Cosa succede a Roma in vista delle feste? Che la scena gastronomica locale, recentemente premiata da prime stelle pesanti (ma che dire, per contro, di alcune eccellenze lasciate ferme al palo da anni?), si avvicina in grande spolvero al periodo natalizio. Del resto le nuove aperture in città non sembrano conoscere tregua, e a onor di completezza ci piace annoverare nel computo delle novità anche i cambiamenti che ambiscono a fare la differenza.
Giulia Restaurant, con Pierluigi Gallo
Si fa un gran parlare, per esempio, del progetto Giulia Restaurant, già da qualche mese avviato nel cuore di Roma – proprio sul rettifilo di via Giulia, stretto tra il giardino di Palazzo Farnese e il lungotevere dei Tebaldi – dall'imprenditore Carlo Maddalena. Il motivo è presto detto: dopo l'addio repentino al ristorante Greg (che a Tivoli era riuscito a farsi notare nel giro di pochi mesi), il giovane Pierluigi Gallo rientra in cucina per cominciare una nuova avventura che genera molte aspettative. Per il suo curriculum, in primis, che lo vede legato alla scuola di Niko Romito. E per la personalità maturata nel tempo, supportato da un bagaglio di conoscenze classiche importante, dalla padronanza delle tecniche di cucina, dalla freschezza nel maneggiare ingredienti del territorio e mediterranei. Giulia Restaurant, peraltro, è un percorso a tutto tondo nell'arco della giornata – comprese tre camere per gli ospiti, tra cui la suite quadrupla con terrazzo – con l'offerta di caffetteria al mattino, la proposta veloce per pranzo (anche menu degustazione, 4 portate a 35 euro), il bancone in legno fulcro dall'area cocktail bar, fino al dopocena. Il momento migliore per sperimentare la cucina di Gallo, però, è la cena, supportata in sala dall'esperienza del maitre sommelier Antonello Manias; in tavola, quaglia, uva, cicoria e camomilla, gli gnocchi ripieni di spuntature, puntarelle e alici, lo Spaghettone Gentile ricci e cannolicchi, il pannicolo fondente, cavolfiore e mandarino. La domenica, invece, l'offerta vira sul brunch. In tutto 45 coperti, ricavati nello spazio ripensato all'interno di una palazzina che porta la firma di Marcello Piacentini, con 4 grandi vetrate su via Giulia, e accesso diretto dal lungotevere. Dalla prossima primavera, si potrà cenare anche in terrazza, 10 coperti con vista sulla città.
Foto di Lucilla Loiotile
Stilelibero con la cucina di Max Mariola
Dall'altra parte del Tevere, zona Prati, invece, si appresta ad aprire (dal 4 dicembre) Stilelibero. Il progetto, stavolta una novità a tutto tondo, scommette sull'accoppiata musica dal vivo e proposta gastronomica d'autore, con la firma di Max Mariola in cucina (i fedelissimi di Gambero Rosso Channel lo conoscono bene, tra i volti storici del canale), per un club con ristorante da vivere fino a tarda notte. Il design degli interni - con lo spazio destinato alle esposizioni temporane, il bel bancone del cocktail bar, la cantina a vista e la sala da 30 coperti affacciata sulla cucina - è di Tommaso Guerra; la cucina articola un menu di respiro internazionale, con ingredienti del territorio (e non solo, dalla battuta di carne piemontese con uova di quaglia al Jamon de Bellota servito con pane e pomodori del Piennolo, uso spagnolo). La domenica il pranzo in famiglia, e sempre disponibile al bar una carta di snack, club sandwich, taglieri di formaggi. Si apre tutti i giorni, dalle 16 alle 2.
Il mare di Ponza da Eataly, il ramen di Akira al Mercato Centrale
Tornando ai cambi in corsa, qualche ventata d'aria fresca si segnala in due dei poli gastronomici più in vista della città, accomunati dall'intenzione di riunire un gran numero di eccellenze sotto lo stesso tetto. Al terzo piano di Eataly Ostiense, nel ristorante che fu di Spazio (fino alla scorsa primavera), da qualche mese si avvicendano belle storie della ristorazione italiana. Ora, e probabilmente fino a gennaio, è il turno di Orestorante, storica insegna dell'isola di Ponza, e progetto di vita di Oreste Romagnolo. La cucina, chiaramente, verte sui prodotti del mare che lo chef patron conosce tanto da vicino; il menu è un insieme verace di piatti sinceri, legati a cotture tradizionali, che valorizzano gli ingredienti. A curare la cantina la spalla di sempre, Valentina, la moglie di Oreste.
Da uno scalo ferroviario all'altro della città, con una lista di botteghe d'eccellenza e un piano riservato alla ristorazione d'autore firmata Oliver Glowig, il progetto Mercato Centrale, dell'imprenditore Umberto Montano, ha compiuto da pochi mesi un anno di vita. L'ultimo arrivato nella food court è il ramen, lo street food nipponico per antonomasia, per la precisione, quello di Akira Yoshida, trentenne arrivato in Italia 13 anni fa e approdato nella Capitale nel luglio del 2016, in via Ostiense, dove ha portato la sua versione del ramen tradizionale declinata in diverse varianti. Porzioni abbondanti, prezzi competitivi: lo staff di Akira al Mercato proporrà ricette ormai popolari come il ramen Black Shoyu, il White Shio, più delicato, lo speziato Red Spicy e gli onigiri cucinati sul momento con tanti ripieni diversi.
Colazioni d'autore nel quartiere Africano
Per la pausa caffè, invece, da settembre gli amanti dell'oro nero possono fare affidamento su un nuovo indirizzo nel cuore del quartiere Africano, una zona insolita e ancora poco battuta in fatto di bar di qualità. A Largo Forano, e piuttosto in sordina, continua la sua fase di rodaggio Mosa, un locale polifunzionale ideato da Mauro Asoli e Marcello Ciummo, con un occhio di riguardo al reparto caffetteria grazie alla selezione di prodotti della torrefazione livornese Le Piantagioni del Caffè. Si comincia dalla prima colazione, con dolci freschi di pasticceria di buona fattura, dai lieviti con pasta padre ai biscotti secchi, abbinati a un buon espresso o un caffè filtro. Ma da Mosa si può anche mangiare o gustare un aperitivo di qualità, con i crudi e i carpacci di pesce, “non abbiamo una vera cucina, ma proponiamo piatti freddi, taglieri con prodotti di nicchia”, accompagnati da una selezione ampia e articolata di vini italiani.
Work in progress
Ancora qualche giorno, invece, perché Igles Corelli scopra le sue carte a largo Argentina, dove da tempo si lavora per approntare lo spazio fast ma gourmet de Le Mercerie: assaggi d'autore a piccoli prezzi, per una cucina che non rinuncia ad essere sartoriale, ma punta a conquistare un pubblico trasversale e internazionale. Un ultimo aggiornamento per gli appassionati della pizza. Si avvicina la data di apertura, più volte rinviata per motivi burocratici tipicamente romani, di 180 g Pizzeria Romana a Centocelle. Entro la prima settimana di dicembre, Jacopo Mercuro e Mirko Rizzo si preparano a dimostrare alla città cosa significa lavorare di qualità sulla pizza romana. Aspettiamo di provarla (poi, nei primi mesi del nuovo anno, arriverà anche la prima insegna in solitaria di Pier Daniele Seu, zona Porta Portese).
Giulia Restaurant | Roma | via Giulia, 245-249 | tel. 06 94892076 | www.giuliarestaurant.it
Stilelibero | Roma | via Fabio Massimo, 68 | dal 4 dicembre
Orestorante | Roma | Eataly Ostiense, piazzale XII ottobre 1492 | www.eataly.net
Mercato Centrale Termini | Roma | via Giolitti, 36-38 | www.facebook.com/mercatocentraleroma/
Mosa | Roma | Largo Forano, 14 | tel. 06 83662601 | www.facebook.com/mosacaffemangiaebevi/?ref=br_rs
180 g Pizzeria Romana | Roma | via Tor de Schiavi, 53 | dalla prima settimana di dicembre
a cura di Livia Montagnoli e Michela Becchi