Un'operazione speciale, denominata "Wave Breaker", è stata portata avanti da agosto a settembre dalla dogana di Hong Kong, individuando quattro casi di contrabbando in cui erano coinvolte navi da commercio fluviale. Un’ampia partita di merci è stata sequestrata per un valore di mercato stimato circa 100 milioni di dollari di Hong Kong (circa 12 milioni di euro). Una cifra ragguardevole che delinea l’enorme quantitativo di materiale sequestrato.
Il maxi contrabbando di vino a Hong Kong
Oltre 500.000 prodotti elettronici, 240 pallet di rifiuti elettronici, 7 tonnellate pinne di squalo e 3 tonnellate di carne congelata, in mezzo a questa massa di merce di contrabbando, anche 2000 etichette di vino. Secondo le immagini diffuse dalle autorità, tra le bottiglie confiscate si individuano alcune etichette di note aziende italiane come Zenato e Tenuta San Guido. In particolare, nelle foto messe a disposizione, è possibile intravedere decine e decine di bottiglie del Guidalberto della Tenuta San Guido e il Lugana San Benedetto dell’azienda Zenato. Gli altri vini identificati sembrerebbero provenire dalla Borgogna. Come riporta Vino Joy, sono visibili nelle foto vini appartenenti al Domaine Gros Frère et Soeur Hautes Cotes de Nuits, Geantet-Pansiot Gevrey-Chambertin Village "En Champs" e Claude Dugat Gevrey-Chambertin La Gibryotte. La scoperta delle 2000 bottiglie sarebbe frutto di un’ispezione dei funzionari di navi dirette rispettivamente in Malesia, Shanghai, Nansha e Macao. Un’operazione che fa seguito al più grande caso di contrabbando avvenuto in città a giugno di quest’anno, dove sono state confiscate oltre 20.000 bottiglie di vino.
Principalmente, si trattava di vini rossi australiani e francesi, per un valore di 4 milioni di dollari di Hong Kong (circa 400.000 euro). Tre uomini, di età compresa tra i 40 e i 54 anni, sono stati arrestati in relazione ai casi di contrabbando e sono stati rilasciati su cauzione. Ora rischiano una multa di circa due milioni e sette anni di reclusione.
