La posta si รจ alzata. La singola cantina che si converte al biologico non fa piรน notizia, anche perchรฉ, se il vicino di vigna continua a utilizzare una serie di pesticidi basta un soffio di vento per rinviare il problema a data da destinarsi. La sostenibilitร ambientale e la svolta bio sono temi sempre piรน centrali nelle agende dei consorzi e delle denominazioni.
La corsa al primato della Spagna
Dalla Spagna arriva la notizia che la Do Penedรจs, i cui ettari insistono nelle province di Barcellona e Tarragona, si appresta a raggiungere lโambito traguardo di prima denominazione completamente biologica nel 2025. Il presidente della Denominaciรฒn Joan Huguet รจ stato chiaro nellโintervista rilasciata a The Drink business: "Per noi รจ facile. Siamo una regione vicina al mare, quindi abbiamo pochi problemi e per noi รจ facile essere biologici.
Siamo sicuri che il biologico sia migliore per il nostro paesaggio, piรน sano e piรน sostenibile. Sicuramente nel 2025 sarร obbligatorio essere biologici. Se non si รจ biologici non si puรฒ far parte della Do Penedรจs". La denominazione spagnola produce oggi circa 18 milioni di bottiglie di vino fermo e 1 milione di bottiglie di spumante. Di pari passo, sempre nel 2025 la vicina Cava otterrร la certificazione bio per la categoria piรน alta, la Cava de Paraje Calificato.
La situazione italiana
E in Italia come siamo messi? Tra le denominazioni piรน importanti spicca la Franciacorta che oggi vanta circa il 70% dei suoi 3mila ettari vitati condotti secondo il regime biologico e ha varato articolati protocolli interni per valutare e monitorare i livelli di biodiversitร . Ma chi รจ ancora piรน avanti รจ una denominazione toscana, ci muoviamo nella provincia di Arezzo (piรน le sottozone Pratomagno e Pietraviva), parliamo della Doc Valdarno di Sopra (sangiovese e varietร internazionali per i rossi, malvasia, chardonnay o sauvignon per i bianchi), nata nel 2011. E, con buona pace del Penedรจs, qui il traguardo รจ giร stato tagliato, ma la strada per essere riconosciuto รจ ancora lunga.
โOggi la nostra denominazione รจ lโunica in Italia tutta certificata biologica. Siamo una ventina di produttori piรน tre erga omnes e nel nostro territorio non ci sono cantine sociali nรฉ imbottigliatori. Non รจ una scelta di marketing nรฉ di green washing, bensรฌ un rafforzativo che deve portarci allโobiettivo finale: avere la Doc bioโ, dichiara il presidente del Consorzio Luca Sanjust. Ancora perรฒ il Ministero non ha approva la questione di inserire il bio come condizione essenziale nel disciplinare. Nel 2020 il Masaf (allora Mipaaf) ha dato riposta negativa, ma i produttori toscani - che giร potrebbero sbandierare il primato in Europa - non si arrendono e rivendicano il loro traguardo giร raggiunto, ma ostacolato da chi dovrebbe promuoverlo. Nemo propheta in patriaโฆ