Il suo colore è di un pallidissimo incarnato, quasi (e sottolineiamo quasi) bianco. Ma è un rosé, di quella nouvelle vague che tanto fa discutere in Italia da qualche anno a questa parte. Rottura con la tradizione, quella dei rosé carichi di colore, dei Cerasuolo? La risposta è no. Perché Antitesi non nasce “contro” la tradizione, piuttosto è una delle tante possibilità di espressione in rosa del nostro patrimonio di uve rosse. Non è un caso che provenga dal “laboratorio” Valtènesi, una denominazione indissolubilmente legata all’uva groppello, che negli ultimi anni ci ha regalato memorabili bottiglie di rosato, e che non si stanca di esplorare e sperimentare le mille possibilità di questa categoria.
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Chiaretto: Tesi e Antitesi secondo Avanzi
Ma se questa è l’Antitesi, qual è la Tesi? «La Tesi è Rosavero – spiega Nicola Avanzi – il classico Rosé da breve contatto bucce-mosto, che viene commercializzato dopo qualche mese dalla vendemmia. Antitesi è frutto anch’esso di una pressatura soffice ma soprattutto del lungo contatto sulle fecce: 270 giorni sulle fecce nobili, costantemente rimesse in sospensione da un agitatore. Solo acciaio. Poi è filtrato e commercializzato un anno dopo la vendemmia. Le uve sono quelle del vigneto Predelli a Polpenazze del Garda. Si tratta di vecchie vigne di groppello di 25-30 anni, che insistono sul classico suolo morenico a 160 metri di quota, perfettamente esposte ad est. Con un tocco (10% ) di barbera a sottolinearne la freschezza acida. Poche migliaia di bottiglie, il nostro fore all’occhiello. Bottiglie destinate ad evolvere e durare negli anni. Una sfida».
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Avanzi, una famiglia sul Garda da 90 anni
Gli Avanzi fanno vino sul Garda dal 1931. Al fondatore Giovanni subentrano i due figli Giampietro e Alessandro negli anni Sessanta, e oggi – con loro sempre attivi in azienda – sono i figli di Giampietro, Giovanni e Giuseppe, e di Alessandro, ovvero Nicola e Francesco, che si dividono le responsabilità della maison, che vanta quattro vigne in quattro comuni diversi e oliveti per un totale di oltre settanta ettari. Un’azienda di famiglia e di territorio, insomma, che offre vini di pregio, olio extravergine dalle cultivar locali ed anche una deliziosa birra artigianale. Ma è il loro Valtènesi Antitesi ’23 sotto i riflettori. È il nostro Rosato dell’Anno anche se non c’è scritto né rosato né chiaretto e nemmeno rosé in etichetta, ma orgogliosamente solo Valtènesi... ça va sans dire.
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Antitesi, un rosa del Garda Valtènesi
Il Riviera del Garda Classico Valtènesi Antitesi ’23 ha un colore rosa antico pallidissimo e brillante. Al naso si apre intenso fine, ricco di frutto, e note floreali, con un delicato tono di lieviti e vaniglia, con suggestioni di ciottoli di lago bagnati dalla risacca. La bocca è asciutta, ampia, fresca, ha una struttura importante e allo stesso tempo elegantissima, morbida e armonica. Ritroviamo frutto e tensione, una vena acida vibrante e una materia ricca e sottilmente impalpabile allo stesso tempo. È un vino profondo, ha una verve acida e salina importante, pura mineralità e chiude lungo sul ritorno di frutti rossi maturi e di lieviti e su delicate nuance fumé. Fatto per durare.
Giovanni Avanzi - Manerba del Garda (BS) - avanzi.net