Il consumo dei vini dolci, si sa, รจ in declino da parecchio tempo. Le motivazioni sono tante e non riguardano sicuramente la qualitร dei prodotti che, specie in Italia, รจ altissima. Di sicuro il fatto di proporli e abbinarli a fine pasto (sia col dolce, lโabbinamento piรน classico, o col formaggio) non aiuta ed รจ una delle cause del calo dei consumi. E se da ultimi serviti passassero a primi? Si, proprio cosรฌ. Abbiamo indagato su alcune tipologie dalla dolcezza piรน misurata e li abbiamo abbinati ad aperitivi e antipasti. Il risultato? Piรน che soddisfacente. E allora perchรฉ non dar loro altro spazio sulla tavola?
Dai cocktail al vino (dolce e alcolico) per l'aperitivo
Negroni, Americano o semplicemente Bitter. Non ce ne vogliano questi drink, non รจ una crociata contro di loro. Perรฒ ci permettiamo di prenderli ad esempio per parlare di alcuni cocktail o alcolici che beviamo abitualmente per lโaperitivo, da soli o semplicemente sgranocchiando uno snack. Qual รจ la loro caratteristica principale? Al di lร dei gusti personali, รจ indubbio che alcol e zucchero non manchino di certo nelle bevande su citate, eppure sono protagonisti indiscussi dellโaperitivo allโitaliana, a prescindere dai gradi e dalla dolcezza.
Ma allora perchรฉ non prendere in considerazione anche tanti (grandissimi) vini italiani senza aver paura di un poโ di zucchero e di una gradazione che puรฒ superare i 14 gradi? Lo diciamo sempre, non conta tanto il numero in etichetta, ma se il vino รจ in equilibrio lโalcol ci regalerร una bella coccola al palato, non un bruciore. Stessa cosa vale per lo zucchero: tannini (per i vini rossi), aciditร e sapiditร rappresentano un bel contrasto alla dolcezza e quella sensazione darร una piacevole soddisfazione e mai un senso di stucchevolezza.
Oltre i manuali dell'abbinamento
E allora dai, non seguiamo pedissequamente i manuali dellโabbinamento. Giochiamo, proviamo, divertiamoci. ร ciรฒ che abbiamo fatto noi con alcuni grandi vini chiamati genericamente da dessert, che invece non solo assolutamente โsoloโ da dessert. Ideali per aperitivo? Certo. Per antipasti salati? Ancor di piรน. Per primi e secondi piatti? Perchรฉ no. Alcune regole, ovviamente, sono da seguire, in primis la temperatura di servizio, ma questo vale per tutti vini, compresi i rossi che (anche questo lo ripetiamo da tempo) non si servono a temperatura ambiente a patto che lโambiente non sia la cantina (e quindi tra i 14 e i 18 gradi massimo).
I cinque (e piรน) consigli tra carni, pesce e primi piatti
Ecco quindi i nostri cinque suggerimenti che vogliono solo essere degli esempi, per noi buonissimi, in ciascuna tipologia. Per ogni etichetta qualche abbinamento possibile, tutto salato, soprattutto aperitivi e antipasti, ma anche qualche piatto principale.
Moscato
Partiamo con un grande Moscato d'Asti Canelli, il Casa di Bianca di Gianni Doglia, ancora una volta premiato, col millesimo 2022, dalla guida Vini dโItalia fresca di stampa. Qui lโalcol di certo non รจ un problema, siamo intorno ai 5 gradi e la dolcezza รจ molto tenue, ben bilanciata da una carbonica fine e delicata. Non uno spumante ma un vino mosso, ideale se sgranocchiamo qualche nocciola e rimaniamo in Langa, ma anche con unโottima mozzarella di bufala e, ancor di piรน con unโostrica. Si avete capito bene. Ostrica e Moscato dโAsti.
Rimaniamo allโinterno della grande famiglia del Moscato, ma cambiamo colore e regione. Il Moscato di Scanzo รจ una piccola perla dellโenologia lombarda, lโuva รจ a bacca nera e la dolcezza รจ davvero ben calibrata. Abbiamo scelto quello dellโazienda Sereno Magri, la versione รจ una 2018: Profuma di menta e viola, pepe nero e rabarbaro e lโabbiamo abbinato a un carpaccio di tonno rosso, una meraviglia.
Dal nord al centro Italia e siamo in Umbria.
Sagrantino e Aleatico
Lโazienda Zanchi produce un Aleatico davvero molto buono. Qui parliamo di unโuva aromatica che troviamo soprattutto nel nord del Lazio e nella bassa Umbria, lโetichetta aziendale porta il nome di Lรน e quello assaggiato รจ il 2020: lo abbiamo provato con dei crostini ai fegatini e lโabbinamento non ci ha deluso, anzi. Sapore del piatto e dolcezza del vino si fondono molto bene e anche la persistenza dei due va di pari passo. Sempre dall'Umbria, un altro abbinamento "territoriale": quello del Sagrantino di Montefalco Passito '18 di Terre de la Custodia con un succulento abbacchio al forno con le patate. Qui succulenza e tannini giovano in un rincorrersi circolare di pieno godimento, da centellinare a piccoli sorsi!
Primitivo di Manduria
Rotta verso sud per un grande vino (dolce). Parliamo del Primitivo di Manduria e lโetichetta scelta รจ il Dolce Naturale Madrigale 2021 della cantina Produttori di Manduria. La versione Dolce Naturale riguarda un vero e proprio disciplinare che si puรฒ fregiare della Docg. Prodotto solo nelle annate migliori arriva da una vendemmia tardiva dei grappoli che crescono solo in vecchie vigne allevate ad alberello. Il Madrigale รจ strutturato come ci si aspetta da un Primitivo, la dolcezza cโรจ ma appena accennata, ma tutto รจ ben bilanciato da tanta sapiditร , vero segno distintivo di Manduria. Abbinamento? Una carne rossa ci sta benissimo, ancor piรน se frutto di una lunga cottura.
Vernaccia di Oristano
Dalla carne al pesce e approdiamo in Sardegna, dove vi suggeriamo uno dei grandi vini da meditazione, questa volta secco e con le caratteristiche note ossidative, abbinato al muggine. Ebbene sรฌ, abbiamo provato la Crannatza della Famiglia Orro (Vernaccia di Oristano) in un accordo perfetto col pesce che arriva dal golfo di Cabras, leggermente affumicato. Da provare anche con un buon piatto di spaghetti alla bottarga, sempre di muggine. O con la tradizionalissima Sa Merca, muggine (cefalo) di stagno bollito e conservato un due "fogli" di erbe palustri: era il pranzo di chi andava in campagna, oggi รจ una vera chicca da intenditori.
Ora non resta che provare altri vini e altri piatti, le scelte di certo non mancano. Ma oramai siamo sicuri. Alcuni vini dolci sono perfetti alla fine del pasto, ma ancor piรน per stimolare e โaprireโ lโappetito. La loro riscossa รจ giร iniziata.