La Toscana, insieme al Piemonte, per numero di aziende recensite e per la notorietà internazionale delle sue denominazioni è la regione più importante della Guida Vini d'Italia 2025 del Gambero Rosso. Da sempre. Anche quest’anno vince la classifica nazionale con 91 vini premiati e si conferma come forza trainante del mercato interno e – insieme al Veneto – dell’export. È una delle regioni più estese, e terroir e zone di pregio note a livello internazionale non mancano certo.
Quello che ne fa una vera star però, insieme alla diversità di suoli e microclimi, è la straordinaria varietà di stili, l’intraprendenza e la voglia di innovare dei suoi produttori. Dalle Alpi Apuane ai rilievi appenninici, dalle coste della Maremma a Bolgheri fino alle colline del Chianti Classico c’è solo l’imbarazzo della scelta.
Tre Bicchieri 2025 della Toscana. Il Chianti Classico
Scorrendo i premi vediamo che il Chianti Classico è la denominazione più rappresentata, e secondo noi è anche la più dinamica e propositiva dell’intera regione. Assistiamo, vendemmia dopo vendemmia, a una crescita della tipologia della Gran Selezione, e questo ci fa sicuramente riflettere. I vignaioli del Chianti Classico hanno ormai a disposizione anche le Unità Geografiche Aggiuntive per comunicare la loro aderenza al terroir, e la tendenza è andare ancor più a fondo con la menzione della vigna. Sono scelte importanti che il mercato recepisce e premia. Le Pievi di Montepulciano e il Terraelectae della Rufina hanno imboccato con successo lo stesso percorso.
Tre Bicchieri 2025 della Toscana. Montalcino, Bolgheri e le altre denominazioni
Montalcino anche non dorme sugli allori e ci propone etichette sempre più precise e aderenti al sangiovese grosso e al territorio. Bottiglie importanti con quotazioni in crescita, come avviene per l’altra grande roccaforte di Bolgheri, incentrata questa sulle uve internazionali. Ma da Carmignano all’Alta Valdarno, ormai tutta in biologico, da Montepulciano a San Gimignano, dalla Rufina ai Colli Fiorentini alla Maremma, alle Colline Pisane e Lucchesi, le etichette memorabili non mancano, come un gran numero di vini che puntano sul marchio più che sulla denominazione.
Tignanello, il supertuscan per eccellenza, con l’annata 2021 festeggia cinquant’anni di successo internazionale, ed è affiancato da un Solaia ’21 in forma smagliante. E altri esempi di successo della tipologia non mancano in ogni zona.
Tra i bianchi i Vermentino della Costa sono in crescita vertiginosa, come ettari impiantati e bottiglie prodotte, come cresce la tendenza alla certificazione biologica, biodinamica e sostenibile in tutta la regione.