Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg meglio di Champagne, Franciacorta e Trento Doc, se si parla di posizionamento del brand. È il risultato emerso da un'indagine commissionata dal Consorzio di tutela del Prosecco superiore a Ipsos, che ha indagato sulla percezione del prodotto tra i consumatori. I dati dicono che il brand Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg è «in pole position fra i diversi vini spumanti», come ha sottolineato Enzo Risso, direttore scientifico Ipsos, durante la presentazione del Rapporto di distretto 2023, curato dal Cirve. Il sondaggio, condotto su un campione complessivo di mille italiani e di cinquecento giovani, mostra un quadro positivo del positioning del vino delle colline. In una scala da uno a dieci, il 70 per cento degli italiani assegna al Conegliano Valdobbiadene un voto tra l’8 e il 10 «superando tutti gli altri vini, compresi Champagne, Franciacorta e Trento Doc».
Meno snob del concorrente francese
Il capitale di immagine del vino delle colline dell’Alta Marca Trevigiana, secondo l'indagine Ipsos, è articolato e composito, un mix che fa perno sulla sensazione di grande qualità (68 per cento), autenticità (64) e freschezza (59). I dati evidenziano la sua genuinità (58) e il fatto che sia un vino per intenditori (58). Inoltre, è percepito come vino sostenibile (49 per cento), che va incontro all’esigenza di pratiche di produzione rispettose dell'ambiente. «Il suo posizionamento - come ha rilevato lo stesso Risso - si sta collocando in una parte alta e significativa della gamma di offerta, presentandosi come un'alternativa accessibile e accattivante allo Champagne», rispetto al quale si presenta piacevole ma meno snob.
Un mercato di alti e bassi
Analizzando l'andamento del mercato, a chiusura di quest'anno, il Rapporto di distretto traccia un quadro complesso, con vendite che dovrebbero perdere il dieci per cento dei volumi rispetto ai cento milioni di pezzi di un anno fa, ma con ricavi che saliranno del 4,7 per cento rispetto ai quasi 607 milioni di euro del 2022. «Dopo un inizio anno molto lento - ha spiegato Elvira Bortolomiol, presidente del Consorzio - abbiamo recuperato negli ultimi mesi e oggi registriamo una flessione rispetto al 2022 assestandoci nuovamente sui valori pre-pandemici. Il 2022 è stato un anno eccezionale sul fronte dei risultati e i numeri attuali sono più fedeli alle reali potenzialità della denominazione». In calo, in particolare, i volumi spediti nei mercati esteri (-6 per cento) a fronte di un incremento del valore (+4,5 per cento).
Più digitale ed enoturismo in forte recupero
L'analisi economica tra le aziende vitivinicole, condotta dal Cirve, testimonia un maggiore ricorso alla digitalizzazione per la gestione della cantina da parte delle imprese e un incremento degli investimenti per dotazioni software e hardware. «Notiamo una decisa virata al digitale» ha dichiarato Eugenio Pomarici, curatore dello studio.
Infine, nel territorio del Conegliano Valdobbiadene, il flusso di turisti risulta in aumento dal 2022 fino ai primi sette mesi di quest'anno (con un +16% di arrivi e +12,2% di presenze tra gennaio e luglio). In particolare, la domanda internazionale ha registrato tassi superiori al venti per cento, mentre quella domestica, che già aveva recuperato terreno gli anni scorsi, si è mantenuta su un ritmo di crescita più contenuto. Con questo trend, il 2023 potrebbe essere l’anno del recupero e probabilmente del sorpasso rispetto al pre-pandemia. Lo scorso anno, sono stati quasi trecentomila i turisti che hanno visitato le cantine del Prosecco superiore.
L'articolo è stato pubblicato sul Settimanale Tre Bicchieri del 16 novembre 2023
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