Whisky scozzesi, segnatevi questi nomi. Produttori di nicchia scoperti a Spirit of Scotland

12 Mar 2013, 17:01 | a cura di

Acqua, cereali, torba e lievito. Sono pochi e semplici gli elementi che danno vita a una vera leggenda. Una leggenda che vanta una radizione secolare e accompagna la storia scozzese: il whisky. Un prodotto inconfondibile che con il suo profumo evoca le lande nebbiose, i laghi a specchio, le montagne, i prati

erbosi, i castelli arroccati. Terre ammantate di unโ€™aura magica che ci piace immaginare anche racchiuse nellโ€™intensitร  di un buon bicchiere di distillato Made in Scotland.

 

Anche se prodotto in molti Paesi - dal Canada al Giappone, passando per lโ€™Irlanda e a breve anche in Italia - la versione scozzese รจ senza dubbio una delle piรน affascinanti. Si tratta di un'acquavite di cereali -nel caso dello Scotch spesso viene utilizzato lโ€™orzo - talvolta affumicato dalla torba e invecchiato in botti di quercia che hanno precedentemente ospitato sherry o bourbon.

 

 

Sabato 9 e domenica 10 marzo Roma ha ospitato la seconda edizione di Spirit of Scotland. A far da cornice lโ€™Aranciera di San Sisto, per un appuntamento che - organizzato da  Neeo Group  con la collaborazione di Whisky Wine & Words e Mosti & Malti - aveva l'obiettivo di raccogliere le tante anime del whisky scozzese, dai piรน noti fino alle realtร indipendenti e ancora poco conosciute. Obiettivo raggiunto. Noi abbiamo concentrato l'attenzione proprio su questโ€™ultima categoria e tra un bicchiere e lโ€™altro abbiamo chiacchierato con distributori, importatori e mastri distillatori che ci hanno saputo guidare negli assaggi.

 

 

Siamo partiti con Silver Seal, unโ€™azienda che seleziona whisky scozzesi e li distribuisce in tutto il mondo, soprattutto in Asia. Nessun affinamento ulteriore, solo unโ€™accurata scelta alla fonte di quello che, secondo loro, meglio rappresenta la categoria. All'assaggio si รจ distinto il Royal Brackla 36 years, incredibile, sferzante e ricco di profumi di mandorla e sentori vegetali e in cui la parte alcolica non interferisce minimamente ma anzi regala calde e intense sensazioni; poi un Caol Ila 31 years delicato, profumato al naso e poi in bocca energico e giocato su note ora dolci, ora finemente amare; infine il Longmorn 30 years, a nostro avviso qualche gradino sotto i due precedenti, ma comunque affascinante grazie a note salmastre, iodate e al corpo snello. 

 

 

 

Il secondo assaggio ha visto protagonista l'importatore Beija-Flor che distribuisce una decina di marchi tra cui Kilchoman, una nuova distilleria - si dice la prima nuova distilleria da oltre un secolo. Della loro gamma abbiamo provato il 100% Islay, whisky che nasce da orzo proveniente dalla sola isola Islay. Un concentrato di profumi e sensazioni scozzesi, secco, fresco eppure tostato al naso, rivela in bocca bellissimi aromi vegetali. 

 

 

 

E' stata quindi la volta della distilleria indipendente Glenfarclas, dallโ€™area Speyside, che ci ha proposto tre prodotti interessantissimi: il 15 years da applausi, equilibrato, di carattere, invecchiato in botti di sherry che gli conferiscono un bel corpo e una speziatura variegata; il 105 - un full proof a 60 gradi alcolici - che a dispetto della gradazione rivela un profumo dolce e godibilissimo e, infine, il millesimato โ€˜73, elegantissimo e tuttโ€™altro che stanco al palato. 

 

Altra interessante realtร  รจ quella di Glenrothes, sempre nello Speyside, che propone whisky assolutamente impeccabili invecchiati in botti sia di sherry, tipiche della tradizione europea, che di bourbon, legate alla tradizione americana e in grado di donare eleganza e raffinatezza. Abbiamo assaggiato le annate vintage โ€˜98, di grande equilibrio e armonia specie al palato; il โ€˜95, leggero, fresco e ammandorlato e lโ€˜88, di grande personalitร  e finezza, nonostante una sensazione tannica leggermente asciugante. 

 

Unโ€™ultima parentesi la merita lโ€™azienda Puni, in Val Venosta, prima e unica distilleria italiana di whisky e fosse anche solo per questo degna di attenzione. Il loro spirit, per ora classificabile solo come acquavite di cereali (la denominazione whisky si puรฒ attribuire solo dopo almeno tre anni di invecchiamento), รจ prodotto con base di orzo e un saldo di segale e grano e viene maltato in Germania. Piccola curiositร : la bellissima struttura รจ stata disegnata dallโ€™architetto Werner Tscholl, noto anche per la realizzazione della cantina dellโ€™azienda vitivinicola Tramin.

 

Quest'ultima azienda in particolare ci ha fatto capire il fermento che c'รจ in questo ambito: la Scozia con le sue grandi distillerie e le piccole aziende indipendenti continua a trainare un distillato che ora piรน che mai sembra rivivere i fasti di un tempo. E lo fa portando avanti una qualitร  che per due giorni ha riscaldato palati e animi di tanti appassionati che all'ombra del Colosseo hanno assaggiato lo Scotch piรน famoso che ci sia, tra musica celtica e qualche prodotto (sigari, cioccolato o birra) a completare l'opera.

 

a cura di Giuseppe Carrus e Alessio Noรจ
12/03/2013

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