Novità importanti per il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria che, per la prima volta, sceglie una donna alla presidenza. Si tratta di Novella Pastorelli, rappresentante di Cantine Due Palme - stabilimenti di Cellino San Marco e di Lizzano, oltre che avvocato ed esperta di diritto vitivinicolo. Una scelta unanime e condivisa da tutti i consiglieri. “Sono orgogliosa del nuovo incarico” sono state le prime parole della neoeletta “e sono altrettanto motivata e determinata nell’affrontare questa importante e stimolante sfida che rappresenta una opportunità unica e concreta per la valorizzazione del nostro territorio”. Ad affiancarla ci saranno i due vicepresidenti Roberto Erario e Francesco Delle Grottaglie e il resto del cda: Dalila Gianfreda (Antica Masseria Jorche), Benedetto Lorusso (Giordano Vini di Torricella), Cosimo Pompigna (Cantina Cooperativa La Popolare di Sava), Giovanni Dinoi (Cantine Pliniana), Francesco Filograno (Cantolio) e Raffaele Sammarco (Produttori Vini di Manduria).
Verso la modifica del disciplinare
Tra gli obiettivi che Pastorelli si prefigge di centrare c’è anche la modifica al disciplinare, con il riconoscimento di un’unica denominazione di origine controllata e garantita che includa anche l’attuale Docg “Primitivo di Manduria dolce naturale”. Il passaggio a Docg ha come obiettivo la valorizzazione del genius loci, cioè del nome Manduria. L’iter, avviato nel 2019, passa da alcuni punti importanti, tra cui novità sulle rese di produzione delle uve e aggiunta della menzione qualitativa Gran Selezione, frutto delle uve prodotte dai vigneti allevati ad alberello pugliese.
A tal proposito Pastorelli si è detta disponibile all’ascolto di tutti i produttori: “C’è una forte apertura verso tutti i soci e non e soprattutto verso coloro che hanno dubbi nei confronti della modifica del disciplinare. Il nostro” ha ribadito “è un Consiglio di amministrazione coeso, all’interno del quale negli ultimi mesi si sono sviluppati sani e costruttivi confronti tra le parti, grazie anche al fatto che all’interno dello stesso persistono tante e diverse figure professionali, tutte utili e indispensabili, ognuno per le proprie professionalità al perseguimento di obbiettivi comuni volti unicamente alla valorizzazione, alla promozione e alla crescita del territorio e del Primitivo di Manduria”. Non solo: Pastorelli ha anche annunciato che “saranno distribuite delle deleghe a ogni consigliere al fine di esaltare le proprie competenze e ascoltare tutti i bisogni del territorio. In quest’ottica” ha concluso “nasce l’intenzione di fissare degli incontri periodici con i viticoltori, i trasformatori, gli imbottigliatori e con tutti i soci e non che vorranno interfacciarsi con il Consorzio”.
Tutti i record del Primitivo di Manduria
Nato nel 1998, il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria, lega, sostiene e valorizza la grande Dop, e raduna una squadra composta da 62 cantine e oltre 1.800 soci viticoltori per 5.000 ettari vitati che si estendono in 18 Comuni tra Taranto e Brindisi. La produzione complessiva è di 28 milioni di bottiglie con una quota export del 70%. Oggi la Doc pugliese rientra nella Top five dei vini più esportati con un volume d’affari che si aggira intorno ai 182 milioni di euro.