I consumi di vino a Natale
C'è molta voglia di territorio nelle scelte dei consumatori italiani che si stanno affacciando e che si recheranno nelle enoteche a dicembre. E ci sono i grandi classici, che non tramontano mai (dalle bollicine ai grandi rossi), ad accompagnarli nei più importanti eventi in questa fine del 2022. Il nuovo sondaggio di Vinarius, l'associazione delle enoteche italiane (giro d'affari di circa 50 milioni di euro), arriva a ridosso dell'8 dicembre, data che sancisce l'inizio delle festività natalizie, in uno dei mesi decisivi per la categoria, visto che vale una buona fetta dei guadagni di un intero anno. C'è, quindi, voglia di territorio e qualche sorpresa nelle più recenti tendenze d'acquisto, rilevate in un questionario che ha interessato circa 110 aziende iscritte all'ente presieduto da Andrea Terraneo.
In particolare, le enoteche hanno risposto al sondaggio sulle previsioni di vendita nella stagione invernale 2022/2023 e nel periodo natalizio. “Le opinioni sono molto contrastanti” commenta Terraneo “e il quadro che ne emerge è quello di generale incertezza”. Per metà del campione (50%) non ci saranno significative variazioni nelle vendite rispetto al 2021, mentre c'è un 32% che prevede miglioramenti sul piano delle performance economiche. Ma c'è anche un 18% che teme di subire cali di vendite, anche per la crisi economica che “sicuramente” sottolinea l'associazione “influenzerà le scelte d’acquisto degli italiani durante le festività”.
Trend e tipologie preferite
Vinarius ha provato a tracciare trend e orientamenti d'acquisto dei consumatori. L'analisi ha compreso un arco temporale ampio, l'ultimo triennio, in modo da formulare delle previsioni sui vini più gettonati a Natale e nell'inverno 2022/23. In generale, fa sapere l'associazione, emerge una “costante crescita del consumo dei vini rossi”. E tra quelli maggiormente richiesti ci sono il Barolo, il Brunello, il Primitivo e l’Amarone (in ordine di segnalazione).
Gli spumanti
Il metodo classico domina le scelte d'acquisto degli italiani in materia di bollicine di fine anno. La richiesta di spumanti è in costante aumento, scrive Vinarius, e il trend registrato nel sondaggio parla di un +30%. Considerando i gusti dei consumatori, al primo posto nella categoria spumanti c'è lo Champagne, seguito dal Franciacorta, dal Trentodoc e dall’Alta Langa. “Resta significativa anche la vendita di altri Metodo classico di piccole cantine locali” scrive Vinarius “presenti sugli scaffali degli enotecari che propongono vini del loro territorio”.
I vini da dessert
Negli ultimi tre anni, l'andamento delle vendite dei vini da dessert nelle enoteche italiane non ha registrato particolari movimenti. In base a questi elementi, anche per il 2022 l'andamento delle bottiglie acquistate dagli italiani è previsto stabile. Guardando alle tipologie più richieste si rilevano tre vini, in particolare: il Moscato d’ Asti, il Passito di Pantelleria e lo Zibibbo. Anche in questo caso, al di là di questi classici prodotti, l'esercente predilige lasciare ampio spazio a prodotti locali e regionali confermando, pertanto, secondo Vinarius, quel trend verso la territorialità che si sta via via affermando.
Bianchi fermi sugli scudi
C'è un ultimo punto che l'associazione delle enoteche ha voluto evidenziare nel suo sondaggio. Ed è la crescita dei vini bianchi fermi. Per oltre metà del campione, (51,5%) si prevedono aumenti delle vendite per questa specifica categoria compresi tra 10% e il 20%. Tra quelli maggiormente richiesti, si segnalano lo Chardonnay (o i vini con uvaggi a base chardonnay) e, in seconda battuta, il Gewürztraminer. Assieme questi due vini valgono il 35% dei volumi di vendita della categoria. Mentre il 65% rimanente si distribuisce tra le referenze più disparate di bianchi autoctoni e semi-aromatici. “Appare dunque chiaro come, ancora una volta e ancor di più per i bianchi fermi, quello della territorialità” conclude Vinarius “sia un vero e proprio trend in forte crescita”.
A cura di Gianluca Atzeni
L’articolo completo è stato pubblicato
sul Settimanale Tre Bicchieri del 7 dicembre
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