"Niente alcol nei luoghi pubblici". Il pasticcio legislativo che impedisce di bere vino durante la messa

12 Lug 2024, 13:16 | a cura di
Una nuova norma approvata dal Consiglio Comunale ha avuto una conseguenza non voluta a livello legislativo che vieterebbe di consumare vino nelle chiese

A Udine il vino in alcuni locali sarร  interdetto al consumo, neanche se lo volesse il papa. Almeno in teoria, ma andiamo con ordine. Per via di un nuovo regolamento di polizia e sicurezza urbana di Palazzo Dโ€™Aronco, infatti le chiese della cittร  rientrerebbero in quella lista di strutture in cui รจ stato imposto il divieto di consumo di bevande alcoliche. La cittร  del Friuli Venezia Giulia per un soffio non รจ diventata il ring dove le leggi dellโ€™uomo e quelle divine non si sono scontrate per via di un paradossi burocratico. E se davvero non si potesse piรน bere vino nemmeno per celebrare la Santa Messa, allora la crisi che riguarda il mondo enoico, รจ il caso di dirlo, sarebbe davvero arrivata a un passo dallโ€™apocalisse, ma per fortuna non รจ cosรฌ.

Dura lex, sed Lex

La locuzione latina che invita a rispettare la legge anche nei casi piรน rigidi e rigorosi cadrebbe a fagiolo, se non fosse tutto un equivoco di interpretazione legislativa. Lโ€™8 Luglio รจ stato approvato lโ€™emendamento allโ€™articolo 8 comma 5 del testo. Una nuova norma che vieta il consumo di bevande alcoliche nei luoghi sensibili. Si riducono quindi gli spazi dove lโ€™alcol puรฒ circolare liberamente, ad eccezione degli spazi di un locale pubblico o in quelli di una manifestazione che รจ stata previamente autorizzata o organizzata dal comune. Pena una contravvenzione che va dai 200 e arriva fino ai 1200 euro e la relativa confisca dellโ€™alcol.

La lista nera no-alcol

Nellโ€™accezione giuridica โ€œluoghi sensibiliโ€ rientrano una seria di strutture tra cui istituti scolastici, centri per la formazione personale, impianti sportivi, ludoteche, biblioteche, gli istituti di credito, stazioni ferroviarie e luoghi di culto relativi alle confessioni religiose. Si riesce quasi a immaginare lo sguardo confuso e preoccupato che potranno aver avuto alcuni preti e parrocchiani.

Stretti tra lโ€™incudine della norma approvata dal Consiglio comunale e il martello del dogma religioso che impone il consumo di vino come elemento sacrale dellโ€™Eucarestia. Una scelta non facile: vedersi recapitare, una dopo lโ€™altra, una sfilza di contravvenzioni o rinunciare al vino e rischiare la dannazione eterna? Lโ€™assessore alla Polizia locale Rosi Toffano ha rassicurato i prelati di Udine. Per quanto la Transustanziazione, cioรจ la trasformazione del vino nel Sangue di Cristo, non possa essere usato come privilegio per ovviare al problema, si chiuderร  un occhio (o anche due) nel veder versare il vino durante le celebrazioni religiose. Grazie al cielo.ย 

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