Carni bovine, riso, zucchero, soia, miele provenienti dai Paesi del Mercosur spaventano l'agricoltura europea, soprattutto quella italiana e francese. Ma se la Francia รจ in piena crisi di governo, con il presidente Emmanuel Macronย chiamato a scegliere un nuovo premier, l'Italia attualmente รจ quella che in Europa puรฒ permettersi di alzare la voce. E di fronte alle dichiarazioni della presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, volata a Montevideo giovedรฌ 5 dicembre fiduciosa di poter chiudere un'intesa commerciale con Brasile, Argentina, Paraguay, Uruguay e Bolivia (dal 2023), dopo 25 anni di negoziati, Palazzo Chigi mette le mani avanti e prova a piazzare i suoi paletti. Il Governo italiano ritiene che non ci siano le condizioni per sottoscrivere lโattuale testo dellโaccordo tra Ue-Mercosur. Secondo il Governo di Giorgia Meloni, la firma dovrร avvenire solo a condizione di adeguate tutele e compensazioni in caso di squilibri per il settore agricolo.
Cosa chiede l'Italia
Quella italiana non รจ una opposizione a priori al trattato, dal momento che l'intesa รจ comunque considerata ยซprioritร strategicaยป sia a livello politico che economico-industriale. Tuttavia, in nome del concetto di sovranitร alimentare, tanto caro al ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, l'Italia punta a far sรฌ che le norme europee sui controlli veterinari e fitosanitari siano ยซpienamente rispettateยป e, in generale, che i prodotti che entrano nel mercato interno ยซrispettino i nostri standard di protezione dei consumatori e i controlli di qualitร ยป. Non solo, secondo Palazzo Chigi, la Commissione europea deve impegnarsi a ยซmonitorare costantemente il rischio di perturbazioni del mercatoยป. In questo caso, l'Italia chiede di attivare un rapido ed efficace ยซsistema di compensazione, dotato di risorse finanziarie consistentiยป.
Iter ancora lungo e via libera condizionato
Pertanto, l'eventuale via libera italiano alla firma dellโaccordo - il testo dovrร comunque ottenere la ratifica e l'ok di almeno 15 Stati membri e il 65% della popolazione Ue - resta condizionato alla ยซprevisione di misure concrete ed efficaci per tenere in conto le preoccupazioni del settore agricolo europeoยป. Oltre a Francia (preoccupata per l'industria delle carni) e Italia, anche Austria, Polonia e Olanda sono contrarie (favorevole la Germania). Ma una cosiddetta minoranza di blocco, quindi, potrebbe stoppare l'iter. Il Parlamento Ue in seduta plenaria dovrร votare l'accordo. Intanto, il maggiore sindacato italiano, la Coldiretti, ha chiesto modifiche al testo per evitare ยซgravissimi danni alle imprese agroalimentari italiane ed europeeยป, con potenziali rischi anche per la salute dei consumatori, considerando l'uso nei Paesi sudamericani di antibiotici e sostanze che favoriscono la crescita dei capi allevati, o pesticidi vietati da anni nella Ue. Per il settore agroalimentare, lโaccordo attuale peggiorerebbe la bilancia commerciale tra Ue e Mercosur, ricorda il sindacato agricolo, che oggi รจ di 23 miliardi di euro a sfavore dei Paesi Ue.
Agricoltura, automotive e farmaceutica
In un momento in cui l'Ue รจ in apnea dopo l'annuncio di dazi sull'import europeo da parte degli Stati Uniti, con il suo presidente in pectore Donald Trump, l'accordo di libero scambio con il Mercosur (acronimo spagnolo per Mercado comun del sur) rappresenta una boccata d'ossigeno e un'alternativa importante, perchรฉ formerebbe una platea di 700 milioni di consumatori (di cui 270 mln in America Latina). Giร oggi, va detto, l'Ue รจ tra i maggiori fornitori di beni di questi Stati dell'America Latina, ma il trattato commerciale in discussione prevede l'abbattimento delle barriere doganali attualmente in vigore. L'eliminazione di oltre il 90% delle tariffe aprirebbe maggiori opportunitร per le imprese europee. I benefici attesi sono soprattutto per settori strategici come automotive, farmaceutica e agricoltura. Prevista la protezione di 350 Indicazioni geografiche agroalimentari dell'Ue (circa 55 quelli made in Italy, tra cui Prosecco, Grana Padano, Mozzarella di Bufala Campana, Prosciutto di Parma). Anche per questo il Mercosur fa gola all'industria europea dei vini, come ha sottolineato il Comitรฉ vins (Ceev): ยซEsiste un malinteso secondo cui l'accordo con l'Ue sia dannoso. In realtร , รจ esattamente l'opposto per il vino Ue. In Brasile, numerose tariffe e barriere non tariffarie limitano il nostro potenziale in una delle economie in piรน rapida crescita al mondo. L'accordo le ridurrebbe o le eliminerebbe. E le preoccupazioni su un massiccio afflusso di vino extra-Ue - conclude il Ceev - sono infondateยป.
Occasione per l'export di vino made in Italy
Ma anche l'Italia vitivinicola, con l'Unione italiana vini a spingere maggiormente tra le associazioni,ย guarda con favore a questa opportunitร , dal momento che puรฒ essere considerato un esportatore netto verso il Mercosur, se si escludono alcuni milioni di litri di vino importati dall'Argentina. Tra gennaio e agosto 2024, รจ di 30 milioni di euro il valore del vino italiano esportato verso questi mercati . Il dato risulta in crescita di oltre il 22% sullo stesso periodo del 2023, quando si arrivรฒ a 24,5 milioni di euro. I volumi esportati, a guardare i dati Istat sul commercio estero, sono passati in otto mesi di quest'anno da 5,2 milioni a 7,7 milioni di litri, con un +48 per cento. In tutto il 2023, i litri di vino esportati dall'Italia verso il Mercosur furono 10 milioni, per un giro d'affari di 40 milioni di euro complessivi (uno in piรน del 2022). Il Brasile, con acquisti per 26,7 mln di euro da gennaio ad agosto, รจ attualmente il principale cliente di quest'area commerciale. Ed รจ su questo mercato che la filiera nazionale sta concentrando i propri interessi.