Bere meno ma meglio, giovani in fuga e ascesa del low alcol. Ecco 7 tendenze del mondo del vino

5 Apr 2024, 14:17 | a cura di
Cosa dovrebbero tenere d'occhio le imprese vitivinicole per provare a crescere in un periodo di crisi economica. Dall'online ai vini low alcol, dai mercati emergenti al cambiamento climatico. Gli esperti dell'Iwsr provano a trovare la ricetta

รˆ vero. Il vino ha zoppicato durante tutto il 2023 e l'economia non ha sorriso a questo settore il cui export mondiale muove un giro d'affari da oltre 37 miliardi di euro. Da piรน parti, il mantra dell'industria vinicola si รจ focalizzato su come trovare le chiavi della ripresa. Ma gli analisti piรน attenti provano a trovare le occasioni di crescita anche in un periodo negativo. Lo hanno fatto gli esperti dell'Iwsr, istituto londinese specializzato in indagini di mercato, che hanno individuato sette tendenze che l'industria del settore dovrร  monitorare in questo 2024. Vediamole nel dettaglio.

I mercati emergenti

C'รจ una veritร  di fondo nel mercato del vino mondiale ed รจ la strutturale tendenza alla diminuzione dei consumi nei Paesi considerati maturi, ovvero Italia e Francia (dove questo si osserva da decenni), ma anche Stati Uniti, che sembrano entrati in un vortice negativo. Nonostante ciรฒ, per la spumantistica le prospettive rimangono positive, con un +1% di tasso di crescita annuo entro il 2027, rispetto al -1% dei vini fermi. Mentre diverse economie asiatiche stanno divenendo attraenti: Tailandia, Filippine, Vietnam, Malesia.

Il coinvolgimento delle fasce piรน giovani

La bevanda vino pare stia divenendo sempre piรน dipendente dai consumatori piรน anziani. Da un lato, c'รจ l'invecchiamento della popolazione in aree come Europa e Asia; dall'altro, resta viva la sfida di avvicinare i giovani consumatori al vino. รˆ evidente, come rileva l'Iwsr, che la generazione Z non ha un ritmo di adesione rispetto al prodotto vino simile a quello di 15 anni fa. Si tratta di fasce di consumo che hanno una tendenza a bere piรน leggero e ad esplorare alternative come birre, cocktail e ready to drink. Gli stessi millennial non sono piรน dei fedelissimi della categoria vino, spesso guidati da mode del momento.

La conoscenza del vino

Al di lร  del coinvolgimento o meno dei giovani, cโ€™รจ un dato innegabile: scendono i livelli della conoscenza oggettiva sul vino. E questo vale per Usa, Australia, Cina, ma anche Germania, Francia, Regno Unito. Ciรฒ appare come una caratteristica dei tempi moderni, perchรฉ l'uso dei telefonini riduce la necessitร  di memorizzare molte informazioni dettagliate e anche perchรฉ, per scegliere un vino, ci si affida di piรน a rivenditori e operatori.

Premiumizzazione

Rallenta ma prosegue il trend legato al concetto del bere meno ma meglio, spinto dalle abitudini dei piรน giovani consumatori. Considerando che il segmento dei vini base e quello immediatamente al di sotto stanno perdendo piรน rapidamente quote di mercato, se ne deduce che la fascia premium e quella superiore stanno continuando a guadagnare spazi. Secondo Iwsr, questa tendenza si sta manifestando anche in India e in Cina, con un incremento dei volumi dei vini super premium e superiori.

Lโ€™ascesa del low alcol

Nei dieci mercati chiave, il successo del low alcol รจ ormai assodato. Nel 2023, l'Iwsr certifica un +8%, guidato soprattutto dagli Usa. Il marketing sta spingendo forte sul concetto salutistico del better-for-you, puntando sulla riduzione dei carboidrati e delle calorie, sugli zero zuccheri residui. Da segnalare, anche il +7% dei vini senza alcol, anche se si tratta di un segmento decisamente piรน piccolo che non fa abbastanza proseliti, a causa delle negative percezioni sulla qualitร  e sul gusto del prodotto finale. Uno dei motivi dello scarso successo รจ legato anche alla bassa disponibilitร  di prodotti analcolici. Questo sta facendo migrare i consumatori verso prodotti come birra e ready to drink.

Le vendite online

Il commercio online resta un canale privilegiato per il vino ma al suo interno si fanno spazio anche altre bevande. Nel 2020, il vino pesava per il 38% del totale commercializzato ma nel 2022 la quota รจ scesa al 33% ed entro il 2027 si prevede toccherร  il 28%. Per l'Iwsr, tra 2022 e 2027 il vino crescerร  a un tasso composto annuo dell'1% contro il +8% della birra e il +5% degli spirit. Pare, quindi, essersi fermata la spinta dettata dalla pandemia sul settore vino. Nonostante ciรฒ, per gli analisti Iwsr, i brand dovrebbero continuare a investire, perchรฉ nel lungo termine l'online conquisterร  una buona quota dei prodotti venduti nel canale off trade, grazie a consumatori che avranno molta piรน familiaritร  col mondo digitale.

La sfida climatica

La filiera vitivinicola mondiale non ha vita facile, considerando che la crisi climatica (con gelo, grandine, incendi, siccitร  e alte temperature) non le consente di rispondere facilmente alla richiesta di vini piรน leggeri. Di fronte al climate change, le aziende vitivinicole stanno adottando pratiche come il biologico, il biodinamico, la viticoltura rigenerativa e stanno sperimentando nuove altitudini per i vigneti. Dal lato dei consumatori, intanto, il valore della sostenibilitร  nei vini cresce di anno in anno: per due terzi di loro nei mercati piรน grandi รจ un elemento importante. Il trend รจ forte e sta coinvolgendo anche il packaging, con le imprese che stanno trovando soluzioni alternative, tra cui tetrapack, bag in box e addirittura pet.

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