Il Comitato Historical Super Tuscans presieduto da Paolo Panerai, Castellare di Castellina e Rocca di Frassinello, ha organizzato a Vinitaly una degustazione dei grandi supertuscan toscani annate 2019-2020-2021. Sedici vini dei sedici soci fondatori San Felice, Antinori, Montevertine, Castello di Monsanto, Castellare di Castellina, Isole e Olena, Badia a Coltibuono, Querciabella, Castello di Fonterutoli, Ambrogio & Giovanni Folonari, Riecine, Felsina, Castello di Volpaia, Castello di Ama, Castello di Albola e Brancaia.
La degustazione dei Super Tuscans
La degustazione รจ stata condotta dal Master of Wine Andrea Lonardi. ยซPer molti di questi vini, le caratteristiche che li hanno resi famosi sulla scena internazionale derivavano piรน dallo stile di produzione che dallo stile del terroir - ha dichiarato -. Non รจ un mistero che oggi le cose si stiano evolvendo, grazie al successo di Bolgheri, e l'arrivo del cambiamento climatico, il miglioramento viticolo, il miglioramento della genetica del Sangiovese e la necessitร di rinnovare la composizione varietale dei Modern Super Tuscan sono il risultato di un'evoluzione positivaยป.
La recente evoluzione di questi vini conserva la massima qualitร ma punta sull'identitร , con un'anima molto piรน toscana e territoriale, un legame intrinseco tra storia, stile e, soprattutto, piรน senso del territorio e di appartenenza. ยซGli obiettivi formativi della degustazione โ ha continuato โ sono sulla comprensione del significato storico dei Super Tuscan, sul riconoscimento dei fattori che hanno influenzato il loro sviluppo nel tempo e sull'apprezzamento dei cambiamenti stilistici e produttivi che riflettono il loro adattamento ai gusti moderni e alle considerazioni ambientali. Questi vini hanno mantenuto un'elevata qualitร enfatizzando sempre piรน la loro identitร e il terroir toscano, illustrando l'equilibrio tra innovazione e tradizione nella vinificazioneยป. La recente evoluzione di questi vini - ha aggiunto Lonardi - ยซconserva la massima qualitร ma punta sull'identitร , con un'anima molto piรน toscana e territoriale. Una connessione intrinseca tra storia, stile e, soprattutto, piรน senso di territorio e di appartenenzaยป.
Super Tuscan, 8 vini da provare
Cepparello 2021, Isole e Olena
Cantina che rappresenta la storia del Chianti Classico, sul versante occidentale della denominazione a Barberino Tavarnelle. La famiglia De Marchi con Paolo ha saputo consegnare questo vino alla fama mondiale producendo uno dei sangiovese di riferimento non solo per la zona del Gallo Nero. Un sangiovese di grande compiutezza generale, molto dinamico e vibrante. Dal sorso pieno ed appagante.
Sangioveto Grosso 2019 Fabrizio Bianchi, Castello di Monsanto
Da un vigneto scelto proprio da Fabrizio Bianchi nel 1967 su terreno di puro galestro. Sangiovese in purezza, la prima vendemmia รจ del 1974 ne esce un vino dal bellissimo profilo aromatico, intenso, pepato, polposo, ricco ma di grande sapiditร . Di lunghissima persistenza.
Le Pergole Torte 2020, Montevertine
A Radda in Chianti nel 1977 Sergio Manetti decise di produrre un vino nuovo, un sangiovese in purezza proveniente dalla vigna piรน vecchia. Uno dei primi cru. Il resto รจ storia. Oggi alla guida dell'azienda c'รจ il figlio Martino che ha sempre mostrato grande riconoscenza al passato intraprendendo una strada personale ma che non si รจ mai discostata dai principi della viticoltura tradizionale di casa Manetti. Il vino mostra da subito carattere e profonditร , misticismo ed energia, dinamico e sempre pronto a stupire e soprattutto capace di invecchiare come pochi altri.
Balifico 2020,ย Castello di Volpaia
La prima bottiglia รจ del 1985, in pieno spirito supertuscan, all'alba della coniazione del nome. Blend in maggioranza di sangiovese e cabernet sauvignon (che cresce ad un'altitudine di 440 slm) conquista con un bel fruttato croccante sul piano olfattivo per poi aprirsi al palato con grande vibrazione e crescendo sul finale con un bel tannino succoso. Slanciato e persistente.
Tignanello 2021, Marchesi Antinori
Classico intramontabile, ย vino icona di casa Antinori nasce nel 1971 da una vecchia vigna detta proprio Tignanello che si trova ad una altitudine tra i 350 e i 400 metri slm, su terreno ricco di galestro ed alberese. Il primo sangiovese affinato in barrique affiancato dal cabernet sauvignon e una piccola parte di franc. Un vino che manifesta orgoglioso il grande impatto gustativo al palato. Carattere e balsamicitร da vendere.
LโAcciaiolo 2020, Castello di Albolaย
Siamo a Radda in Chianti, Uga del Chianti Classico, il vino nasce da un unico vigneto di vecchie viti, dove la selezione di uve di cabernet sauvignon e sangiovese. Il nome รจ un omaggio alla casata degli Acciaiuoli. Dal profilo dark, primeggiano sentori vivi di sottobosco, spezie. Stupisce per il lato sapido e il grande sapore.
Vigorello 2019, Agricola San Felice
Blend bordolese con cabernet, merlot e petit verdot prodotto per la prima volta nel 1968 nell'azienda di Castelnuovo Berardenga. Negli ultimi anni al blend storico รจ stato aggiunto il pugnitello, antica uva riscoperta recentemente. Determinato da frutta ben maturata e delineata, รจ ottimamente profilato al palato dove spicca per sapiditร e scioltezza.
L'Apparita 2020, Castello di Ama
Un altro vino che ha segnato un primato tutto toscano. Si tratta infatti del primo merlot in purezza prodotto nel 1985. La vigna รจ in cima al vigneto Bellavista, a Gaiole in Chianti, due le parcelle che compongono questo cru. Il terreno รจ ricco di argilla, dalla prima annata questo merlot ha incarnato una espressione unica riconosciutagli in tutto il mondo. Domina la freschezza al sorso, non tralasciando mai la piacevolezza di beva. Pepato, con una speziatura delicata e intrigante. Preciso e di grande affabilitร .