Vendemmia d'altri tempi a Montalcino: si ritorna a raccogliere l'uva ad ottobre

2 Ott 2024, 18:10 | a cura di
Per il Brunello si attendono volumi superiori a quelli del 2023 e gradazioni alcoliche più contenute. Secondo il Consorzio ci sono ottime premesse sulla qualità

Fabrizio Bindocci lo aveva detto già a luglio al settimanale Tre Bicchieri: la vendemmia del Brunello di Montalcino si prospetta quantitativamente superiore al 2023 e con un ottimo stato fitosanitario. Queste condizioni sono rimaste tali, anzi il quadro appare migliorato, secondo le stime comunicate all'avvio della vendemmia dal presidente del Consorzio: «A Montalcino - fa sapere - la raccolta di quest’anno è di quelle che ogni produttore auspica di poter fare, sia in ottica quantitativa che qualitativa». Nel 2023, il distretto aveva raccolto 115mila quintali di uve (nel 2022 furono 126mila). Ma c'è di più: l’epoca di vendemmia spostata a ottobre «ci fa ritornare indietro con la memoria ad anni passati, quando il Sangiovese si trovava ancora in pianta proprio in questo periodo». Non accadeva da anni che le uve fossero in pianta a ottobre. Ci resteranno per una ventina di giorni, il tempo stimato dalle cantine ilcinesi per la raccolta di questo 2024.

Gradazioni alcoliche più contenute

Da un punto di vista fenologico, nel corso di questa estate, i vigneti hanno registrato una maturazione progressiva. Il calo termico e le piogge di settembre hanno consentito alla pianta di rallentare l’accumulo degli zuccheri e di riequilibrare la componente fenolica. I quantitativi attesi sono, secondo l'analisi del Consorzio di tutela, decisamente superiori all’anno scorso, nonostante i diradamenti effettuati per assestare l’equilibrio vegeto-produttivo della pianta. Le uve sono in «ottimo stato fitosanitario» e il peso medio del grappolo è decisamente superiore alle medie dello scorso anno. Le gradazioni alcoliche probabilmente saranno più contenute, con «mosti caratterizzati da aromaticità e finezza di profumi».

Benvenuto Brunello 2022

I numeri del distretto del Brunello

Sono oltre 3.400 gli ettari di vigneti iscritti a Doc e Docg tutelati dal Consorzio del Brunello di Montalcino. Più di 2mila a Brunello (che non cambia dal 1997) mentre sono quasi 900 per il Rosso di Montalcino, in crescita di oltre il 67% a seguito dell’aumento della superficie destinata alla denominazione e ratificato a settembre. L’ampliamento, come ha sempre sottolineato il Consorzio, non comporta però l’impianto di nuove vigne: gli ettari aggiuntivi rivendicabili sono già parte delle mappe del territorio, come quota di vigneti coltivati a Sangiovese ma non ancora compresi negli albi contingentati.

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