Partiamo dall'inizio e da un pulmino che dalle Marche si muove alla volta di Montpellier, diretto a Millesime Bio, tra le piรน importanti manifestazioni enoiche d'Oltralpe riservate alle produzioni biologiche. Su quel pulmino c'รจ un gruppo di amici, proprietari di aziende vitivinicole marchigiane, che accudisce i propri vigneti nel piรน totale rispetto dell'ambiente: Aurora, Fiorano, La Distesa, La Marca di San Michele e Pievalta. Siamo nel 2013 e sulla lunga strada tra l'Italia e la Francia si inizia a covare un'idea: perchรฉ non riunirsi in un'associazione di vigneron che abbia come scopo un'agricoltura etica, la tutela del territorio e il rispetto del lavoro?
Da 5, quelle aziende oggi sono diventate 16 (negli anni si sono aggiunte Cavalieri, Col di Corte, Di Giulia, Failoni, La valle del Sole, Moroder, Malacari, Pantaleone, Paolini&Stanford, Peruzzi e Vigneti Vallorani) e si sono riunite sotto un Consorzio, TerroirMarche. Ma TerroirMarche รจ anche il nome del Festival che, giunto alla sua terza edizione, si terrร il 20 e il 21 maggio a Macerata e che vedrร protagoniste le aziende associate.
Vivere la regione
Corrado Dottori รจ il proprietario de La Distesa e su quel pulmino c'era. Insieme ai suoi colleghi oggi coordina il fitto programma della manifestazione, che nelle precedenti edizioni si รจ tenuta ad Ascoli Piceno e che quest'anno ha cambiato location. โDentro lโidea della fiera cโera la volontร di esprimere il legame con la storia, la cultura, i paesaggi della nostra regione. Dopo i due splendidi anni ad Ascoli Piceno abbiamo sondato alcune ipotesi, lโamministrazione comunale di Macerata ci ha proposto spazi davvero bellissimi e abbiamo accettato con entusiasmoโ spiega Corrado โChi viene a TerroirMarche non assaggerร solo dei vini ma vivrร pienamente la regione: Macerata รจ un piccolo gioiello e gli Antichi Forni, il Teatro della Societร Filarmonico Drammatica, Palazzo Buonaccorsi - i tre luoghi della fiera, tutti nel centro storico โ sono esempi diversi dellโarchitettura e della storia locale. Vi era poi fin dallโinizio la volontร di restare in una zona che fosse prossima ai luoghi del terremoto per dare un sostegno concreto e mostrare la voglia di reagire che si respira nel territorio: il maceratese, specie nelle aree interne montane, รจ stato duramente colpito dagli eventi sismici del 2016, ma contro tutto e tutti si prova a ripartire. Nel nostro piccolo, speriamo di contribuire con questo evento alla ripartenzaโ.
Lo spirito della manifestazione rimarrร quello che ha guidato le precedenti edizioni, ma quest'anno ci sarร qualche novitร in piรน. Infatti, con la collaborazione del Comune di Macerata, si รจ pensato di spingere maggiormente sul lato culturale dellโevento, grazie alla partnership con Macerata Racconta, con Macerata Musei, con il San Severino Blues Festival: in questo modo le attivitร enoiche verranno inserite in un piรน ampio programma che vedrร davvero il โterritorioโ al centro del discorso: le foto di Mario Dondero, la presentazione del libro I sapori del vino di Fabio Pracchia edito da Slow Food, il concerto di Francesco Pรฌu di sabato sera, le visite guidate alla cittร , sono momenti cui teniamo tanto quanto i banchi dโassaggioโ.
Gli approfondimenti: dalla viticultura regionale, un ponte con la Borgogna
Oltre alla degustazione libera presso la Galleria Antichi Forni, aperta dalle 11 alle 20, TerroirMarche sarร un fondamentale momento di approfondimento della vitivinicoltura marchigiana. Il programma dei laboratori, che si terranno presso il Teatro della Societร Filarmonico Drammatica e che saranno condotti da prestigiose firme del giornalismo enoico (Veronica Crecelius, Simon Woolf, Armando Castagno, Monica Coluccia, Giampaolo Gravina, Alessio Pietrobattista) andrร a declinare le varie sfaccettature dei territori regionali e dei vitigni, con una piccola deviazione verso la Borgogna.
Infatti, proprio i gemellaggi con alcune zone vitivinicole straniere sono tra i punti di forza della manifestazione e offrono spunti davvero interessanti: โTerroirMarche, lo dice il nome stesso, crede che la reale e concreta conoscenza del terroir stia alla base di tutte le grandi zone vitivinicole mondiali. Da questo punto di vista in Italia, salvo pochi esempi virtuosi, siamo ancora indietro. Questa รจ la ragione per cui vogliamo confrontarci con altri terroir, per attivare forme virtuose di scambio, di contaminazione e โ perchรฉ no? โ di lottaโ.
Lo scorso anno, grazie anche allo storico gemellaggio fra le cittร di Ascoli e di Treviri, รจ sembrato naturale ospitare alcuni viticoltori della Mosella. โInoltreโspiega ancora Corrado โquella regione tedesca, producendo principalmente bianchi, ha rappresentato un banco di prova interessante per le Marche che โ negli ultimi anni โ si รจ affermata principalmente come regione a vocazione bianchistaโ. E stavolta tocca al Mรขconnais, l'estremitร meridionale della Borgogna. โL'idea dietro la scelta di questa regione รจ stata voler entrare dritti nella storia e nella cultura di chi il โterroirโ lo studia da centinaia di anni. Grazie a Giampaolo Gravina, che da anni frequenta quei luoghi, abbiamo compiuto un bellissimo viaggio per impostare la partnership con una associazione che sentiamo molto affine, gli Artisan Vigneron de Bourgogne du Sud. A fine ottobre alcuni di noi vi torneranno per partecipare alla loro fiera cui siamo stati invitati: crediamo che in Francia finalmente si inizi a parlare di vino italiano e a conoscerlo. In larga misura ciรฒ รจ dovuto soprattutto allโesplosione dei vini naturali lรฌ da loro, come qui da noiโ.
Ma come si entra a far parte di questo Consorzio? โCi sono due vincoli: il primo รจ fare tutta la filiera, essere cioรจ 'vignaioli' veri, non comprare uve o vino ma vinificare le proprie uve. In secondo luogo richiediamo la certificazione bio. La certificazione deve essere considerata come un 'livello minimo', nel senso che in realtร molti di noi sono giร molto oltre il semplice biologico: troppo spesso anche il bio viene interpretato in modo 'industriale' e 'produttivista'. Noi siamo per la naturalitร e la sostenibilitร autentiche. Ed รจ per questo che abbiamo sentito l'esigenza di creare questa nuova realtร โ. C'era bisogno di un'iniziativa come questa? I Consorzi non bastano? โOramai sono venuti meno alla loro primitiva funzione di 'tutela'. Con lโavvento delle Dop sono piรน che altro diventati delle agenzie di promozione e tutelano un marchio, piรน che un territorio. Sentivamo il bisogno di un luogo collettivo dove una testa valga un voto, dove si possano fare delle lotte ambientali, dove ci sia un reale mutualismo contadino, dove i soldi investiti possano andare anche in ricerca e sviluppo e non solo in promozione e commercioโ. A che punto siamo? โLa strada da fare รจ ancora tanta; abbiamo molte idee per il futuro e alcune di queste riguardano proprio lโestero. Vorremmo, ad esempio, trovare il modo di esportare il format dei nostri laboratori in qualche capitale straniera ma per il momento quello che abbiamo fatto in questi quattro anni ci riempie di orgoglioโ.
TerroirMarche | Macerata | 20 e 21 maggio | Antichi Forni - Teatro della Societร Filarmonico Drammatica - Palazzo Buonaccorsi | http://www.terroirmarche.com
Aurora (Offida โ AP) http://viniaurora.it/
Fiorano (Cossignano โ AP) http://www.agrifiorano.it/
La Distesa (Cupramontana โ AN) http://www.ladistesa.it/
La Marca di San Michele (Cupramontana โ AN) http://www.lamarcadisanmichele.com/
Pievalta (Maiolati Spontini โ AN) http://www.pievalta.it/
Cavalieri (Matelica โ MC) http://www.cantinacavalieri.it/it/
Col di Corte (Montecarotte โ AN) http://www.coldicorte.it/it/
Di Giulia (Cupramontana โ AN) http://www.digiulia.it/
Failoni (Staffolo โ AN) http://www.failoni.it/
La Valle del Sole (Offida โ AP) http://lavalledelsoleoffida.com
Moroder (Ancona) http://www.moroder.wine/
Malacari (Offagna โ AN) http://www.malacari.it/
Pantaleone (Ascoli Piceno) http://www.pantaleonewine.com/
Paolini&Stanford (Offida โ AP) http://www.pswinery.it/
Peruzzi (Monteroberto โ AN) http://www.spumantebio-peruzzi.it/
Vigneti Vallorani (Colli del Tronto โ AP) http://www.vignetivallorani.com/
a cura di William Pregentelli