Terre di Montefili รจ nata sotto il segno di una sequela di incontri e di obiettivi comuni. Nicola Marzovilla, Frank Bynum e Tom Peck Jr., sono tre amici statunitensi, che nel 2015 hanno acquistato una storica proprietร nel Chianti Classico, lasciandola in mano alla lungimiranza e lโabilitร di Serena Gusmeri, agronoma ed enologa. ยซAllโinizio ho sentito un bel poโ di responsabilitร : unโazienda storica molto bella comprata da tre americani e messa in mano a me. Non proprio una partenza facilissimaยป. Eppure, la sua รจ una storia di successo tutta al femminile nel mondo del vino. ยซConoscere lโambiente, le vigne, il territorio e le unicitร del sangiovese. Questa รจ stata la mia visione e ciรฒ che ho chiesto di fare alla proprietร . Il materiale per creare ottimi vini cโera, ma andava trovata una chiave di letturaยป.
New York, Campania e Toscana
ยซIl mio percorso lavorativo รจ iniziato in Franciacorta per poi proseguire a Benevento. Nicola era il mio importatore a New York e ci si conosceva da diversi anni. Casualmente nel 2015 mio marito si รจ trasferito per lavoro a Castelnuovo di Berardenga e settimanalmente faceva il pendolare tra Toscana e Campania. Volevamo una famiglia e siccome mi aveva seguito a Benevento ho voluto equilibrare le cose cercando unโazienda toscana in cui lavorareยป.
ร il caso a dare una spinta a tutto. Nicola la chiama, annunciando la sua permanenza ad Ischia per i 25 anni di matrimonio con sua moglie. Una telefonata fortuita, perchรฉ Serena gli spiega i nuovi programmi e qualche mese dopo arriva una proposta. ยซA marzo mi ha richiamato, e mi ha chiesto di fermarmi in Toscana prima di andare al Vinitaly. Insieme abbiamo visitato la proprietร di Terre di Montefili e mi ha detto โio penso che sia il posto giusto, ma ci fidiamo di te. Fai tuโ. A quel punto -lo ammetto- ho lasciato a malincuore il Sud Italia e mi sono trasferita in Toscana, a Panzanoยป.
Una Bianchista nel Chianti Classico
Cambio di residenza, ma anche un cambio di approccio al vino, dopo gli spumanti lombardi e i bianchi campani, Serena si misura con i rossi toscani. ยซNon ho mai fatto vino rosso in vita mia prima di arrivare a Montefili. A Ischia coltivavo biancolella e forastera e a Benevento fiano, greco, falanghina e coda di volpe. Sono nata bianchista e morirรฒ bianchistaยป.
La cantina si trova su una collina panoramica di 540 metri di altezza e le particelle sono disposte tutto intorno. Dodici ettari e mezzo in totale, di cui uno e mezzo di cabernet sauvignon, il resto sangiovese. ยซArrivata qui ho trovato unโazienda dal grande potenziale, ma che andava curata. Insieme ai proprietari abbiamo accettato la sfida di farla ritornare a volare partendo delle vigneยป. Dalla prima vendemmia sceglie di raccogliere e vinificare tutte le particelle in maniera separata. Una filosofia di produzione che rimarrร negli anni successivi. ยซPer me รจ un modo di proteggere lโidentitร di ogni singola storia del vignetoยป. Serena va perรฒ oltre, puntando tutto sulla conoscenza dellโambiente e la biodiversitร .
ยซSiamo biologici, ma non certificati. Mi รจ stato chiesto dalla proprietร se acquisire la certificazione biologica potesse essere una buona mossa. Io, in maniera molto onesta, ho risposto che se lโavessero voluta, lโavrei ottenuta, ma aggiungendo che avevo una proposta diversa. Il mio cuore risiede nella vigna nel senso che trovo importante la parte tecnica, ma รจ davvero bello capire dove cammina e dove si sta. Anno per anno abbiamo cominciato a campionare i fiori spontanei e gli insetti della vigna perchรฉ sono elementi che ci danno informazioni rispetto allo stato di salute della terraยป.
Una donna del vino
Quanto alla sua leadership femminile Serena non ha dubbi: ยซHo vissuto il mio essere donna con assoluta serenitร e non come una battaglia da condurre con il coltello in mezzo ai denti. Tuttavia, sono anche stata fortunata: nellโazienda ho trovato da subito una dinamica molto umana. Ora ho il dovere di permettere alle nuove generazioni di donne di potersi avvicinare a questo lavoro, di fare tirocini, di mettere a disposizione la mia esperienzaยป.
Cโรจ ancora da fare in questo senso, a parlare sono gli aneddoti che scomodano numeri poco edificanti. ยซA fare questo lavoro non siamo tante. A Panzano sono lโunica donna tecnica che gestisce lโazienda. Abbiamo fatto la cena di Natale tra gli agronomi del Chianti Classico, invitati dal nostro fornitore di prodotti per il vigneto e tra i 52 presenti, 11 erano donne e il resto tutti uomini. Io ero anche la piรน giovane. ร chiaro che bisogna faticare due volte di piรน degli uomini in questo settore, ma bisogna viversela bene. ร chiaro che andare a potare a 21 anni con un gruppo di uomini bresciani non รจ stato proprio una poesia, ma anche lรฌ devi mantenere la tua identitร , vivendola in maniera il piรน leggero possibileยป.
Il futuro e Vinitaly
Prossima tappa del 2024 รจ il Vinitaly, con le nuove annate uscite i primi di marzo, tra cui lโultima etichetta nata: il Vigna Nel Bosco 2019 ยซuna selezione proveniente dalla vigna piรน alta dellโazienda sita nellโUnitร Geografica Aggiuntiva (UGA) di Montefioralleยป. Inoltre, avrร luogo il rilancio dellโiconica referenza Bruno di Rocca IGT Toscana 2016, Supertuscan di cabernet sauvignon e sangiovese.
Dal 2015, i proprietari insieme allโenologa Serena Gusmeri, hanno infatti deciso strategicamente di dedicare allโaffinamento il 50% della produzione del vino per valutarne lโevoluzione nel tempo e individuare il momento migliore della vita dei prodotti. ยซSono legata particolarmente a questโannata perchรฉ mia figlia รจ nata il 21 di settembre. Sono tornata a casa dallโospedale il 25 di settembre e il 28 abbiamo iniziato a vendemmiare. La 2016 ha un aspetto sentimentale oltre il fatto di essere unโottima annata di grande eleganza e finezzaยป.