Vallese, il carattere del vino di montagna

21 Mag 2012, 10:49 | a cura di

Sono quasi 300 i produttori in questo angolo di montagna svizzera, sotto alle piste di sci di Crans Montana, nel Vallese, ai confini con Italia e Francia, all'ombra del Cervino. Siamo capitati per la locale festa di Cantines Ouvertes. Abbiamo scelto, tra i tanti piccoli ed eroici produttori, la cantina di Nicole e Robert Taamarcaz, una delle più rappresentative della regione per la qualità dei vini e per la panoramica di vitigni autoctoni che offre.

Nicole (nella foto di apertura) è un'appassionata affabulatrice dei vini che Robert elabora come enologo, anche se lui oltre a essere un vigneron è un artista, un attore tanto che in cantina spesso organizza performance di teatro e danza. E che ha dato i nomi delle due muse della musica e della danza. I vini si trovano per ora solo in Svizzera, nel Vallese in particolare. Abbiamo assaggiato i più tradizionali, tralasciando quelli da vitigni internazionali... Tra i vitigni tradizionali, da citare l'Heida, un autoctono di montagna che a Verperterminen è ospitato addirittura nel vigneto più alto d'Europa.

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I terrazzamenti dei vigneti vallesi in pendenze davvero estreme


Ma vediamo i vini del Domaine des Muses:

Heida Tradition 2011. Vigne a 1250 metri, tra le più alte d'europa. Bella acidità, ma anche una rotondità aromatica che ne fa un vino interessante. 
8 ettari e affittano altre vigne a seconda del vitigno che viene coltivato. Tutto viene lavorato a mano.
26 chf

Humagne Blanche Tradition 2011. È il vino delle partorienti, ricco di ferro, ne sono rimasti solo 15 ettari in tutto il Vallese. Sempre presenti i fiori bianchi al naso e un leggero ricordo aromatico del Sauvignon. Note balsamiche che ricordano il sambuco.
26 chf

Euterpe seduction blanche 2009. Blend di arvine e humagne. Passa 8-10 mesi in barrique non nuove. Molto fresco, ma con una bella struttura, aromatico e asciutto, con una bella spalla. Molto persistente.
34 chf

Marsanne reserve 2009. Molto balsamico e aromatico. Un vino che può accompagnare fegato grasso al posto delle vendemmie tardive di cui questo vino richiama lo spettro aromatico. Ottimo sui paté e sulle terrine. E poi, in Vallese, formaggi a pasta morbida.
29 chf

Humagne Rouge Tradition 2010. Molto profumato, netto l'aroma di grafite accompagnato da foglie di peperone. Bella acidità e corpo tenue, ma molto persistente con un bel finale di liquirizia. Ricorda molto un cabernet sauvignon fresco. Da provare con una raclette delicata.
29 chf

Cornalin Tradition 2010. Vino aromatico dal bel fruttato cupo, con un tannino deciso in bocca. Vitigno molto tipico del Vallese. Da accompagnare a carne rossa alla griglia o al forno. Dominano nell'aroma le foglie di peperone. Finale abbastanza persistente.
29 chf

Terpsichore Seduction Rouge 2008. Blend di cornalin e humagne rouge, è un vino molto interessante che unisce un bello spettro aromatico a una bella acidità. È molto sottile, elegante, con un corpo fluido e un finale persistente. Ottimo con la cacciagione.
39 chf

domaine des Muses
rue de pintset, 12
Granges
tel. +41 (0) 27 455 7309
www.domainedesmuses.ch/

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Altra cantina che abbiamo voluto visitare è quella di Claudy Clavien - Cave des Champs - piccolissimo produttore selezionato da Didier De Courten, lo chef di Sierre che ha 16/20 nella guida G&M ed è la celebrità gastronomica della zona.

Fendant 2011. Molto profumato, pulito e definito. Un vino semplice, ma davvero ben fatto. È il base bianco, il vitigno più amato e bevuto nel Vallese che qui trova un'ottima espressione.
13 chf

Muscat 2011. Vino fresco e profumato, con nette note di lichee e una bella acidità che lo rende perfetto per la cucina orientale.
17 chf

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Paien Larmes du Terroir 2011
. È il nome francese dell'Heida. Aroma e acidità, bel fruttato. Persistente nel finale in cui tornano le note agrumate.
19 chf

Cornalin 2011. Un vino giovane di pronta beva che mette in bella mostra le note aromatiche in cui domina la grafite. Nel finale tornano la grafite e le foglie di peperone unite a liquirizia. Un vino
abbastanza semplice, ma elegante. Meno complesso di quello della precedente cantina, ma anche con un anno di meno.
22 chf

Carmin de Pierres 2010. Ecco un vino della selezione Les Futs de Chene, sempre dal Cornalin, ma maturato 12 mesi in botticelle di quercia. Esce forte la tostatura, con forti note di caffè accanto al corredo aromatico del vitigno. Un vino che si colloca tra quelli importanti della cantina.
30 chf

Etats d'ame 2010. Blend di pinot nero, syrah e diolinoir che maturano separatamente in barrique per poi essere uniti. Un vino molto complesso e insieme elegante, che ben richiama il suo nome, stati d'animo. Nel finale domina una nota erbacea e di peperone, rimane quasi dolce nel palato.
28 chf

Diolinoir 2010. Vitigno molto antico che ha il nome del villaggio dove si trova e viene usato spesso in blend col Pinot Nero. Il vino è molto particolare, al naso esprime note di grafite e una bella ampiezza aromatica. In bocca è leggermente amarognolo e l'acidità lo sostiene molto. Un vino elegante nel suo essere anche un po' ignorante.
28 chf

Quintessence d'automne 2009. Vendemmia tardiva di petit arvine, è un bel vino dolce che gioca più sulle note aromatiche che sulla mineralità. Escono fuori note cupe di grafite, ma anche una solare frutta gialla secca. Forse un po' tenue al palato, ma il finale regala tante diverse sensazioni che si rincorrono. E lascia la bocca molto pulita.
40 chf 50cl.

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a sinistra Claudy Clavien (Cave des Champs), a destra il suo amico Patrick Regamey, medico internista e appassionato di vino che ha piantato qui, a Corin-sur-Sierre nel suo
Domaine Histoire d'Enfer, anche alcune viti di Nebbiolo in omaggio ai suoi amici piemontesi tra cui Angelo Gaia e il "nostro" Gianni Fabrizio.

Cave des Champs
Mièges (VS)
tel. +41 (0)27 455 24 23
www.claudy-clavien.ch

Stefano Polacchi
21/05/2012

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