Cosa aspettarsi da questa 47esima edizione? La prima novità viene direttamente consegnata in busta chiusa ai giornalisti che oggi hanno partecipato alla conferenza stampa del centro congressi di Eataly a Roma. È un tesserino con la scritta VinitalyWineClub, un codice da inserire e una data: 6 aprile 2013, vigilia del Vinitaly e giornata di OperaWine (degustazione organizzata in collaborazione con la rivista Wine Spectator). L'arcano è presto spiegato: “Mi piace definire VinitalyWineClub un'estensione digitale della fiera fisica” dice il direttore generale Giovanni Mantovani “si tratta di una piattaforma di promozione e vendita online con l'obiettivo di offrire ai produttori la possibilità di raggiungere nuovi consumatori”.
Una sorta di Vinitaly in versione 2.0 in cui Verona Fiera ha già investito 500mila euro per la fase di start up. Il ritorno? Intercettare le nuove esigenze del mercato, Cina in primis.
“In Italia abbiamo iniziato troppo tardi a guardare al web come ad una possibilità di vendita” continua Mantovani “ma all'estero non è così. Solo in Cina si stimano 190 milioni di acquirenti on line, e il nostro Paese non può sottrarsi a questa logica se vuole essere competitiva”. Dal 7 aprile la piattaforma sarà attiva con circa cento aziende (quelle che partecipano a OperaWine) e inizialmente sarà rivolta solo al mercato italiano. L'obiettivo è riuscire entro il 2103 ad estenderla all'estero, arrivando fino in Cina.
E proprio dalla Cina viene anche la seconda novità di Vinitaly 2013, raccontata dal presidente di Veronafiere, Ettore Riello: “Quest'anno per la prima volta verrà a Verona una delegazione cinese guidata dal loro Ministero del Commercio: un segnale chiaro di come si voglia stimolare l'incontro con i nuovi e promettenti mercati. D'altronde non possiamo ignorare che i consumi interni in Italia continuano a calare e quindi non ci resta che una via: export, export, export”. Lo dice tre volte, proprio come tre sono i Paesi a cui rivolgersi e cui probabilmente sta pensando: Usa (primo paese importatore nel mondo); Russia (a Verona ci sarà anche il fornitore ufficiale di wine&food per il Cremlino) e Cina (per la prima volta nella storia al terzo posto nei consumi di vino rosso).
Un Vinitaly ancora più internazionale, quindi, ma con un occhio sempre attento anche ai temi italiani: i 25 anni dell'Associazione Donne del Vino, i 50 anni delle Doc e i progetti di sostenibilità ambientali. Il resto sono numeri (95mila metri quadrati di superficie, 4200 espositori da più di 20 Paesi), degustazioni (la prima, il 7 aprile, affidata a Marco Sabellico del Gambero Rosso con i “Nuovi Tre Bicchieri”) e convegni.
Non resta che far partire il conto alla rovescia e darci appuntamento a Verona, allo stand del Gambero ovviamente.
testo a cura di Loredana Sottile
foto e video a cura di Stefania Annese
05/03/2013