuovo a Milano? La costante della scena gastronomica cittadina è quella di continuare a proporre novità un po' per tutti i gusti, privilegiando filoni che negli ultimi tempi sembrano andare per la maggiore: lo street food, la pizza, la cucina etnica/fusion per tutte le tasche, i temporary shop. Ma c'è spazio anche per la cucina d'autore.
Franco Aliberti ai Tre Cristi
È una new entry fresca di annuncio Franco Aliberti alla guida del ristorante Tre Cristi, nato in zona Porta Nuova Varesine come laboratorio creativo di Paolo Lopriore, e poi condotto sin qui da Dario Pisani. Il cambio della guardia porta a Milano lo chef de Le Presef (Una Forchetta, 79/100 sulla guida del Gambero Rosso), che lascia il ristorante in Valtellina per prendere servizio in città dal 14 novembre (prima ancora, nel suo curriculum, Spigaroli e Alajmo come pasticcere, San Patrignano, l'alunnato da Bottura e il progetto Evviva a Riccione, nonostante i natali campani). Come cambia la proposta? Due menu: In Città con 8 piatti che omaggiano i prodotti e la storia di Milano, e A Due Passi da Milano, 10 portate che valorizzano produzioni di nicchia, segnalando per ogni ingrediente la distanza dalla città. E poi la carta, comunque giocata sul racconto del prodotto, la sostenibilità, la voglia di sperimentare; 35 coperti in tutto.
Rafael Rodriguez per The Fisher
Intanto è tornato in città il peruviano Rafael Rodriguez, che si era fatto conoscere a Milano per la breve, ma intensa esperienza da Quechua, in via Meda, e da un periodo in Sardegna torna per prendere il testimone lasciato da Sergio Mei, alla guida del ristorante The Fisher.
Un nuovo Peck a Citylife, la mozzarella a Chinatown
Longeva (e solida) conoscenza dei milanesi gourmet è pure Peck, tempio della gastronomia meneghina che dopo aver consolidato il suo quartier generale in centro città ora inaugura la sua terza sede a Citylife (dove nel frattempo Heinz Beck ha rivelato per intero il progetto Attimi). 300 metri quadri all'ombra delle Tre Torri per uno spazio che sarà negozio, enoteca, cocktail bar e ristorante, in procinto di aprire al piano sopraelevato della food court, con 50 coperti all'interno e 60 all'esterno per la bella stagione, e l'idea di spingere soprattutto sull'offerta del ristorante. Mentre i prodotti di gastronomia arriveranno dal quartier generale di via Spadari. In un'altra zona calda della città, la Chinatown di via Sarpi (leggetevi nel nostro mensile che popo’ di approfondimento c’è a riguardo), si è concretizzato da qualche giorno il raddoppio di Orobianco, bottega specializzata in latticini (con produzione di mozzarella in sede e ristorante annesso) da tempo aperta in zona Porta Venezia. Tra ristoranti e negozi cinesi, invece, i tre soci napoletani dietro all'insegna puntano a diversificare l'attività, con uno Street Mozzarella in cui si produce e si “cucina” la bufala. Il banco si apre direttamente su strada, si sceglie tra mozzarella in carrozza, parmigiana, mozzarelle a portar via, da consumare a casa.
La Scrocchiarella di B11
Ideale per la pausa pranzo pure la proposta di B11, un acronimo che sta per Boutique della Scrocchiarella - e infatti racconta un progetto incentrato sulla pizza alla pala - ma anche per Besozzi 1911, il mulino fondato oltre un secolo fa e titolare del progetto che ha preso forma in viale Pasubio da qualche settimana. Tredici le varianti disponibili, con prodotti selezionati in Italia e all'estero, e un omaggio alla tradizione meneghina, con la Scrocchiarella Milanese ispirata a ossobuco e risotto allo zafferano.
Bakker, Sagami, AMAti
Tra le novità segnaliamo anche Bakker, locale aperto pochi giorni fa in zona Città Studi con l'obiettivo di accontentare un pubblico di carnivori in cerca di cotture insolite. In realtà la fase finale si consuma scenograficamente sulla brace, ma prima la carne viene frollata a secco (dry aged), a temperatura e umidità controllate. Per la categoria grandi investitori internazionali, esordisce a Milano Sagami, prima sede europea di una multinazionale della ristorazione giapponese molto celebre in Estremo Oriente. A Milano aveva debuttato durante Expo 2015, nel padiglione del Giappone, poi come corner ospite di WellKome; ora arriva in piazza Duca d'Aosta con un locale indipendente specializzato in soba e udon.
Chiudiamo in golosità con l'inno alla pasticceria di AMAti, temporary shop a cura di Out of the Box che resterà aperto fino al 31 dicembre. La particolarità? Solo dolci “crudi”, prodotti cioè senza mai superare i 42° (dietro c'è la tecnica di Vito Cortese, fondatore di Grezzo Raw Chocolate). E di più, realizzati senza farina, latte, uova, zucchero e lieviti. Cosa resta? Soprattutto frutta secca e cacao, per cioccolatini, torte e gelato.
Tre Cristi – Milano – via Galilei, 5 – www.trecristimilano.com
The Fisher – Milano – viale Bianca Maria, 8 – www.thefisher.it
Orobianco Street Mozzarella – Milano – via Paolo Sarpi, 61 – www.orobianco.com
Scrocchiarella – Milano – viale Pasubio, 6 – www.b11.it
Sagami – Milano – piazza Duca d'Aosta, 10 – pagina fb
Bakker – Milano – viale Romagna, 58 - pagina fb
AMAti Healthy and Raw – Milano – via Malpighi, 7
a cura di Livia Montagnoli