Storia di Nunzia Caputo, la regina delle orecchiette: "Non ho mai smesso di farle, anche quando sono nati i miei figli"

21 Mag 2024, 12:53 | a cura di
Passare davanti al suo banchetto a Bari Vecchia è ormai d’obbligo per vip, turisti e passanti. Anche solo per sentire la sua voce e le sue massime. Una su tutte è: "E le strascnat c’ la va faaaa???”. Ecco la storia della regina delle orecchiette

Chi entra a Bari Vecchia, attraversando il cosiddetto Arco Basso, accede a una sorta di set cinematografico. Un luogo di altri tempi dove tutto si è fermato e dove tutto è sempre in fermento. Ad accogliervi, infatti, ci sono le ormai celebri pastaie intente a intagliare la pasta fresca. In particolare il formato simbolo di Bari e della Puglia: le orecchiette, nelle versioni piccola, media e grande.

Tutti vogliono un selfie con Nunzia

Non è un caso che proprio qui sia nata e cresciuta la Regina delle orecchiette: Nunzia Caputo. Passare davanti al suo banchetto è ormai d’obbligo per vip, turisti e passanti. Anche solo per sentire la sua voce e le sue massime. Una su tutte è: «E le strascnat c’ la va faaaa???”. Lo ripete come un mantra, Nunzia, da quella puntata de La Prova del Cuoco che la rese ancora più celebre di quanto già non lo fosse. Per la pastaia di Bari Vecchia, diventata ormai famosa in tutto il mondo, questo non è solo un motto ma anche un auspicio. «Perché - afferma - se nessuno tramanda più l’arte della pasta fatta in casa, che ne sarà di questa tradizione?». Come darle torto, del resto.

Per questo, quando turisti, influencer, modelli e personaggi famosi vanno a trovarla per scattare una foto insieme, Nunzia non vede l’ora di mostrare e di insegnare come si impasta, taglia e modella la pasta con dita e coltello. «La mia – dice – è una vita tra semola e farina». Dai suoi gesti sapienti e ormai consolidati vengono fuori: orecchiette piccole, medie e grandi (le cosiddette strascinate appunto), cavatelli, schiacciatelle, fusilli, quadrucci e tagliatelle. «Ogni giorno preparo almeno 10-15 chili di pasta che poi taglio nei vari formati, disponibili anche agli spinaci, al pomodoro, alla zucca e così via. Io lavoro anche 12 al giorno, praticamente sono sempre qui, seduta davanti al mio sottano, con il tavoliere e la farina. Quando c’è tanta richiesta mi aiutano anche le mie nipoti».

La preparazione delle orecchiette, per la signora Nunzia, è ormai uno stato d’animo, un gesto che compie con una meccanicità e velocità che fa quasi paura. Il risultato? Orecchiette super precise, ruvide e pronte ad accogliere qualunque condimento. «Sono cresciuta con mia nonna che sin da quando ero piccola mi ripeteva “devi imparare a fare la pasta!”. Non me lo ha chiesto, me lo ha imposto e da allora non ho mai smesso. Anche quando sono nati i miei figli con il piede facevo dondolare la culla, con le mani facevo le orecchiette».

Un brand per portare la Puglia nel mondo

E nonna Nardina ci aveva visto lungo, ma forse non avrebbe mai immaginato la strada che sua nipote avrebbe fatto. Dopo essere stata ospite di decine e decine di trasmissioni televisive, dopo essere diventata testimonial di Molino Casillo, dopo aver partecipato ai servizi fotografici di Dolce e Gabbana e aver cucinato persino in India alla festa pre-matrimonio del figlio dell'uomo più ricco d'Asia, Nunzia ha deciso infatti di creare il suo brand, “Nunzia Caputo” e di creare un’attività commerciale a tutti gli effetti. E lo ha fatto, spiega, «per portare in tutto il mondo la pasta fresca e fatta rigorosamente a mano» . Ma lei assicura: «La mia vita è qui, nel mio sottano a Bari. Da qui non andrò mai via e resterò sempre la stessa. Ma da qui porto la Puglia nel mondo».

Insomma Nunzia non è più soltanto una pastaia di quartiere, come le tante “colleghe” del centro storico di Bari. Già nel 2020 era volata a New York al Travel Show, una manifestazione del New York Times dedicata al turismo, per mostrare la sua arte. Ma anche se oggi ha i suoi profili social, e un team di persone che la supportano, mantiene la sua spontaneità e autenticità. Ad esempio, non manca di ricordare che in Puglia non si prepara la pasta, per dire impastare, ma si “tromba la pasta”. E se qualcuno ci legge un doppio senso… si può solo scoppiare in una risata.

All’inizio la massaia barese preparava orecchiette per la sua famiglia, per i vicini e qualche conoscente. Poi Bari ha iniziato a vivere un fervore turistico e sociale mai visto prima. Il centro storico, dopo anni di degrado e brutte notizie legate alle attività della malavita, si è animato di attività commerciali, bar, locali. «Hanno cominciato ad arrivare i croceristi e i turisti - racconta - E anche noi, residenti di Bari Vecchia, siamo cambiati. Abbiamo cominciato ad essere più accoglienti, a mostrare a tutti la bellezza di questa terra e delle sue eccellenze. E mi auguro che tutti noi siamo bravi nel saper cogliere questa occasione senza sprecarla. Poi aggiunge: «Con tutto questo bel movimento nel centro storico e con l’arrivo di tanti turisti ho cominciato a fare le strascinate oltre che per amore, anche per dovere. Per farle conoscere a tutti. Del resto un piatto di orecchiette con i pomodori schiacciati, il basilico e il cacio ricotta non è forse la cosa migliore del mondo che mette tutti d’accordo?».

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