Era dal 2011 che il Gambero Rosso mancava da Monaco. Ma quest’anno ha scelto la capitale bavarese per aprire il ciclo di eventi che celebra il suo Trentesimo anno di vita e per presentare l’edizione tedesca di Vini d’Italia 2016. “Siamo felici di iniziare l’anno qui a Monaco” ha detto il presidente Paolo Cuccia nel suo intervento “perché proprio qui vent’anni fa è iniziata la nostra avventura internazionale. Questa città ha sempre avuto un amore particolare per i grandi vini italiani e per la nostra enogastronomia di qualità. E ci ha portato fortuna”. Nel suo intervento iniziale Alessandro Marino, segretario generale della Camera di Commercio Italo -Tedesca di Monaco, ha posto l’accento sul legame privilegiato che c’è da sempre tra il comparto enogastronomico subalpino e quello tedesco - bavarese in particolare - dove la presenza della ristorazione nostrana è da sempre notevole: “È un doppio filo molto importante, che dobbiamo sviluppare con eventi sia in Germania, sia in Italia”. Proposta subito accolta dal presidente Cuccia: “Saremo orgogliosi” ha detto“di presentare le eccellenze enogastronomiche bavaresi in Italia”.
L'evento
L’evento, come nelle scorse edizioni, si è svolto nella suggestiva sede del museo della BMW: i 100 produttori presenti hanno diviso lo spazio con i modelli storici e le concept car più avveniristiche della casa bavarese, e i tre curatori di Vini d’Italia, il sottoscritto, Gianni Fabrizio ed Eleonora Guerini, dopo l’affollatissima conferenza stampa, hanno guidato un’esclusiva degustazione per la stampa di settore. In assaggio i vini delle nove aziende che hanno ottenuto i premi speciali nell’edizione 2016 della Guida. Accanto a loro una delle grandi firme della stampa enologica tedesca che da trent’anni scrive con passione e competenza di vino italiano: Jens Priewe, che ha apportato una visione più germanica e comunque “internazionale” nell’approccio ai vini degustati.
I produttori e i vini
Infine, i produttori, i loro vini e la loro voglia di raccontarsi all’estero. "Questa è una piazza importante per tutti i vini siciliani” ci dice Diego Cusumano “c’è, infatti, storicamente un’attenzione particolare ai nostri prodotti”. Impressioni confermate anche da altri operatori isolani, come Michele Faro, titolare di Pietradolce: “Quest’anno noi in particolare abbiamo ottenuto il premio di Rosso dell’Anno che sicuramente ci conferisce una luce diversa, ma c’è comunque grandissima attenzione anche su tutto il comprensorio dell’Etna”. Anche piemontesi, toscani e veneti sono soddisfatti, per molti di loro questo è il mercato di riferimento (produttori di Lugana in testa, ci conferma Fabio Contato di Ca’ Maiol). “Non ho ancora un importatore” ci dice Italo Stupino del Catello di Neive “ma ho preso una serie di contatti importanti, e sono molto ottimista”.
La Cantina dell'Anno si racconta a tavola
ESPORTAZIONI ITALIANE DI VINO E MOSTI
Sono iniziati così, sotto i migliori auspici, i festeggiamenti per il Trentennale. E con essi l’anno dell’Ottimismo. E mentre il Gambero Rosso World Tour sta per fare rotta verso gli Stati Uniti, vi ricordiamo che ci sarà un altro evento tedesco, il 12 Marzo, a Düsseldorf, ancora grande classico: l’apertura della ProWeine. Dove il vino italiano – come abbiamo imparato - non incontrerà solo il mercato tedesco, ma anche gli operatori internazionali.
a cura di Marco Sabellico
Questo articolo è uscito sul nostro settimanale Tre Bicchieri del 28 gennaio
Abbonati anche tu se sei interessato ai temi legali, istituzionali, economici attorno al vino. È gratis, basta cliccare qui