CONTENUTO SPONSORIZZATO DA RUINART
ร Christian Brancaleoni, sommelier del ristorante Del Cambio, del bistrot/pasticceria Farmacia Del Cambio e dellโamerican bar Bar Cavour di Torino, il vincitore dellโedizione 2024 del Ruinart Sommelier Challenge, giunto alla sesta edizione italiana. Un evento che da una decina di anni si tiene in dieci Paesi del mondo con lโintento di creare una comunitร internazionale di sommelier che sostenga e condivida i valori della Maison di Reims. In palio per il vincitore cโรจ unโesperienza di quattro giorni alla Maison, che vanta probabilmente le piรน belle โcrayรจresโ della Champagne, cattedrali di gesso sotterranee nelle quali sono conservate le cuvรฉe. Con degustazioni, visite guidate, focus sul terroir della Champagne e sugli aspetti relativi alla sostenibilitร , sempre piรน importanti.
"Sono felicissimo e non vedo lโora di partire. Sarร sicuramente una meravigliosa esperienza di formazione e la cosa che mi entusiasma maggiormente รจ il fatto di condividere questa esperienza con sommeliers provenienti da tutto il mondoโโ afferma Christian.
โQuattro giorni impegnativi, non siamo stati fermi un attimo โ dice Lorenzo Campoli, tra i giurati di quest'anno e vincitore dell'edizione italiana 2022 della Challenge, svoltasi a Roma โ ma che esperienza! E quanti nuovi amici!โ.
Ruinart Sommelier Challenge 2024. Appuntamento a Milano
Lโappuntamento รจ per le 10 di un lunedรฌ mattina in cui lโestate sembra finalmente aver fatto capolino a Milano. I venticinque sommelier selezionati, tra i migliori italiani, molti dei quali visti a curare le cantine dei ristoranti piรน premiati, si ritrovano per un coffee break in una sala del Mandarin Oriental Hotel. Alcuni sono emozionati. โร nato mio figlio da pochi giorni - ci confessa uno di loro โ eppure riesco a essere nervosissimo per questa provaโ. In palio non ci sono solo il viaggio premio e la gloria, ma anche lโorgoglio personale di non sfigurare in mezzo ad altri colleghi altrettanto qualificati in una prova piuttosto complessa.
Una prova complessa
Ecco, la prova. Pochi minuti dopo le 10 i sommelier vengono convocati in una sala vicina. Frรฉderic Panaรฏotis, Chef de Caves di Maison Ruinart,, spiega in un buon italiano che ogni tanto trova rifugio nel francese, le regole di ingaggio. Sul tavolo ci sono quattro calici colmi di altrettanti vini spumanti che giร al primo sguardo appaiono estremamente diversi. I sommelier in 40 minuti dovranno descrivere i vini nelle lorocaratteristiche visive, olfattive e gustative, stimare la possibile longevitร , indicare le corrette condizioni di servizio e suggerire (motivandoli) gli abbinamenti con il cibo.
Ma la parte piรน complessa della prova consiste nel redigere la carta dโidentitร del vino: Paese e regione di provenienza, vitigni che compongono la cuvรฉe, se il vino รจ un โsans annรฉeโ o un millesimato, in questo caso precisando lโanno. Una prova molto difficile, perchรฉ se รจ vero che un sommelier non si giudica soltanto da una degustazione alla cieca (molti altri sono gli skill che ne irrobustiscono la professionalitร ) รจ vero anche che questo tipo di cimento senza rete dร una misura abbastanza affidabile delle competenze di un professionista.
La giuria
Alla fine della prova i sommelier consegnano tremebondi le loro cartelline, come alla fine dello scritto di maturitร : alcuni fanno capannello per confrontare le proprie risposte, alcuni biasimano di non avere avuto โcinque minuti in piรนโ, altri ancora dubitano del proprio inglese (le prime due schede andavano compilate in quella lingua, le altre due in italiano). Ma quel che รจ scritto รจ scritto. Le loro prove saranno โscrutinateโ di lรฌ a poco da una giuria composta dallo stesso Panaรฏotis, da Lorenzo Campoli, dalla giornalista Cinzia Benzi, nominata migliore scrittrice mondiale di vini spumanti dalla guida spagnola allo Champagne Melendo 2024-2025 e Simone Roveda, fondatore di Winerylovers e sommelier WSET.
La masterclass e la funzione del Coravin
Ma non รจ ancora tempo di voti. Panaรฏotis tiene una masterclass che dimostra lโefficacia del sistema di conservazione Coravin Sparkling nel servizio dei vini spumante al bicchiere. La lezione รจ accompagnata da una prova pratica, che non conta ai fini del Challenge. I sommelier hanno davanti tre bicchieri colmi di Ruinart Rosรฉ in magnum e devono individuare, secondo i principi della degustazione triangolare, quale sia quello conservato per due settimane con il tappo Coravin Sparkling rispetto ai due serviti da una bottiglia appena aperta e indicare il preferito. Una riflessione interessante, utile a chi ogni giorno ha la responsabilitร di servire ai propri clienti il vino nelle migliori condizioni possibili.
I quattro vini protagonisti della degustazione alla cieca
Alla fine della masterclass lo Chef de Cave rivela non solo la risposta corretta al test sui vini conservati col Coravin Sparkling, ma anche le etichette sulle quali i sommelier hanno dovuto rompersi la testa. Sorpresa: non solo non cโรจ un Ruinart, ma nemmeno uno Champagne. Si tratta nellโordine di un Valdobbiadene Prosecco Superiore di Cartizze, di un Cava Brut Reserva, di un Franciacorta Satรจn millesimato (2019) e di un bizzarrissimo pet-nat francese, che toglierร il sonno per qualche giorno agli amici sommelier: la Cuvรฉe Ruinart Blanc Singulier
Il pranzo e la proclamazione del vincitore
Si va a pranzo da Horto, a poche centinaia di metri dal Mandarin Oriental Hotel. Qui, nel ristorante che da novembre 2023 vanta una Stella Rossa e una Stella Verde Michelin, lo chefย Alberto Toรจ ha preparato un piccolo menu che comprende Tartare di trota, beurre blanc e sambuco, Plin di strachitunt, zafferano e lievito, Maiale al bbq con cavolo cappuccio brasato e riduzione di carote e rafano e Tiramisรน.
In accompagnamento vengono serviti finalmente senza enigmi da risolvere alcuni vini della Maison, in particolare la nuova edizione della Cuvรฉe Ruinart Blanc Singulier annataย 2019, che assaggiamo in anteprima mondiale paragonandola alla 2018: un assemblaggio di una ventina di cru di Chardonnay, lโ80%dei quali della vendemmia dellโannata e il 20% proveniente da una riserva perpetua specifica della Cuvรฉe, conservata per metร in botti e per lโaltra metร in tini in acciaio inox, che fa tre anni di contatto con i lieviti e ha un dosaggio bassissimo. Un vino in edizione limitata, che non troverete negli scaffali della vostra enoteca perchรฉ รจ distribuito soltanto nel canale horeca. Gli altri vini serviti sono il Ruinart Blanc de Blancs e il Dom Ruinart 2010.
Photogallery
Durante il pranzo i quattro giurati si riuniscono per scrutinare le schede e a fine pranzo procedono alla proclamazione del vincitore. Trionfa Christian Brancaleoni, uno che alle vittorie รจ aduso, visto che nel 2022 fu nominato migliore sommelier dโItalia dallโAspi, lโassociazione della sommellerie professionale italiana. Secondo e terzo si consolano con una bottiglia di Dom Ruinart 2010. Per gli altri unโesperienza da ricordare. Non รจ dalle sconfitte che si impara? E dalle sconfitte con un calice di Ruinart in mano si impara ancora di piรน.
Maison Ruinart
Maison Ruinart รจ stata fondata nel 1729 come prima Maison de Champagne. Gli Chef de Cave della Maison sono veri e propri maestri dello Chardonnay. In armonia con la natura, coltivano e definiscono il caratteristico stile della Maison: Cuvรฉe elegantemente semplici, piacevoli da bere, di freschezza aromatica, che riflettono la bilanciata luminositร delle uve. Convinta del potere che ha lโarte di trasformare, connettere e illuminare, Ruinart dร vita a esperienze culturali di alto livello. Attraverso le lenti dellโarte e della creazione, la Maison promuove una comprensione piรน profonda dei legami che abbiamo tra noi e con la natura, permettendoci di coltivare la gioia di vivere in un mondo piรน armonioso.