Per comprendere le radici che hanno portato la Toscana a posizionarsi come la culla dโeccellenza in Italia per il Merlot occorre fare due passi indietro. ยซLโintroduzione dei vitigni francesi in Italia avviene in due momenti storici โย attacca lโenciclopedia vivente del vino italiano ovvero Attilio Scienza โ La prima รจ una fase emulativa della nobiltร e alta borghesia a metร Ottocento. Sโinizia a piantare varietร internazionali in risposta a un mercato che si apre ai confini nazionali e non piรน regionaliยป. La seconda svolta avviene negli anni โ60 del secolo successivo: ยซCoincide con la fine della mezzadria e lโabbandono delle fattorie che portano a un nuovo piano di impianti e regole fisse. In Toscana ripiantano in sangiovese ma anche cabernet e merlot. Prende il via la stagione delle denominazioni dโorigineยป.
Per il vino toscano non รจ un buon momento
Ma non รจ un momento felice per il vino toscano, il mercato americano crolla tanto da spingere alcune cantine a cessioni importanti, si pensi agli Antinori con gli inglesi o Castello di Brolio agli australiani. Il riscatto toscano รจ partito proprio con i primi Sutertuscan e non nel nome del sangiovese. Da una parte lโappeal internazionale dallโaltra lโesigenza di guardare oltre come posizionamento. E arriviamo a una serie di brillanti intuizioni che sono alla base delle case history di Messorio e di Masseto. Il merlot oggi rappresenta una delle piรน grandi sfide al cambiamento climatico: uno dei vitigni considerati piรน โdociliโ, morbidi e piacevoli sta cambiando pelle. In virtรน sรฌ del clima, certamente, ma anche delle tendenze di beva attuali. E si sperimenta, si parte sempre dalla campagna e poi si finisce in cantina. Anticipo della raccolta e meno tostatura: suonano come mantra nelle aziende che lavorano il merlot. Ma non รจ vero che reagisce cosรฌ male alla schizzofrenรฌa climatica, o meglio nรฉ piรน nรฉ meno di altri vitigni. Come confermano voci autorevoli. E se in Italia continua un certo allarmismo e cโรจ chi grida alla โfineโ di un vitigno che รจ storia, a livello internazionale il merlot resiste e continua a strappare rating molto alti e prezzi importanti.
I grandi Merlot toscani
Basta vedere le classifiche piรน importanti, tenendo in considerazione critici prestigiosi Robert Parker e Jancis Robinson. Si va ben oltre Masseto: da Redigaffi di Tua Rita spostandosi nella vicina Suvereto, altro merlot icona toscano, e ancora Messorio di casa Le Macchiole, tornando a Bolgheri, fino alle parentesi chiantigiane con LโApparita di Castello di Ama e La Ricolma di San Giusto a Rentennano. E completiamo il giro piรน a sud con il Galatrona di Petrolo nel Valdarno e il Baffonero di Rocca di Frassinello in Maremma. Sono tutti vini che hanno quote di export decisamente elevate.
Merlot: persi 9.000 ettari in 15 anni
A livello nazionale? Se analizziamo il dato complessivo in Italia, il merlot contava 28.209 ettari nel 2005 e 18.840 ettari nel 2022. Un calo nettissimo che ha alimentato gli interrogativi produttivi attorno al vitigno e uno scetticismo sul merlot come vino per il futuro. Eppure, riscontriamo un certo ritorno in tanti wine bar e ristoranti italiani soprattutto nellโofferta a calice dove si cerca sempre piรน la piacevolezza. I nemici si chiamano siccitร e gran calore, parametri non proprio ottimali per la raccolta di un buon merlot (come di un sangiovese). Sta vendendo meno quellโimmagine del merlot come varietร docile, che sa aiutare tutti blend, giocando in morbidezza, colore, densitร . Oggi si cerca altro. In alcune zone รจ stato tolto di netto, anche a Bolgheri dove negli ultimi anni si privilegia il cabernet franc, che comunque ha le sue belle difficoltร di maturazione e deve incontrare terreni ottimali.
Le case history toscane, Messorio e Masseto
Il cambiamento รจ in corso. Per chi non ha mai seguito le mode e avanzato una identitร importante come รจ successo a Bolgheri, non รจ certo il momento di nascondere la testa tra le gambe. Ma anzi giocare al rilancio come stanno giร facendo diverse aziende. La 2015, per esempio, in casa Le Macchiole, ha segnato un punto di svolta. Si รจ partiti verso una nuova prospettiva produttiva che ha cambiato tantissimo la bevibilitร , nelle ultime annate, in particolare con la 2020 e 2021, un vino che si รจ fatto sempre piรน agile e sapido, meno impattato dai legni mantenendo unโanima e uno spirito mediterraneo. Non dimenticando mai la provenienza.
"Il Merlot deve evolvere e va interpretato"
Dal 1994 anno di nascita si รจ passati da 300 a circa 10.000 bottiglie. Gli anni di sperimentazione sono stati lunghi, i gusti sono cambiati e anche Messorio ha saputo accogliere la sfida e cambiare pelle. ยซIl merlot va saputo interpretare e deve evolvere, non si puรฒ rimanere fermiยป, ci racconta Luca Rettondini, storico enologo de Le Macchiole. Ha maturazioni precoci certo ma puรฒ essere multitasking. Per i vini medi รจ fondamentale da inserire nei blend mentre per i vini importanti come Messorio va seguito molto, va coltivato bene, con grande attenzione alla chioma: il risultato sono rossi glicerici, strutturati, di grande piacevolezza, soprattutto in Toscana. Se maturato bene non dร ย sentori vegetali rispetto al cabernet, per esempio, e lโinvecchiamento in legno fa tenere sempre alto il profilo tannico, sempre stando attenti alle ossidazioni e alle maturazioni. ยซUna risposta รจ quella di operare vendemmie scalari โย continua Luca โย portando in casa prima uve piรน fresche e poi uve mature. ร un vitigno polivalente che va fatto crescere bene in vigna e in cantina stando attenti allโossigeno e a non andare troppo in estrazione. Alla fine รจ un vitigno tra i piรน apprezzati a livello mondiale e quindi questo non va mai sottovalutato o dimenticato. Resta uno dei grandi vini del mondoยป.
ยซIl Merlot ha futuro, a Bordeaux come a Bolgheri"ยป
E anche chi di merlot se ne intende parecchio come Marco Balsimelli, direttore ed enologo di Ornellaia e Masseto รจ convinto che per il merlot cโรจ futuro. ยซRipianterei merlot senza dubbio โ spiega โ in alcune zone. Se proprio devo ammetterlo, รจ meno problematico del Cabernet franc. Ho assaggiato merlot eccezionali a Bordeaux usciti da annate caldissime e anche a Bolgheri: con aciditร , dati alla mano, confortanti. Poi, รจ chiaro: il cambiamento ha bisogno di una cura preventiva e allora via in vigna, parti dai porta-innesti importantissimi per maturazioni piรน lente. Devi ridare vigore alle piante. E ancora riduzione di legno nuovo o meglio tostature meno invasive. Non รจ una rivoluzione, ma una fase di passaggioยป. A dare slancio a queste dichiarazioni ci pensano le nostre due verticali in cui svettaย lโultima annata in commercio, la 2021, di Masseto e Messorio.