Ippolito 1845, recita l'insegna. Risalgono infatti a quella data gli esordi di quella che sarebbe diventata la prima cantina di Cirรฒ, costruita negli anni '20 e ora saldamente in mano a Vincenzo e Gianluca, quinta
Avete conquistato i Tre Bicchieri per la prima volta quest'anno. Cosa significa questo premio?
ร una gratificazione per quel che facciamo quotidianamente in vigna, in cantina e per tutto il resto. E non mi riferisco solo alla proprietร , ovviamente, ma a tutti quelli che collaborano con noi. Dal punto di vista commerciale, poi, ha un grande impatto, anche se i premi non possono essere un biglietto da visita, ma devono rimanere il contorno a tutte le attivitร dell'azienda. Siamo felici, ma diciamo sempre che la cosa piรน importante รจ non avere dipendenza.
Il vino premiato รจ un prodotto con uve autoctone di pecorello. Ci parli del lavoro per recuperare questo vitigno?
ร stato un bel lavoro, perchรฉ รจ bello lavorare su qualcosa che ti appartiene, e appartiene al tuo territorio. A Cirรฒ la vigna ha un valore storico e sociale, di cultura agricola. Non puoi fare nulla senza tenere conto di questo bagaglio e dei contadini: sono loro che, prima di ogni cosa, devono capire come allevare una vigna, su quale terreno e in che modo. Tutto deve partire dalla terra.
Qual รจ stata la strada per portarlo al successo?
Siamo partiti da uno studio in campo di quest'uva che alcuni piccoli viticoltori ancora allevavano, continuavano a crederci quando non lo faceva piรน nessuno, ma rimanevano nell'ambito della coltivazione. Siamo partiti da lรฌ. Poi รจ nata l'esigenza di vinificarlo, abbiamo fatto microvinificaizoni per conoscere bene le uve e riuscire a valorizzare le loro caratteristiche. Poi c'รจ stato tutto il resto, l'imbottigliamento, la commercializzazione, il marketing. Ma tutto รจ partito nel 2010, facendo sovrainnesti in vigne di piรน di 15 anni, pronte per dare un vino fresco e di una certa eleganza.
A quando risale la prima etichetta?
Al 2013, andata in commercio nel 2014. In questi giorni raccogliamo la nostra sesta annata. ร un vino che รจ stato accolto molto bene, che รจ riuscito a dare visibilitร a questo vitigno, tanto che molti altri ora lo stanno vinificando.
Cosa รจ cambiato con l'avvento della quinta generazione nella vostra azienda?
ร cambiato il modo di guardare alla zona di produzione, al territorio, ma anche all'azienda. Di sicuro con me e mio fratello Vincenzo, e nostro cugino Paolo che segue la parte commerciale, si รจ cominciato a lavorare sui vitigni autoctoni, e a proporli in modo piรน adeguato al loro valore.
Questo per quanto riguarda la parte in vigna. Il resto, invece?
Abbiamo puntato a un progetto di qualitร in ogni aspetto: dal vigneto alla cantina all'accoglienza e alla possibilitร di aprirci nuovi mercati per essere piรน stimolati e competitivi, mentre chi ci ha preceduto si รจ concentrato piรน sul mercato regionale o nazionale. Noi abbiamo visto quali erano i punti di forza del territorio e dell'azienda e abbiamo cercato di portarli a conoscenza di chi ci sceglie.
Quali sono oggi i vostri mercati?
Ci sono quelli tradizionali di consumo del vino italiano: Usa, Germania, Svizzera, Canada, Belgio Danimarca, Giappone. Da qualche anno siamo arrivato in posti per noi esotici, quindi interessanti, mercati in crescita come il Sudest asiatico, la Russia, l'Australia, Nuova Zelanda, Brasile e Spagna. In alcuni casi sono paesi essi stessi produttori di vino, desiderosi di conoscere nuove regioni enologiche, quelle che hanno una storia e qualcosa da raccontare. La Calabria fortunatamente queste caratteristiche ce l'ha.
Come va il vino calabrese nel mondo?
Diciamo che davanti ha delle praterie: tra i vini del sud indubbiamente รจ stato il piรน lento a venir fuori, anche se noi siamo fortunati perchรฉ siamo a Cirรฒ, che รจ una zona storica di produzione. Oggi in Calabria รจ chiaramente visibile un fermento come in poche altre regioni d'Italia, le nuove generazioni si stanno appassionando. Dalla nostra posizione possiamo vedere errori e successi di chi ci ha preceduto e farne tesoro, anche se la nostra viticoltura รจ completamente diversa da quella dei nostri vicini. Siamo incastonati tra Sicilia e Puglia, ma i vigneti calabresi sono divversi, frastagliati, non hanno grandi distese ma piccole zone collina, montagna.
E ora quali sono i prossimi obiettivi?
Migliorare quel che stiamo facendo oggi, a 360 gradi, dal vigneto alla bottiglia alla commercializzazione. Continuiamo sempre il lavoro sugli autoctoni. Lo scorso anno abbiamo fatto un rosato dal greco nero, un autoctono della zona sinora usato solo in blend con rossi, ne รจ nato un vino chiaro, molto provenzale. E poi abbiamo sottocchio altri vitigni.
Ippolito 1845 โ Cirรณ Marina (KR) - Via Tirone, 118 - 0962 31106 - http://www.ippolito1845.it/
a cura di Antonella De Santis e William Pregentelli