Il tappo a vite buca il piccolo schermo. Il dibattito sullo Stelvin, come viene comunemente chiamata la chiusura costituita da una capsula a vite in alluminio dal nome del primo brand produttivo, lo ravviva una trasmissione della televisione pubblica: ร sempre Mezzogiorno, condotta da Antonella Clerici su Rai Uno. Il sommelier della trasmissione Andrea Amadei ha smontato in diretta alcuni pregiudizi sul tappo a vite, raccontando pregi e virtรน della chiusura alternativa: ergonomica, sostenibile, consente una maggiore stabilitร al vino e puรฒ consentire una riduzione dei solfiti aggiunti in fase di imbottigliamento. Oltre, ovviamente, a evitare quel temibilissimo sentore di tappo, ovvero di muffa, che affligge una piccola percentuale della produzione in sughero.
Riabilitiamo il tappo a vite per il vino
La chiusura di una bottiglia fa tutta la differenza del mondo, per fortuna lโattenzione alla qualitร del sughero cosรฌ come quello della capsula รจ sempre maggiore. A livello internazionale lo Stelvin รจ ormai sdoganato, a fare resistenza ci pensano nazioni come la Francia, la Spagna e, per lโappunto, lโItalia. Sulla questione abbiamo intervistato uno degli enologi piรน sensibili e stimati della Penisola: Vincenzo Mercurio.
Un fermo immagine piรน lungo
In apertura fa notare un dettaglio importante. โLa capsula racchiude un momento particolare del vino, riesce a gestire tantissimo la nota fresca e lo conserva bene. Non รจ vero che immobilizza il vino ma รจ come se scattasse unโistantanea che dura un poโ piรน lungo, un fermo immagine piรน articolato. Ma non lo priva della sua capacitร di cambiare, basta vedere come evolve nel calice o se lasciato qualche giorno nella stessa bottiglia apertaโ, esordisce Vincenzo.
โPer me รจ la chiusura perfetta su tanti bianchi, ma รจ tutta una questione di precisione, di alta tecnologia, per questo non si deve parlare di tappo a vite, ma di tappi al plurale a seconda di chi li produce. Come nel sughero ci sono differenze enormi e risultati diversissimiโ. Sul mercato esistono tanti brevetti su un singolo tappo a vite, fondamentale โ sottolinea lโenologo โ anche un perfetto applicatore altrimenti anche con il miglior modello si corre il rischio di andare incontro a ossidazioni non volute.
Il sughero come l'imprevedibilitร della vita
โSui rossi? Lo trovo adatto su stili freschi e fruttati, ma non ho grande esperienza sulla sua tenuta sul lungo invecchiamento. Al momento il sughero naturale รจ come la vita, con la sua unicitร , ogni giorno รจ diverso dall'altro. Mi piace quell'imprevedibilitร incontrollata, che non deve sfociare nel difetto. Trovo che quelle differenze tra bottiglia e bottiglia personalizzano l'esperienza. Il sughero risente di piรน dell'umiditร , della temperatura, conservandolo bene aggiungiamo valore a ciรฒ che รจ stato fatto in vigna e in cantina. Mi piace pensarla come a un prolungamento della vinificazione da parte di chi decide di conservare il vino perchรฉ legato a un'annata o per seguirne l'evoluzione nel tempo".
Questione di sostenibilitร
Mercurio รจ partito con sperimentazioni sulle singole varietร campane per approfondire come rispondono singolarmente alla chiusura, ci sono varietร come il Sauvignon Blanc o il Riesling che a livello internazionale hanno ampiamente dimostrato di esaltarsi con la chiusura a vite. Prospettive in Italia? "Siamo abbastanza tradizionalisti, ma i giovani sono molto piรน smart e aperti. Sono contento che la scelta la stiano facendo in tanti. Mi auguro che il ragionamento si sposti sulla sostenibilitร del prodotto, su quanto sia impattante sull'ambiente, sulla filiera. Non secondario รจ l'aspetto del riciclo e del consumo di tutto il liquido all'interno. Per esempio il tappo a vite puรฒ spingere a ordinare una bottiglia importante al ristorante anche se non ho voglia di finirla. Ordinandola so che avrรฒ la possibilitร di degustarla in condizioni ottimali anche nei giorni successivi. E di portarla via in maniera piรน elegante", chiosa.