Finalmente ci siamo: il conto alla rovescia è finito e con esso le anticipazioni dei Tre Bicchieri che per più di un mese hanno accompagnato l'arrivo della guida Vini d'Italia 2019. Di cui tiriamo le somme ora, all'uscita dell'edizione numero 32 e all'alba della grande degustazione dei vini premiati con i Tre Bicchieri che si tiene a Roma, il primo di una serie di eventi, ben 50 in Italia e all'estero, che toccherà 30 città in tutto il mondo. Cominciano a Roma le grandi degustazioni, allo Sheraton Rome Hotel, sabato 27 ottobre, ci saranno in assaggio oltre 400 etichette, tutte premiate con i Tre Bicchieri. Le tappe successive? Saranno Napoli,il 28 ottobre all'Eurostars Excelsior Caracciolo, Torino, il 30 a Palao Copernico Garibaldi, e il 26 novembre a Lecce a Torre del Parco.
Vini d’Italia è giunta alla trentaduesima edizione. La prima, datata 1988, è stata redatta da un manipolo di appassionati nell’estate del 1987, in un momento molto difficile della storia recente del vino italiano, ma anche ricco di quei “fermenti” innovativi che hanno caratterizzato gli anni Ottanta, il decennio dell’Italian wine renaissance.
In questo lasso di tempo siamo passati dal recensire 500 cantine e 1500 vini a oltre 2500 produttori e quasi 23mila vini.
La squadra di appassionati è diventata un favoloso team di 70 e oltre degustatori, motivati e competenti, che abbiamo selezionato negli anni e che ci aiutano a valutare otre 40mila vini in ogni regione italiana e persino nel Canton Ticino. Un panorama sempre più ricco, fatto di mille terroir diversi, di mille e più uve della tradizione e internazionali; dove è possibile trovare sia vini realizzati con le tecniche enologiche più avanzate sia straordinarie espressioni di una tradizione plurimillenaria vinificate in vasche di pietra o in anfore di terracotta come 2500 anni fa.
La valutazione
Come si articola il nostro giudizio? Quali sono i canoni secondo i quali decidiamo se un vino è buono, molto buono o eccellente (rispettivamente classificati con uno, due o Tre Bicchieri)? Non c’è una risposta univoca, una parola che riassuma la complessità del nostro metodo di giudizio e dell’affascinante panorama enologico italiano, la terra della diversità (oggi va di moda chiamarla bio-diversità). Sono, probabilmente, criteri allo stesso tempo edonistici, umanistici e culturali. Degustiamo alla cieca, a bottiglie coperte, ma lo scopo dei nostri assaggi non è esprimere un numero, bensì raccontare a chi ci legge il piacere che abbiamo provato bevendo un vino. Un criterio edonistico, insomma, dove la maturità del tannino e la freschezza acida valgono tanto quanto la storia del vignaiolo che quel vino l’ha realizzato.
Storie, poesie, emozioni. E centinaia di migliaia di vini assaggiati
Noi raccontiamo la storia, anzi, le infinite storie del vino italiano, che è il più complesso, difficile e articolato da comunicare in questo splendido pianeta azzurro. Dove alla fine vince il palato sulla tecnica, la poesia sulla ragione, dove c’è posto per l’artigiano che fa 30mila bottiglie come per la grande azienda che esporta su tutti i mercati del mondo. Perché premiamo un vino di una certa annata e di una certa vigna, e quello del confinante che ha le stesse uve e la stessa esposizione arriva, poniamo, solo alle nostre degustazioni finali ma non ai Tre Bicchieri? Le spiegazioni tecniche e scientifiche non conducono, secondo noi, a una completa definizione di ciò che accade in un vigneto e in una cantina; la riuscita di un vino e la differenza tra un buon vino e quello che (secondo noi) è un grande vino a volte - o spesso - è piuttosto rimesso al gioco di mille complesse variabili difficili da quantificare. E allora, una volta ancora, quello che vale è la nostra percezione immediata, la nostra emozione di quel preciso momento. Inutile dire che un bagaglio esperienziale di oltre trent’anni di assaggi e di centinaia di migliaia di vini rappresenta un know how irripetibile, che ci rende unici e ci permette di intercettare le novità, le tendenze, i nuovi territori, e raccontare tutto ciò al mondo nel momento in cui accade.
A questo aggiungete che non siamo schiavi di una visione univoca, ma siamo affascinati dalla complessità e dalla molteplicità di modi e di stili in cui i nostri terroir e le nostre uve, grazie al talento dei nostri vignaioli, riescono a esprimere i mille volti dell’Italia del vino, e avrete un’idea di come lavora la squadra dei degustatori della Guida dei Vini...
La guida nel mondo
Trentadue edizioni, per una Guida che è tradotta ogni anno in inglese, tedesco, cinese e giapponese testimoniano che il nostro impegno riscuote un consenso in Italia e nel mondo che forse non ha eguali. Essere presenti sulla Guida del Gambero Rosso, avere i Tre Bicchieri sono ormai “benchmark” universali, riferimenti obbligati, che continuano a favorire l’affermazione del vino italiano sullo scenario internazionale. A questo aggiungete che ogni anno siamo presenti con oltre cinquanta eventi nelle città più importanti del globo, sui mercati consolidati come su quelli emergenti, a raccontare i piccoli e i grandi vini italiani, i loro artefici, a incontrare consumatori, stampa, sommelier, importatori e distributori. Il merito della nostra squadra è aver costruito uno strumento di lavoro importante per un settore fondamentale della nostra economia, che si è guadagnato sul campo una credibilità e un consenso indiscussi a livello mondiale. Di questo andiamo davvero orgogliosi. Sono 54 i produttori che debuttano con i Tre Bicchieri. Troverete poi la segnalazione dei Tre Bicchieri Verdi, quelli prodotti da aziende biologiche o biodinamiche certificate, che quest’anno sono ben 102. Infine segnaliamo anche i vini premiati reperibili in enoteca entrro la fascia dei 15 euro, che sono ben 92, oltre il 20% dei vini premiati.
La guida in cifre
Circa 40000 vini degustati
Circa 70 deugstatori
2530 produttori (129 new entry)
22100 vini
447 Tre Bicchieri
1643 Due Bicchieri Rossi
6254 Due Bicchieri
3199 Un Bicchiere
I Tre Bicchieri
92 Tre Bicchieri sotto i 15 euro
102 Tre Bicchieri Verdi
11 Premi Speciali
11 Tre Bicchieri sopra i 150 euro
54 Tre Bicchieri per la prima volta
1 Spumante Rosato
3 Vini Rosati
6 Vini Dolci
33 Spumanti Bianchi
139 Vini Bianchi
265 Vini Rossi
Annata più vecchia: 2007. Sannio Taburno Falanghina Libero – Fontanavecchia
Annate dei Tre Bicchieri
2017 – 83 Tre Bicchieri
2016 – 130 Tre Bicchieri
2015 – 107 Tre Bicchieri
2014 – 40 Tre Bicchieri
2013 – 44 Tre Bicchieri
2012 – 17 Tre Bicchieri
2011 – 12 Tre Bicchieri
2010 – 3 Tre Bicchieri
2009 – 3 Tre Bicchieri
2008 – 3 Tre Bicchieri
senza annata – 4 Tre Bicchieri