un esempio ed un biglietto da visita unici.
Un dato su tutti: nel primo semestre del 2011 le esportazioni nazionali sono cresciute del 14% rispetto allo stesso periodo del 2010, anno in cui si era già registrato un importante progresso. Il valore economico nel semestre ha superato di poco i 2 miliardi di euro e per fine 2011 si punta ad abbattere il muro dei 4 miliardi di fatturato per le esportazioni che, fino a pochi anni fa, sembrava un obiettivo inarrivabile.
Questi successi sono arrivati nonostante i tanti problemi esterni ed interni che colpiscono il settore, dalla pesantezza burocratica alla concorrenza aggressiva dei nuovi produttori mondiali, dalla pressione esercitata dalle catene distributive alla struttura produttiva ancora fondata su piccole e micro imprese.
Tutto questo dimostra la grande qualità dei nostri prodotti e delle nostre imprese, ed è un messaggio forte a tutto il settore agroalimentare. Ma non possiamo fermarci ai successi di oggi. I traguardi vanno conquistati e difesi giorno dopo giorno.
La nuova “OCM vino”, con le misure di sostegno alla promozione del vino nei mercati esteri, sta offrendo un supporto importante e diretto alle imprese vitivinicole nazionali.
Come istituzioni dobbiamo impegnarci a creare condizioni di mercato favorevoli e a superare gli ostacoli che frenano l’accesso dei nostri prodotti in importanti aree mondiali.
In troppi mercati, infatti, sono presenti barriere tariffarie e sistemi di dazi che, di fatto, bloccano o frenano il nostro export. Questa è la mia priorità. Nella recente missione a Mosca abbiamo avviato un percorso condiviso con le Autorità doganali russe; ed a breve attiverò missioni economiche in Cina, India e Argentina.
Allo stesso tempo la nostra attenzione è rivolta ad assicurare la tutela dei marchi italiani e delle denominazioni di origine vitivinicole in tutti i mercati mondiali. I fenomeni di usurpazione e contraffazione si moltiplicano ogni giorno, sottraendo valore e occupazione alle nostre filiere. Per questo motivo, anche alla luce della recente soppressione dell’ICE, intendo promuovere una collaborazione diretta tra il Ministero che dirigo e le Ambasciate italiane nei mercati “strategici”, al fine di intensificare le azioni di tutela e supporto diretto all’export.
In uno scenario in cui le risorse pubbliche nazionali sono sempre più limitate, l'obbligo del Governo è quello di creare regole e strumenti per l’affermazione dei nostri prodotti a livello internazionale. Proprio su queste priorità dedicherò il massimo impegno per assicurare la competitività e la crescita dell’esportazione del vino “made in Italy” in tutti i mercati mondiali.
On. Francesco Saverio Romano
Ministro delle politiche
agricole alimentari e forestali
21/10/2011