A Udine il vino in alcuni locali sarร interdetto al consumo, neanche se lo volesse il papa. Almeno in teoria, ma andiamo con ordine. Per via di un nuovo regolamento di polizia e sicurezza urbana di Palazzo DโAronco, infatti le chiese della cittร rientrerebbero in quella lista di strutture in cui รจ stato imposto il divieto di consumo di bevande alcoliche. La cittร del Friuli Venezia Giulia per un soffio non รจ diventata il ring dove le leggi dellโuomo e quelle divine non si sono scontrate per via di un paradossi burocratico. E se davvero non si potesse piรน bere vino nemmeno per celebrare la Santa Messa, allora la crisi che riguarda il mondo enoico, รจ il caso di dirlo, sarebbe davvero arrivata a un passo dallโapocalisse, ma per fortuna non รจ cosรฌ.
Dura lex, sed Lex
La locuzione latina che invita a rispettare la legge anche nei casi piรน rigidi e rigorosi cadrebbe a fagiolo, se non fosse tutto un equivoco di interpretazione legislativa. Lโ8 Luglio รจ stato approvato lโemendamento allโarticolo 8 comma 5 del testo. Una nuova norma che vieta il consumo di bevande alcoliche nei luoghi sensibili. Si riducono quindi gli spazi dove lโalcol puรฒ circolare liberamente, ad eccezione degli spazi di un locale pubblico o in quelli di una manifestazione che รจ stata previamente autorizzata o organizzata dal comune. Pena una contravvenzione che va dai 200 e arriva fino ai 1200 euro e la relativa confisca dellโalcol.
La lista nera no-alcol
Nellโaccezione giuridica โluoghi sensibiliโ rientrano una seria di strutture tra cui istituti scolastici, centri per la formazione personale, impianti sportivi, ludoteche, biblioteche, gli istituti di credito, stazioni ferroviarie e luoghi di culto relativi alle confessioni religiose. Si riesce quasi a immaginare lo sguardo confuso e preoccupato che potranno aver avuto alcuni preti e parrocchiani.
Stretti tra lโincudine della norma approvata dal Consiglio comunale e il martello del dogma religioso che impone il consumo di vino come elemento sacrale dellโEucarestia. Una scelta non facile: vedersi recapitare, una dopo lโaltra, una sfilza di contravvenzioni o rinunciare al vino e rischiare la dannazione eterna? Lโassessore alla Polizia locale Rosi Toffano ha rassicurato i prelati di Udine. Per quanto la Transustanziazione, cioรจ la trasformazione del vino nel Sangue di Cristo, non possa essere usato come privilegio per ovviare al problema, si chiuderร un occhio (o anche due) nel veder versare il vino durante le celebrazioni religiose. Grazie al cielo.ย