La Guida Vini d'Italia del Gambero Rosso giunge quest'anno alla trentottesima edizione. In tutti questi anni abbiamo incontrato e parlato con vignaioli ed enologi, con imprenditori del vino e appassionati, raccontando le loro storie, i loro sogni e le emozioni che assaggiare il frutto del loro lavoro ci hanno suscitato.
Per 38 anni abbiamo assaggiato più di un milione di etichette. Solo quest’anno erano quasi 50 mila. E anche se il lavoro è diviso tra i componenti della squadra, ormai più di 70, si tratta di un patrimonio di note, notizie e valutazioni che probabilmente nessun’altra struttura al mondo può vantare.
Un’edizione della Guida, con le sue oltre 25mila recensioni, è come una foto ad alta risoluzione con migliaia e migliaia di pixel che restituisce un’immagine di straordinaria rispondenza all’originale: il mondo del vino italiano nel 2025. Un mondo di affascinante complessità che ogni anno ci ostiniamo a esplorare e a raccontare nel suo saldo attaccamento a tradizioni millenarie, eppure aperto al nuovo, alla sperimentazione, in perenne evoluzione. Ogni vino di quelli degustati per la Guida è come un puntino in un quadro post-impressionista: è solo un assaggio. Se invece ci si allontana e si guarda la scena nel suo complesso, magicamente apparirà il panorama del vigneto Italia nel 2025.
Tre Bicchieri 2025. I 12 Premi Speciali
Il modo migliore per capire appieno la nostra filosofia, oltre ai Tre Bicchieri, è scorrere i Premi Speciali, che assegniamo ogni anno a quei vini che ci hanno particolarmente emozionato nel corso dell'anno tra assaggi e riassaggi, a cantine e al viticoltore dell'anno.
I Migliori vini dell'Anno
Bollicina dell’Anno
- OP Pinot Nero M. Cl. Pas Dosé Poggio dei Duca ’19 - Calatroni
Un Metodo Classico di straordinaria finezza e tensione gustativa, che inizia ora a esprimere una complessità che si svilupperà con gli anni a venire. Frutti rossi ad ondate, balsamico, offre un carattere a dir poco vibrante e saporito per una persistenza da manuale. Uno splendido esempio di quello che il pinot nero, in questa caso da un’unica parcella a 550 metri di quota nel comune di Rocca de’ Giorgi, può dare in un terroir vocato come l’Oltrepò.
Bianco dell’Anno
- Alto Adige Sauvignon Gran Lafóa Ris. ’21 - Colterenzio
Chi pensava che il potenziale di Colterenzio si fosse espresso fino in fondo assaggi questo ulteriore balzo in avanti. Il Gran Lafóa nasce nel vigneto che negli anni Ottanta iniziò la rivoluzione qualitativa di questa cantina e non solo. È una selezione esasperata della porzione di vigna più vocata a questa varietà, a 450 metri di quota, che ci regala un bianco poderoso, intensissimo e allo stesso tempo straordinariamente elegante.
Rosato dell’Anno
- RGC Valtènesi Chiaretto Antitesi ’23 - Avanzi
Un vino apparentemente delicato e sottile, Antitesi fa parte della nouvelle vague dell’enologia italiana che ha rivoluzionato lo stile e l’immagine del Rosé in Italia. Rivoluzione iniziata in Valtènesi, dove Avanzi realizza questo delizioso Chiaretto a base di groppello: straordinaria facilità di beva, fini note fruttate, tagliente e minerale. Dalla sua ha anche una grande capacità d’evoluzione nel tempo.
Rosso dell’Anno
- Chianti Colli Fiorentini Molino degli Innocenti Ris. ’19 - Torre a Cona
È stata una scelta impegnativa data la ricca concorrenza, ma abbiamo scelto questo vino perché incarna perfettamente il paradigma del grande rosso, classico e moderno allo stesso tempo. Un vino di struttura ma non imponente, ottenuto da un terroir storico e da un’uva autoctona, tutto giocato sulla profondità, sulla finezza dei dettagli, sull’eleganza.
Vino da Meditazione dell’Anno
- Moscato Passito al Governo di Saracena ’15 - Feudo dei Sanseverino
Non è la prima volta che la Calabria, e Saracena in particolare, ci regalano grandi emozioni. I fratelli Bisconte hanno firmato un altro piccolo capolavoro: il Moscato ’15 è di spettacolare profondità e complessità, un vero vino da meditazione da scoprire lentamente nelle sue mille sfumature.
Miglior Rapporto Qualità-Prezzo
- Lambrusco di Grasparossa di Castelvetro 7Bio - Settecani
Il premio va a un vino, il delizioso Grasparossa 7Bio, ma soprattutto a una Cooperativa che lavora in maniera esemplare e riesce - grazie all’impegno dei soci e della squadra che la dirige - a realizzare prodotti autentici, che raccontano perfettamente il territorio d’origine e che vengono proposti a un prezzo davvero abbordabile.
Premio per la Vitivinicoltura Sostenibile
- Resistenti Nicola Biasi
L’introduzione delle nuove varietà “resistenti” in viticoltura ha suscitato un ampio dibattito che è lungi dall’esaurirsi. Nicola Biasi è un enologo dal lungo curriculum che alle parole ha unito i fatti, realizzando e contribuendo a realizzare le più interessantie innovative etichette con le nuove varietà sotto l’insegna Resistenti Nicola Biasi. Un premio meritatissimo.
Progetto Solidale
- Lis Neris
Alla cantina della famiglia Pecorari – che firma da sempre vini di altissimo livello – fa capo la Fondazione Fancesca Pecorari ONLUS, che da anni è impegnata in progetti di assistenza ai bambini del Myanmar, dell’Andhra Pradesh in India e dell’Uganda. Con il loro contributo fondamentale sono state costruite 14 scuole.
Cantina Emergente
- Maugeri
L’Etna propone sempre nuove spettacolari etichette e nuove aziende. Quella di Renato Maugeri e delle figlie Carla, Michela e Paola, nel rapido volgere di tre vendemmie si e’ imposta come una delle più significative della denominazione, un risultato che passa dalle vinificazioni per vigna fino a un completo sistema d’ospitalità. E ha grandi progetti di sviluppo.
Cooperativa dell’Anno
- Belisario
In un periodo complesso per il sistema cooperativo marchigiano abbiamo voluto rimarcare il lavoro di una realtà solida e virtuosa. Belisario in oltre cinquant’anni di storia ha raccontato il territorio di Matelica con vini dal taglio curato e impeccabile, spesso indimenticabili e capaci di sfidare il tempo. Questo grazie a una squadra competente e appassionata, a una gestione rigorosa e all’impegno corale di tutti i conferitori.
Viticoltore dell’Anno
- Mario Fontana
Erede di una lunga tradizione di viticoltori, Mario Fontana cura personalmente le sue vigne di famiglia, quelle vigne dove è cresciuto e dove ha appreso i rudimenti del mestiere sin da fanciullo grazie a suo nonno. Se passate dalle parti del vigneto Villero a Castiglione Falletto, probabilmente lo trovate lì con le forbici in mano.
Cantina dell’Anno
- San Leonardo
Da oltre 300 anni la famiglia Guerrieri Gonzaga è custode di questa splendida tenuta, che grazie alla passione e all’impegno in prima persona di Carlo, enologo, e ora di suo figlio Anselmo si è guadagnata una reputazione internazionale per la qualità dei suoi vini. Ma San Leonardo è molto più di una celebre griffe enologica: è un luogo di pace e di bellezza che ha ispirato e continua a ispirare tutti i viticoltori della regione, e non solo. Visitatela e capirete…
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