Storia e territorio
Il groppello รจ un vitigno autoctono a bacca rossa coltivato sulla sponda bresciana del lago di Garda, nella zona che da Salรฒ scende verso Desenzano. Le sue origini sono molto antiche e per secoli รจ stata una delle uve piรน coltivate dellโarea gardesana. Fino allโ800 il groppello era diffuso in un territorio che comprendeva parte della Lombardia, del Veneto e del Trentino. Tuttavia, nel reimpianto dei vigneti post-fillossera, รจ stato per larga parte sostituito con vitigni internazionali, salvo che in Valtรจnesi dove rimangono circa 400 ettari sulle morbide colline dโorigine morenica dellโarea bresciana del Garda, dove il clima รจ mediterraneo, con temperature dolci, sempre mitigate dallโinflusso del lago. La vite รจ coltivata insieme allโulivo, ma non mancano piante dโagrumi, capperi, agave e cactus, tipiche di latitudini piรน meridionali. I terreni sono costituiti prevalentemente da ciottoli e sabbie dโantichi depositi glaciali. Sono suoli poveri e molto drenanti, ideali per una viticoltura orientata alla qualitร . E dove ha trovato la sua terra d'elezione il groppello. In realtร sarebbe piรน corretto parlare di una famiglia di uve groppello, poichรฉ il vitigno รจ presente in diversi cloni e con vari nomi: il groppello di Revรฒ, coltivato in Val di Non, il groppello Santo Stefano, che pare molto simile al groppello mocasina e il groppello gentile. Oggi lโattenzione dei produttori della Valtenรจsi รจ soprattutto concentrata sul groppello gentile, che sta regalando i vini piรน eleganti e interessanti. Sono tuttavia ancora presenti vecchi vigneti con selezioni massali dalla spiccata biodiversitร varietale. Il suo nome deriva dallโespressione dialettale groppo (nodo), che sta a indicare la struttura serrata del grappolo.
Caratteristiche
Il vitigno groppello produce grappoli piccoli, compatti e serrati, con acini dalla buccia molto sottile. Predilige le esposizioni soleggiate, secche e ben ventilate, che consentono di prevenire il rischio di marciumi o lโattacco della botrytis. ร unโuva fragile e delicata, che va coltivata con attenzione, lasciando pochi grappoli per pianta, in modo che possano arrivare a piena maturazione con un buon equilibrio tra zuccheri e acidi. Per queste sue caratteristiche di finezza, รจ particolarmente adatto alla vinificazione in rosato. Insieme a barbera, sangiovese e marzemino, รจ utilizzato per produrre i famosi Valtenรจsi Chiaretto: una denominazione che si sta affermando nel panorama italiano come una tre le migliori interpreti di questa tipologia di vini. Una vocazione che nasce da favorevoli condizioni pedoclimatiche e da una tradizione storica che risale alla fine dellโOttocento, quando Pompeo Molmenti cominciรฒ a produrre il vino nella tipologia rosata a Moniga del Garda. In Valtรจnesi le uve a bacca rossa sono appositamente coltivate per produrre vini Chiaretto come prima espressione del terroir e non come una tipologia accessoria rispetto ai rossi. Da questo punto di vista, la Valtรจnesi rappresenta unโeccellenza assimilabile alle Appellation francesi della Cรดtes du Rhรดne di Tavel e Lirac o di Bandol in Provenza. I rosรฉ della Valtรจnesi si distinguono per una precisa identitร e tipicitร . Il colore รจ generalmente sulle note delicate del petalo di rosa chiaro. I profumi sono floreali e fruttati, con aromi fragranti di pesca, melograno, melone e piccoli frutti rossi. Il sorso รจ fresco e dinamico, con buona aciditร e chiusura su sensazioni sapide e minerali. Nelle vinificazioni in rosso, il groppello era tradizionalmente utilizzato in taglio, perchรฉ ritenuto un vino di scarsa struttura e poco colore. Oggi molti produttori ne stanno riscoprendo le sue qualitร in purezza, assecondando ed esaltando proprio la sua naturale predisposizione alla finezza e allโeleganza. Il colore รจ rubino chiaro e brillante, con riflessi violacei. Il bouquet esprime delicati aromi di piccoli frutti di bosco, ribes, mora e una piacevole nota speziata. Ha un corpo medio, con sorso armonioso ed equilibrato. La trama tannica รจ sottile e la freschezza ravvivata da un finale sapido.
Produttori
Le Aziende dellโarea del Garda bresciano sono circa una cinquantina, su un territorio che non raggiunge i 1000 ettari, di cui circa 600 fanno parte della DOC Valtรจnesi. Per quanto riguarda il groppello vinificato in rosรฉ, una menzione particolare va al Valtรจnesi Bio RosaGreendi Pasini San Giovanni, espressione in purezza di grande equilibrio e finezza. Tra i rosรฉ prodotti con groppello in blend con barbera, sangiovese e marzemino, ci sono piaciuti il Valtรจnesi Chiaretto RosaMaradi Costaripa, il Valtรจnesi Chiaretto diGiovanni Avanzi, il Garda Classico Chiaretto di Meridiana, il Valtรจnesi Chiaretto Le Chiusure. Molto interessante per complessitร e persistenza il Valtรฉnesi Chiaretto Molmenti di Costaripa, affinato per due anni in legno. Tra le versioni vinificate in rosso e affinate in acciaio, abbiamo apprezzato il Valtรจnesi Groppello di Pasini San Giovanni, il Garda Classico Groppello di Giovanni Avanzi e il Valtรจnesi Groppello Joel diCaโ Maiol. Chiudiamo con due interessanti versioni di groppello affinate in legno: il Valtรจnesi Groppello ArzanediPasini San Giovanni e il Valtรจnesi Groppello Maim diCostaripa.
a cura di Alessio Turazza
foto di Costaripa
Per leggere Viaggio tra i vitigni autoctoni: l'erbamat clicca qui
Per leggere Viaggio tra i vitigni autoctoni: il nocera clicca qui
Per leggere Viaggio tra i vitigni autoctoni: il catarratto clicca qui
Per leggere Viaggio tra i vitigni autoctoni: il pigato clicca qui
Per leggere Viaggio tra i vitigni autoctoni: la garganega clicca qui
Per leggere Viaggio tra i vitigni autoctoni: la cococciola clicca qui
Per leggere Viaggio tra i vitigni autoctoni: il nero dโAvola clicca qui
Per leggere Viaggio tra i vitigni autoctoni: trebbiano di Lugana clicca qui
Per leggere Viaggio tra i vitigni autoctoni: la lacrima di Morro dโAlba clicca qui
Per leggere Viaggio tra i vitigni autoctoni: la durella clicca qui
Per leggere Viaggio tra i vitigni autoctoni: il carricante clicca qui
Per leggere Viaggio tra i vitigni autoctoni: il grechetto di Todi clicca qui
Per leggere Viaggio tra i vitigni autoctoni: la passerina clicca qui
Per leggere Viaggio tra i vitigni autoctoni: la petite arvine clicca qui
Per leggere Viaggio tra i vitigni autoctoni: il semidano clicca qui
Per leggere Viaggio tra i vitigni autoctoni: il raboso del Piave clicca qui
Per leggere Viaggio tra i vitigni autoctoni: il cagnulari clicca qui
Per leggere Viaggio tra i vitigni autoctoni: la vernaccia di Oristano clicca qui
Per leggere Viaggio tra i vitigni autoctoni: la nosiola clicca qui
Per leggere Viaggio tra i vitigni autoctoni: il frappato clicca qui
Per leggere Viaggio tra i vitigni autoctoni: la nascetta clicca qui
Per leggere Viaggio tra i vitigni autoctoni: l'asprinio dโAversa clicca qui
Per leggere Viaggio tra i vitigni autoctoni: il nerello mascalese clicca qui
Per leggere Viaggio tra i vitigni autoctoni: il biancolella clicca qui
Per leggere Viaggio tra i vitigni autoctoni: il priรฉ blanc clicca qui
Per leggere Viaggio tra i vitigni autoctoni: la tintilia clicca qui
Per leggere Viaggio tra i vitigni autoctoni: la vitovska clicca qui
Per leggere Viaggio tra i vitigni autoctoni: il timorasso clicca qui