Le parole di Carlo Petrini sul doping sui prezzi dei terreni in Langa non hanno lasciato indifferente Roberta Ceretto, presidente della cantina di Alba che, sempre dalle colonne del quotidiano La Stampa, ha scelto di intervenire per difendere la categoria e segnare una distinzione di vedute rispetto alla posizione molto critica del fondatore di Slow Food, che ha parlato di impossibilitร a investire senza passare per degli indebitamenti da capogiro, del rischio di speculazioni finanziarie e di pericoli per l'autenticitร del territorio, che sta attirando le attenzioni del mondo della finanza e dei grandi gruppi di investimento. ยซCondivido l'analisi di Petrini, tranne il pessimismoยป, ha dichiarato Ceretto, ricordando la forte ascesa delle Langhe a fine Anni Novanta: ยซQuando si cresce cosรฌ รจ inevitabile che si creino anche delle storture. Ma sono convinta che qui abbiamo tutte le risorse per raddrizzarleยป.
Il peso delle famiglie storiche nelle Langhe
Sui costi esagerati di un ettaro a Barolo, che puรฒ toccare anche 4 milioni di euro, la Ceretto parla di orgoglio per la crescita delle Langhe, ora al passo coi grandi vini francesi in pochi decenni: ยซNon รจ facile dire di no a chi ti offre 4 milioni, tanto piรน se non hai le idee chiare su ciรฒ che vuoi fare nella vita. Ma non temo l'invasione degli speculatori. Cantine e vigneti sono ancora in mano alle famiglie storiche che tutelano la cultura e la tradizione del territorioยป. Sui giovani imprenditori e sulle strategie per valorizzare il territorio, c'รจ bisogno di ยซraccontare di piรน il passato e investire su una formazione legata a storia e identitร comune. I giovani che oggi girano il mondo a vendere vino non hanno la minima idea di cosa fossero queste colline trenta o anche solo vent'anni faยป.
Una Langa allargata con molte possibilitร
Se รจ vero, secondo Ceretto, che per le zone piรน blasonate delle Langhe per un giovane รจ molto difficile investire e aprire una cantina, ci sono anche altre aree che con il riconoscimento Unesco per Langhe Monferrato e Roero sono appetibili: ยซOggi possiamo parlare di un'idea di Langa allargata che parte da Mondovรฌ e arriva fino a Tortona con il Timorassoยป. E le occasioni ci sono anche nel sud del Piemonte. Sul fronte turistico, la Ceretto risponde a Petrini osservando che dove non c'รจ un territorio felice, a lungo andare il turista viene percepito come un problema e non come una risorsa: ยซSu questo sono perfettamente d'accordo, occorre lavorare meglioยป. Ma poi aggiunge: ยซAnche in questo caso sono ottimista: le nostre colline sono bellissime, a tavola si mangia e si beve benissimo, la cura e l'ospitalitร della nostra gente รจ ineguagliabile. Occorre non perdere la rotta, rimanere autentici e genuiniยป.
"Non siamo benefattori ma neppure speculatori"
Infine, sulle frasi di Petrini secondo cui l'eccessiva ricchezza privata riduce la prosperitร pubblica, la Ceretto difende la posizione di un'azienda che dร lavoro a 150 persone nel vino e nell'horeca. ยซIl nostro successo coincide con quello del nostro territorio. ยซNon siamo dei benefattori, ma neppure degli insensibili speculatori come vorrebbe far credere qualcuno e se oggi in Langa si sentono parlare tutte le lingue del mondo, un po' di merito รจ anche nostro. Non credo si possa tornare indietro, ma si puรฒ migliorare il senso di comunitร e di condivisione del bene pubblicoยป. E sull'eventuale preoccupazione per gli estirpi dei vigneti, come accade in Francia: ยซCredo che vinca sempre la qualitร . La fortuna dei nostri prodotti รจ che sono estremamente territoriali, se puntiamo sulle nostre radici non dobbiamo temere che passeranno di moda. Piรน che a estirpare, qui ci impegniamo a produrre meglioยป.