Schiava d'autore. L'etichetta altoatesina di Girlan sfida i grandi rossi internazionali: la degustazione

4 Gen 2025, 09:28 | a cura di
Sei annate di Gschleier Alte Raben della cooperativa Girlan di Appiano dimostrano che la Schiava dell’Alto Adige può dare belle soddisfazioni

In Alto Adige la Schiava era il principe dei vitigni, occupava circa il 70% dei vigneti finché la scena non le venne rubata dai bianchi della regione. Anche oggi, però, rimane il terzo vitigno per estensione. È un vitigno che produce molta uva e che, anche limitando le rese al minimo, dà ugualmente rossi scarichi di colore, incentrati sul frutto fresco, con alcol moderato, acidità mai spinosa, beva agile e spensierata. Potrebbero sembrare vini rustici e un po’ sempliciotti, ma una verticale di Gschleier Alte Reben, la più storica selezione di Schiava lanciata da Cantina Girlan nel 1975 e ricavata da vigne centenarie, smentisce questo pregiudizio.

Grappoli di Shiava della Cantina Girlan. In apertura la vigna da cui proviene la Vernatsch Gschleier Alte Raben

La verticale di Gschleier in 6 annate

L’invecchiamento stravolge il profilo delle Schiava di Girlan e le rende molto più simili ai calici di sua maestà il Pinot Nero. Il quale, a sua volta, se la batte con i grandi di Borgogna. Per rendersene conto basta andare a spulciare voto e recensione della vendemmia 1976...

93
A. A. Vernatsch Gscheiler Alte Reben 2022

Cantina Girlan
Appiano/Eppan (BZ)
Giovincello, trasparente e sgargiante, con un naso classico, ma di eleganza superiore alla media, tra mirtilli rossi, liquirizia, erbette e geranio. Succosissimo, slanciato, ma non diluito; ritorni agrumati e sottilmente speziati scandiscono il finale tonico che chiama canederli e speck.

91
A. A. Vernatsch Gscheiler Alte Reben 2016

Cantina Girlan
Appiano/Eppan (BZ)
Ugualmente luminoso nella veste, il naso evidenzia qualche traccia di humus e cacao a corredo del frutto. Più morbido, ma sempre agile, i tannini sono quasi impercettibili e un tocco ammandorlato sigla il finale lineare. Meno fine del ‘22, ma ancora molto giovane.

87
A. A. Vernatsch Gscheiler Alte Reben 2010

Cantina Girlan
Appiano/Eppan (BZ)
Il naso di questa vendemmia è abbastanza interessante, anche se un po’ evoluto, con tabacco e sottobosco che prevalgono sul frutto. Purtroppo la bocca non segue la stessa traccia: l’acidità è modesta e il finale rimane asciutto e amarognolo.

94
A. A. Vernatsch Gscheiler Alte Reben 1995

Cantina Girlan
Appiano/Eppan (BZ)
Un salto di venticinque anni ci porta a un vino maturo, ma non spento, simile ad un Pinot Nero evoluto per profusione di aromi di genziana, tartufo e pot-pourri. Leggero e delicato, con un tratto vegetale che dà man forte al frutto ancora integro, toni di erbe officinali che allungano una chiosa di notevole grinta e raffinatezza.

83
A. A. Vernatsch Gscheiler Alte Reben 1983

Cantina Girlan
Appiano/Eppan (BZ)
Meno bene il risultato dell’invecchiamento di questa Schiava che porta sulle spalle ben 41 primavere. Sentori ossidativi di mandorle tostate e brodo risaltano infatti su tracce evanescenti di frutto. Il sorso è sopraffatto da ritorni terrestri e tabaccosi; chiude esile e asciutto.

95
A. A. Vernatsch Gscheiler Alte Reben 1976

Cantina Girlan
Appiano/Eppan (BZ)
Incredibilmente elegante e vitale, con un colore ancora luminoso e un profumo meraviglioso di fiori appassiti, erbe disidratate, confettura di mirtilli rossi e tabacco da pipa. Molto sottile, ma ancora reattivo, con il frutto intatto che fa capolino tra rimandi balsamici e boschivi; finale lungo, senza la minima traccia di ossidazione. Straordinario.

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