’Aosta. Coopérative de l’Enfer, ad Arvier (tel. 0165 99238), che realizza un ottimo Ancestrale Sec Rosé e un Caronte Brut Rosé da uve petit rouge.
Piemonte. Nel novarese provate il Colline Novaresi Nebbiolo Il Mimo degli Antichi Vigneti di Cantalupo (cantalupo.net) o il Colline Novaresi Nebbiolo della Ca’ Nova di Borgogno (cascinacanova.it) e nel Monferrato il M.to Chiaretto Montej Rosé di Villa Sparina o il M.to Chiaretto Futurosa dei Marchesi Incisa della Rocchetta di Rocchetta Tanaro (lacortechiusa.it).
Lombardia. Tra spumanti metodo classico e rosé tranquilli le possibilità sono mille e più. Ecco le immancabili. In Oltrepò Pavese il Monsupello Rosé della Monsupello di Torricella Verzate (www.monsupello.it), ed i Cruasé della Tenuta Mazzolino di Corvino San Quirico (tenuta-mazzolino.com), tutti da uve pinot nero. Segnalazione anche per i franciacortini Muratori di Adro con il Franciacorta Extra Brut Brolese (fratellimuratori.it), per il Franciacorta Pas Dosé Parosé de Il Mosnel di Passirano (ilmosnel.com). Sul Garda ecco Costaripa a Moniga con i Garda Classico Chiaretto Molmenti, complesso e ricco, (Costaripa.it), la Ca’ dei Frati di Sirmione con il Garda Bresciano Chiaretto I Frati (cadeifrati.it) e la Provenza di Sirmione (provenzacantine.it) con l’intenso Garda Classico Chiaretto Roseri Vigneti Storici. Bollicine rosa con Ceppo 326 Brut Rosé della Pasini Produttori di Raffa di Puegnago del Garda (pasiniproduttori.com)
Veneto. Si prosegue sulle sponde del Garda con il Bardolino Chiaretto di Corte Gardoni di Valeggio (cortegardoni.it), il Bardolino Chiaretto Vigne Alte dei F.lli Zeni di Bardolino (zeni.it), il Bardolino Chiaretto Ròdon di Le Fraghe di Cavaion Veronese (fraghe.it), e quello di Monte del Frà a Sommacampagna (montedelfra.com). Tra gli spumanti menzione d’obbligo per Opere Trevigiane Rosé di Villa Sandi a Crocetta del Montello (villasandi.it).
Trentino. Sempre più popolari i TrentoDoc Rosé. Tra i migliori il Perlé Rosé della Ferrari di Trento (ferrarispumanti.it), quello della Maso Martis di Martignano (masomartis.it), il Brut Rosé di Letrari di Rovereto (letrari.it) e il Trento Tridentum Rosé di Cesarini Sforza (cesarinisforza.com).
Alto Adige. Ecco una serie di ottimi Lagrein Kretzer. A cominciare dal Pischl della Cantina Gries/Produttori di Bolzano (kellereibozen.com), quello di Peter Zemmer di Kurtinig (zemmer.com) e della Nals Margreid-Entiklar di Nalles (kellerei.it), ed infine quello - rarissimo ma ottimo - di Nusserhof-Heinrich Mayr di Bolzano (tel. 0471 978388). Per le bollicine A. A. Spumante Excellor Brut Rosé della Vivaldi-Arunda di Meltina (arundavivaldi.it).
Emilia Romagna. Bollicine rosa di qualità con In Correggio Lambrusco Rosato di Lini 1910 di Correggio (lini1910.it), il Lusvardi Brut Rosé e di San Martino In Rio (lusvardi.it), ed il Zolarosa Brut Rosé di Balìa di Zola di Modigliana (tel. 0522 646516).
Toscana. Molto buono il Grottolo di Collemassari di Cinigiano (collemassari.it), a San Gimignano la Panizzi propone un ottimo Rosato (panizzi.it), mentre a Bolgheri la Poggio al Tesoro propone un valido Bolgheri Rosato Cassiopea (poggioaltesoro.it).
Marche. La Garofoli di Castelfidardo realizza un buon Kòmaros (garofolivini.it), poi Saladini Pilastri di Spinetoli propone il Consenso (tel. 0736899534). Bollicine di livello con il Brut The Rose di Velenosi ad Ascoli Piceno (velenosivini.com).
Abruzzo. Il migliore d’Italia è probabilmente il Montepulciano Cerasuolo di Valentini (tel. 085 8291138), e sempre a Loreto Aprutino ecco il Rosa Rosae di Torre dei Beati; tra gli altri i migliori sono quelli di Cataldi Madonna di Ofena (cataldimadonna.it), Barone di Valforte a Siddi Marina (baronedivalforte.it), poi il Vigna Nuove di Valle Reale a Popoli (vallereale.it). Infine il Cerasuolo Villa Gemma di Masciarelli a San Martino sulla Marrucina (masciarelli.it).
Umbria. Valido il Brut Rosé di Terre della Custodia a Gualdo Cattaneo (terredelacustodia.it), poi il Bocca di Rosa della Tabarrini di Montefalco (tabarrini.com), e Chiorri di Perugia con il Colli Perugini Rosato (chiorri.it). Ottimo il Rosé Brut de La Palazzola di Stroncone (lapalazzola.it).
Campania. In Irpinia è sempre una garanzia il Lacrimarosa di Mastroberardino ad Atripalda (mastroberardino.com); sulla costiera, a Furore, Marisa Cuomo propone un ottimo Costa d’Amalfi Rosato (marisacuomo.it). A Paestum la San Salvatore realizza un buonissimo e corposo Aglianico Rosato Vetere (sansalvatore1988.it). E, per finire, La Rivolta di Torrecuso vinifica un eccellente e molto tipico Aglianico del Taburno Rosato le Mongolfiere a San Bruno (fattorialarivolta.com).
Calabria. Nella zona del Cirò segnaliamo i Rosato Puntalice di Senatore (senatorevini.com), il Classico Ronco dei Quattroventi della Fattoria San Francesco (fattoriasanfrancesco.it), e infine il Cirò Rosato di Cantine Enotria (cantineenotria.com) e, sempre in zona, il Terre Lontane di Librandi (librandi.it).
Puglia. Dalla terra dei rosati ecco il classicissimo Five Roses della Leone de Castris a Salice Salentino (leonedecastris.com), poi ad Alezio il Rosa del Golfo dell’azienda omonima (rosadelgolfo.com). Si distinguono poi il Cantalupi Rosato dei Conti Zecca a Leverano (contizecca.it), lo spumante Melarosa Rosé della Cantine Due Palme (cantineduepalme.it) a Cellino San Marco dove troverete anche il Rosato di Masseria Li Veli (liveli.it), poi il Rosé Burlesque, delizioso frizzante della Racemi di Manduria (racemi.it). Per finire un best-seller, il castel del Monte Rosé della Rivera di Andia (rivera.it).
Sicilia. A Noto ottimo il Mamma Draja di Felice Modica di San Giovanni (olioevinobufaleffi.it), poi l’Etna Rosato di Tenta Terre Nere a Randazzo (tel. 095 924002) e il Rosato di Bonavita a Messina (bonavitafaro.it). Da provare le bollicine Brut Rosé della Murgo di Santa Venerina (murgo.it).
Sardegna. A Serdiana Pala propone un ottimo Chiaro di Stelle (pala.it), poi il Cannonau di Sardegna Barrosu di Giovanni Montisci a Mamoiada (barrosu.it). Interessante a Cabras il Nieddèra Rosato di Contini (vinicontini.it). Per finire il validissimo Carignano del Sulcis Horus della Sardus Pater di Sant’Antioco (cantinesarduspater.com).
Dal Cruasé al Prosecco le bollicine colorate
La storia e il percorso della spumantistica, in Italia e in Francia, hanno decisamente più radici e blasoni sul versante rosé rispetto ai cugini vini fermi. Per partire dall’oggi, qui da noi il pinot nero è il vero e proprio protagonista di una riscoperta, in chiave spumantistica, che è partita dall’Oltrepò Pavese, territorio che ha dedicato addirittura il marchio Cruasé al metodo classico Docg in rosa. Un percorso che investe da tempo anche Franciacorta e TrentoDoc. E tutti gli altri territori spumantistici italiani, Marca Trevigiana compresa, dove si stanno sperimentando inediti blend in chiave rosa tra glera (l’uva un tempo nota come prosecco) e il raboso.