Viaggio in Champagne con Moet & Chandon
Non è una semplice Maison di Champagne, ma una vera icona di eleganza e successo. Con 277 anni di storia alle spalle, Moët & Chandon ha mantenuto intatta la sua allure, quella che ha affascinato altrettante icone di stile, dalla marchesa di Pompadour fino ad Andy Warhol. Questa patina glamour, però, non ha mai messo in discussione il rapporto privilegiato con i consumatori, che è sempre rimasto unico e profondo.
Motivo per cui, a partire dal 20 maggio, ogni mercoledì per quattro settimane, il Gambero Rosso renderà omaggio al più leggendario degli Champagne con il ciclo di Instagram live Masterclass “Viaggio in Champagne” condotti dal curatore della guida Vini d’Italia Marco Sabellico, insieme a tanti ospiti: la wine influencer Sara Piovano e gli chef Marco Fadiga e Riccardo di Giacinto.
“Con questi incontri” spiega Marco “vogliamo raccontare la nascita di un mito e la lunga storia della Maison che ha superato guerre, carestie e momenti difficili (come anche quello attuale), riuscendo sempre a rialzarsi, forte del lavoro di generazioni e generazioni di vignaioli che hanno sempre creduto nella qualità. L’obiettivo è conoscere più da vicino questa realtà e, allo stesso tempo, regalare un momento di spensieratezza alla portata di tutti”.
“La masterclass di Gambero Rosso è un’occasione preziosa per la nostra Maison” spiega Fanny Bonet-Monserat, senior brand manager Moët & Chandon per l'Italia “perché ci permette di raccontare a un pubblico trasversale non solo la sua storia e il suo savoir-faire unico, ma anche la grande versatilità dei propri Champagne, capaci tanto di essere perfetti per un brindisi di celebrazione quanto di abbinarsi al meglio che la cucina italiana sa offrire”.
Protagonisti degli incontri saranno tre espressioni inconfondibili della cantina francese: Moët Impérial, Rosé Impérial e Grand Vintage Rosé.
Moët Impérial, il marchio di fabbrica
Correva l’anno 1869, quando da Epernay partì la prima spedizione di Moët Impérial (allora conosciuto come Moët & Chandon Brut Impérial), vero marchio di fabbrica della Maison. Fu un viaggio che lo condusse verso l’olimpo delle celebrità, consacrandolo sull’altare del jet-set. Nonostante tutta la strada percorsa, però, Moët & Chandon rimane legato al suo territorio: il blend si compone sempre di due terzi abbondanti di Pinot Noir e Meunier e di quasi un terzo di Chardonnay. L’assemblaggio viene ricreato ogni anno dallo Chef de Cave Benoît Gouez, partendo da un 50% di vini della stessa annata e da un 50% di vini di riserva delle due annate precedenti, anche se le percentuali variano in base alla qualità dei mosti a disposizione. Al naso, i suoi radiosi aromi rivelano succosi frutti a polpa bianca, agrumi, note floreali ed eleganti note bionde. Al palato, risulta leggero e generoso, abbondante e fresco. Ma il suo tratto distintivo è senz’altro la seduzione.
Rosé Impérial: lo champagne si veste di rosa
La vie en rosé di Moët & Chandon non è di certo una svolta recente. Era il 1801 quando Jean-Remy Moët registrò un ordine di Napoleone Bonaparte e della madre, Letizia, per un quantitativo di 100 bottiglie di Rozé (come allora si chiamava la tipologia). Tuttavia, per anni – anzi secoli – il rosato è stato considerato un prodotto secondario della regione della Champagne. Oggi, che la tipologia sta godendo di un vero e proprio revival in tutto il mondo, Moët & Chandon è considerato il numero 1 dal punto di vista delle vendite mondiali di bollicine rosé. Chiaramente, non è solo una questione cromatica: la maggiore domanda è legata proprio alle sue qualità, all’effervescenza, all’intensità e alla versatilità del rosé negli abbinamenti gastronomici. Al momento, la tecnica prevalente per la produzione di rosé nella Champagne prevede il cosiddetto “assemblaggio”, che consiste in una miscelazione di vini rossi e bianchi: un metodo esclusivo di questa regione che rende lo champagne rosé un unicum. Nello specifico, Moët & Chandon ha acquisito un knowhow specifico che, per la produzione del suo Rosé Impérial, prevede l’impiego di uve di Pinot Noir (45%, 10% del quale è vino rosso fermo), Meunier (40%, 10% del quale è vino rosso fermo) e Chardonnay (15%), con un dosaggio di 9 grammi al litro. Il risultato è uno champagne brut che riunisce intenso aroma e colore rosa, pur rimanendo lieve al palato.
Grand Vintage Rosé: il millesimato che ci accompagna verso l’estate
Gli Champagne Grand Vintage sono assemblati esclusivamente dalle uve di un’unica annata. Altra caratteristica che riguarda in particolare il Gran Vintage Rosé è che la componente rossa viene unicamente da uve Pinot Noir, raccolte solamente dai vigneti Premiers Crus e Grands Crus. Nel caso dell’annata 2012, l’assemblaggio è costituito per il 42% da Pinot Noir (di cui il 13% di vino rosso fermo, ricavato esclusivamente da questo vitigno), da un Meunier dalla meravigliosa maturità (23%, presente solo nell’uvaggio di vini bianchi) e da un 35% di Chardonnay. Al naso le prime note fresche di pompelmo rosa e arancia rossa sono seguite da sfumature di frutti rossi, a cui si susseguono molteplici note aromatiche di fragoline di bosco e rabarbaro. In pratica, un eccezionale compendio di complessità, maturità e carisma che sembra evocare, per colori, sfumature e delicatezza, il passaggio dalla primavera all’estate.
Save the date: i 4 live
Curiosi di saperne di più? A raccontarvi storia, evoluzione, caratteristiche e anche abbinamenti con questo iconico champagne ci penserà Marco Sabellico nelle Masterclass in programma ogni mercoledì dal 20 maggio al 10 giugno. Segnate gli appuntamenti, collegatevi alla pagina Instagram del Gambero Rosso e preparatevi ad un viaggio nella leggenda:
Mercoledi 20 maggio, 17.45-18.20: si parte dall’approfondimento sul terroir della Champagne. Insieme a Marco, ci sarà la millennial wine influencer Sara Piovano.
Mercoledi 27 maggio, 17.45-18.15: nel secondo episodio, Marco Sabellico insieme a Sara Piovano, proporranno un tasting di Moët Impérial, Rosé Impérial e Grand Vintage Rosé
Mercoledi 3 giugno, 17.45-18.15: nel terzo appuntamento si affronta il tema abbinamento. Stavolta, insieme a Sabellico, ci sarà Marco Fadiga, per la proposta di una ricetta in pairing con Moët Impérial
Mercoledi 10 giugno, 17.45-18.15: si conclude in grande stile con una ricetta di Riccardo di Giacinto da abbinare a Grand Vintage Rosé 2012, sempre in compagnia di Marco