"Il vino ha bisogno del libero scambio con il Mercosur. Lollobrigida ci ascolti". Uiv chiede al Ministro di ripensarci

20 Nov 2024, 09:01 | a cura di
Dopo il no di Lollobrigida, Unione italiana vini chiede al Masaf di non bloccare il trattato che abbatterebbe i dazi sulle importazioni vitivinicole dall'Europa

Chi lo ha detto che lโ€™accordo di libero scambio con il Mercosur porterร  solo degli svantaggi per lโ€™agricoltura europea? Non ci sta a questa lettura Unione italiana vini che, dopo il no del ministro Francesco Lollobrigida, torna a difendere lโ€™accordo: ยซNon condividiamo questo pericoloso ritorno allโ€™autarchia di un settore, quello dellโ€™agricoltura, di cui il vino รจ parte rappresentando, tra lโ€™altro, la prima voce attiva nella bilancia commerciale con lโ€™estero โ€“ รจ il commento del segretario generale Paolo Castelletti - Il vino ha bisogno del Mercosur e in generale delle politiche pro-commercio e libero scambio.ย  Si parla di agricoltori โ€œpreoccupatiโ€ qualora il Mercosur andasse a buon fine, noi lo saremmo se lโ€™accordo saltasse dopo anni di trattative, per questo confidiamo in una mediazione in grado di risolvere i nodi che rischiano di far saltare la trattativa. Riteniamo perciรฒ che prima di rinunciare al patto, il Masaf debba ascoltare anche la voce dei produttori di vino, che sarebbero notevolmente avvantaggiati dallโ€™accordo sia in ottica commerciale che di difesa dei marchiยป.

I vantaggi per il vino italiano

Lโ€™accordo con il Sud America - i cui negoziati vanno avanti da ormai 25 anni e che sembra di nuovo bloccato dopo le prese di posizione di Francia e Italia โ€“ prevede per il vino la cancellazione progressiva dei dazi con periodi differenti in base alle tipologie: azzeramento immediato per gli spumanti pari o superiori agli 8 dollari al litro; 8 anni di abbattimento progressivo delle tariffe per i vini fermi; 12 anni per lโ€™azzeramento degli spumanti inferiori agli 8 dollari al litro. Al momento le tariffe allโ€™entrata sono del 20%, a fronte del libero scambio con tutti i vini sudamericani.
Sarebbero, poi, abbattute altre barriere non tariffarie, come il riconoscimento di 335 indicazioni geografiche europee (tra cui anche il nome Prosecco, tra i piรน imitati) con il divieto di utilizzare espressioni come โ€œtipoโ€, โ€œstileโ€ o simili. Infine, lโ€™accordo prevede la facilitazione delle esportazioni, grazie al riconoscimento delle pratiche enologiche e i metodi di analisi riconosciuti dallโ€™Oiv.

dicembre export - Commercio vino - foto jcomp - it.freepik.com

Il vino chiede piรน accordi di libero scambio

ยซDa tempo il settore sente lโ€™esigenza di allargare il recinto del proprio export a mercati emergenti a forte crescita potenziale e sino a oggi limitati da importanti barriere tariffarie - ribadisce il segretario generale Uiv -ย Unโ€™esigenza, questa, che si fa piรน pressante oggi data la fase di โ€œstancaโ€ che riscontriamo in diverse piazze storiche per il nostro vinoยป. Fase di stanca a cui si aggiunge il momento di profonda incertezza, legato ai possibili dazi annunciati da Trump sui prodotti europei (vino compreso) in entrata negli States.
ยซOggi circa il 60% delle nostre esportazioni รจ ancora realizzato su 5 Paesi โ€“ continua Castelletti - e serve un salto di qualitร  per favorire la penetrazione del nostro risiko commerciale, in Sud America come in India, nel Sud Est Asiatico o in Australia. Per farlo diventano strategiche le partnership con aree del mondo su cui insistono ancora importanti dazi in entrata e, al contempo, una deregulation selvaggia in materia di tutela dei nostri marchi. Il Mercosur ne รจ lโ€™esempio: stiamo parlando di un mercato a forte potenziale, da 270 milioni di abitanti e da sempre frustrato da barriere di accesso per i prodotti europeiยป.

Churrascaria Palace, Rio de Janeiro

La crescita del vino italiano in Brasile

Oggi il valore del vino italiano esportato nei Paesi del Mercosur ha raggiunto 30 milioni di euro in otto mesi (gennaio-agosto 2024) con una crescita del 22% sullo stesso periodo del 2023 (il Brasile รจ il principale cliente: 26,7 milioni di euro nei primi otto mesi). I volumi sono passati nei primi otto mesi da 5,2 a 7,7 milioni di litri (+48%). In tutto il 2023, i litri di vino che dallโ€™Italia hanno preso la via sudamericana sono stati 10 milioni per un giro d'affari di 40 milioni di euro.

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